ED ORA SI PASSI AI FATTI

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Occorreva qualche accorgimento tecnico in questo momento di calciomercato, qualche operazione sia in entrata che in uscita per alleggerire e potenziare contemporaneamente un reparto in evidente difficoltà. Un reparto che non garantisce più la tranquillità ostentata nella prima parte del campionato: ci sarebbero voluti degli avvicendamenti necessari a far tornare l’equilibrio smarrito da diverse giornat, anche di quelle dove il risultato è positivo ma in presenza di un gioco non convincente. Perché non si è intervenuto? Si è fatto un gran parlare di un bilancio con un utile negativo, e certe notizie hanno creato pericolosi equivoci. La società paga stipendi da favola per un campionato di terza serie, e i calciatori azzurri che entrano in questo enorme dispendio di somme per le spese delle loro mensilità si permettono di offrire spettacoli del genere, facendo perdere la faccia anche a chi li sostiene. In queste faccende il presidente De Laurentis non dovrebbe proprio entrare, lui che frequenta luoghi che gli avranno insegnato qualcosa per arrivare laddove e saldamente consolidato, capace d’essere protagonista nel settore cinematografico. Poi gli sarebbe bastato ricordarsi di quanti soldi ha sprecato il suo predecessore, che è uscito con le ossa rotte dalla situazione e con tanti problemi finanziari ancora da risolvere. Lui potrebbe riflettere ripassandosi la lezione, prima di subire conseguenze. Sulla sua solidità economica non possono sorgere dubbi e neppure illazioni, anche se una cosa appariva certa: nonostante la presenza degli attuali attaccanti, questo reparto richiedeva l’ingresso di un calciatore con morale diverso da quello dei presenti, che riconoscono anche la loro poco adattabilità in un campionato di serie C1. Avrei voluto vedere il direttore Marino rifiutare una proposta d’acquisto per Calaiò proveniente dall’Inter, così come quelle fatte da altri club per un bravissimo calciatore che è Pià, troppo fragile fisicamente per disputare questi campionati dove occorrono corazzieri e non pesi piuma.

Può darsi che il DG abbia ragione a non acquistare. Anche chi scrive ha sempre sostenuto che quelli che ci sono bastano e avanzano per vincere questo campionato e anche "bene", ossia con molte giornate d’anticipo. Allora ecco che bisogna andare alla ricerca delle cause scatenanti che procurano queste metamorfosi di non gioco e di calciatori che non rendono. Si è sempre saputo che le società non possono allontanare i calciatori…. Allora, cosa si fa? Speriamo che non servano più le chiacchiere e che già da domenica si passi ai fatti!

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