ESCLUSIVA PN-Bisantis:”Il Napoli di Ancelotti è più compassato ed ha un gran carattere ma ci sono problemi da risolvere!”
Giuseppe Bisantis, storico radiocronista sportivo, che ha raccontato Lazio-Napoli e Napoli-Milan tramite le frequenze di Rai Radio 1, ha rilasciato un’intervista in esclusiva ai nostri microfoni analizzando l’avvio di campionato degli azzurri e facendo una proiezione sul prosieguo della stagione.
1) Dal Napoli di Maurizio Sarri al Napoli di Carlo Ancelotti: un cambio di panchina inatteso, quali sono le analogie e le differenze tra le due squadre?
“Per quel che riguarda i giocatori posso dire che cambiano i portieri ma la rosa grossomodo è la stessa, contro la Lazio ed il Milan tra l’altro hanno giocato due estremi difensori che non saranno i titolari perché si attende il recupero di Meret. Per il gioco invece le noto le differenze: mentre con Sarri c’erano delle verticalizzazioni e continue accelerazioni, adesso con Ancelotti sto vedendo una maggiore compassatezza, più passaggi, un possesso palla superiore ed indubbiamente nel corso della partita un grande carattere che va a smentire quanto affermato da Sarri, il quale aveva dichiarato che le partite fossero gia terminate dopo il 2-0. Al contrario gli azzurri hanno realizzato una rimonta di notevole personalità, ancor più complicata di quella dell’Olimpico perché ad inizio ripresa erano sotto di due reti e poi hanno ribaltato il risultato, complice anche l’atteggiamento del Milan che dopo il primo gol di Zielinski è andato completamente nel pallone. Quindi le analogie riguardano l’organico, le differenze a mio avviso stanno nell’assetto di gioco: quando sarà redditizio ancora non si sa, il tutto in attesa di scoprire se l’esperimento di Hamsik nel ruolo di Jorginho darà i suoi frutti; per ora non si è visto di certo il miglior Hamsik.”
2) Tuttavia Diawara è entrato molto bene in campo: può essere lui il metodista che cerca Ancelotti?
“Quando è arrivato dal Bologna si giocava la maglia da titolare con Jorginho, poi quest’ultimo l’ha scavalcato nelle gerarchie di Sarri. Ora come ora, in quel ruolo vedo meglio Diawara e non Hamsik. Indubbiamente non si discute il calciatore, ma quando si superano i trent’anni e hai giocato per tanto tempo in un ruolo molto offensivo, a supporto delle punte o talvolta anche come seconda punta, prendi una confidenza con il gol che poi retrocedendo di venti/trenta metri non hai piu. Se Ancelotti ci prova vuol dire che pensa che arriveranno dei risultati, ma tra Lazio e Milan Hamsik non ha raggiunto la sufficienza.”
3) E’stata un’estate molto calda a Napoli: una campagna acquisti che non ha soddisfatto per nulla i tifosi, le dichiarazioni pungenti di De Laurentiis, l’acquisizione del Bari…a tuo avviso il Napoli ha effettivamente una rosa completa per le tre competizioni?
“De Laurentiis tra le altre cose ha anche lanciato una frecciata a Sarri dicendo che un grande allenatore non rinuncia alla Champions, ed in seguito all’Europa League. Alla tua domanda direi “no”, perchè il Napoli purtroppo ha mantenuto lo stesso problema dell’anno scorso, ossia una panchina troppo corta rispetto alle altre squadre e ora ricomincia la Champions League. Ancelotti ne ha vinte tre da allenatore e non vorrà fare la comparsa, cercando di far vedere a tutti il miglior Napoli possibile, però a lungo andare il rischio di arrivare con il fiatone c’è. Non è stato sicuramente un mercato scintillante: importante mantenere i migliori sì ma per il resto c’è stato questo valzer di portieri, senza trovare ancora il titolare fisso. Si aspetta un recupero importante che è quello di Ghoulam, anche se le notizie che arrivano non sono rassicuranti ed inoltre c’è questa frattura con la tifoseria. De Laurentiis ha fiutato quest’affare con il Bari, visto che è una piazza calorosa, ma sappiamo che i rapporti tra Napoli e Bari non sono proprio così idilliaci. Sapere che il proprietario del Napoli è anche il proprietario dei galletti non è il massimo della vita. Se fossi un tifoso del Bari non sarei neanche tanto contento poichè questa piazza ha anche conosciuto la Serie A ed ora cosa facciamo ‘andiamo in D ma non possiamo arrivare in A perchè c’è ADL?’ Questo ruolo di subordinazione non credo sia gradito ai tifosi, penso sia stata una mossa sbagliata. Poi c’è la rottura totale con le istituzioni cittadine e loro hanno assolutamente da farsi perdonare la gestione del San Paolo che è veramente ingiustificabile. Non viene mai fatta una miglioria, mai un qualcosa che possa renderlo un impianto all’altezza dei principali club europei. Conta anche questo se vuoi fare strada in Europa: la polemica, il Napoli che gioca in affitto. In questa fase la risposta migliore la sta dando la squadra ed il tecnico e si è passati dalla contestazione al giro di campo finale. In questo momento la cosa che funziona di più è la squadra e l’allenatore, se dovesse continuare così vuol dire che i risultati prima o poi arriveranno.”
4) Nonostante le vittorie sono arrivati anche tre gol subiti, tutti in occasione di cambi di gioco effettuati dalla squadra avversaria. E’legittima la preoccupazione o alla lunga il lavoro di Ancelotti andrà a colmare queste lacune?
“Me lo auguro, ma sono errori che non mi spiego. Con la Lazio è stata regalata la prima mezz’ora ed è arrivata una rete inspiegabile perchè c’erano tre difensori in vantaggio su Immobile, tra cui Albiol e Koulibaly. Non solo ti fai precedere ma subisci anche gol in quel modo. Con il Milan due tiri, due gol. Il povero Ospina l’abbiamo visto in occasione di quell’uscita a quaranta metri dalla porta su Higuain. Il Napoli dell’anno scorso questo non lo faceva, Ancelotti ai miei microfoni ha detto che non si tratta semplicemente di sfortuna perchè quella te la vai a cercare. Qualche problema di movimento indubbiamente persiste, sono tre gol subiti assolutamente evitabili e su questo c’è da lavorare. Il reparto, che l’anno scorso è stato tra i migliori, adesso non sta funzionando come dovrebbe.”
5) In una piazza così calda la serenità di Ancelotti può rivelarsi l’arma decisiva per giungere alla conquista di qualche trofeo?
“Sicuramente, una caratteristica fondamentale di Ancelotti è quella di creare un tutt’uno con i giocatori. Si è integrato molto bene con la realtà napoletana. Ribadisco, le note positive sono Ancelotti e la squadra che sta ottenendo i risultati nonostante qualche rovescio nel precampionato. E’un uomo che può mantenere la calma e tra l’altro anche se la tifoseria è rimasta affezionata a Sarri, di fronte ad un tecnico come Ancelotti nessuno può permettersi di dire che non va bene. Può essere davvero il punto di coagulazione di tutte quante le componenti. I trofei arrivano solo quando c’è feeling tra pubblico, squadra, staff tecnico e società. Bisogna ricompattarlo e la medicina migliore è quella dei risultati che fin qui stanno arrivando.“
6) Un quadro generale di questo campionato: la Juventus ha vinto ma a fatica, l’Inter ha racimolato soltanto un punto contro avversarie piuttosto abbordabili, la Roma è stata fermata dall’Atalanta delle riserve, 0 punti per Lazio e Milan ed infine una Spal sorprendente con l’unica difesa imbattuta della Serie A…
“Le prime giornate danno alcune indicazioni però la condizione delle squadre è tale che la sorpresa è dietro l’angolo. La Juventus contro il Chievo ha vinto al 93′ e ad un quarto d’ora dalla fine era addirittura sotto nel punteggio. Se questa partita si fosse giocata a novembre non ci sarebbe stata storia. La Lazio può essere giustificata avendo giocato contro Napoli e Juve, l’Inter ha perso con il Sassuolo ed ha subito la rimonta del Torino: la squadra è ancora in ritardo. L’impressione è che c’è ancora una squadra un gradino sopra le altre, che è la Juventus. Vedremo a settembre se è vero che giocheranno tutto sulla Champions, una scelta a mio avviso rischiosa perchè basta sbagliare una gara ad eliminazione diretta e rovini la stagione. Tuttavia la Juve a differenza del Napoli ha una seconda squadra che può lottare tranquillamente per il titolo, quindi quella potrebbe essere una forza in più. Per il resto si è vista un’Atalanta che sta andando a mille e con una formazione piena di riserve avrebbe meritato di vincere a Roma. Per ora è bello vedere la Spal lì a punteggio pieno, è chiaro che non rimarrà a lungo in testa al campionato ma sono sei punti che in coda non si fanno così facilmente. Ha la miglior difesa del campionato anche se bisogna dire che Gomis è stato fortunato in più di un’occasione (ride, ndr). Dopo la sosta penso che vedremo meno sorprese, io mi auguro che non vada così perché il bello del calcio è il piccolo che batte il grande: è l’unico sport in cui questo è possibile, ma sappiamo che i valori poi emergono sempre.“