E ANCHE IL DERBY E’ ANDATO…

Altra cocente delusione in casa Eldo Napoli. La serie negativa continua. Diventano, infatti, sei le sconfitte collezionate negli ultimi otto incontri. L'ultima debacle partenopea si è consumata ad Avellino. Proprio nel derby che avrebbe potuto e dovuto segnare un nuovo inizio.Novità nello starting five per la Eldo. In cabina di regia parte titolare Valerio Spinelli. Ellis, infatti, dolorante al solito, martoriato polso destro, non vedrà il campo fino al minuto 16. Presente nella trasferta irpina anche il convalescente Jeff Trepagnier.La Eldo del primo quarto è una macchina da canestri. Sono infatti sette le triple messe a segno dalla squadra di Bucchi su otto tentativi dalla lunga distanza. Il 50 % (2/4) di Rocca dalla lunetta completa lo score di Napoli nel primo quarto (23 punti). Nell'Air fantastico inizio di Ramel Curry (11 punti) e grande presenza sotto i tabelloni di Jamison e Radulovic. Il primo parziale si conclude con la Eldo in vantaggio di un punto. Ma le sensazioni non sono positive. La squadra sembra accontentarsi troppo del tiro da tre punti.

Nel secondo periodo Malaventura sostituisce Spinelli. Ellis continua a fare lo spettatore. Dopo un mini parziale di Avellino guidato da Curry, Bucchi chiama time out. La Eldo non riesce ad essere efficace in area pitturata. Bucchi decide quindi di affidarsi a Marmarinos. Il centro greco risponde realizzando 6 punti in fila. Ma la fase difensiva dell'ex Lottomatica continua a lasciare più di una perplessità. Al 16' Ellis decide di stringere i denti e di provarci. L'inizio è confortante. E' proprio di Tyron il canestro del + 7 Eldo (43-36) che costringe Bonicciolli a chiamare time out a 2:34 dalla fine del primo tempo.

Dopo il time out Avellino ricuce lo strappo. Il parziale biancoverde, guidato da Strong, è di 13-0. Un parziale che chiude il primo tempo. Air in vantaggio di sei lunghezze: 49-43.

Nel terzo quarto sale l'intensità difensiva di entrambe le squadre. Si contano 11 palle perse (4 Air, 7 Eldo). Strong e Curry continuano ad infiammare la platea irpina. Napoli, invece, inizia a sparare a salve. La percentuale del tiro pesante cala irrimediabilmente e con essa anche l'intensità e la convinzione della Eldo.

All' ultimo riposo il vantaggio di Avellino è di 9 punti (68-59). Bucchi gioca l'ultimo quarto con Spinelli ed Ellis assieme. Il sacrificato è Morandais. Il francese sostituito alla fine del terzo quarto non farà più ritorno in campo. Ma Napoli non c'è e crolla definitivamente sotto i colpi di Radulovic (22 punti alla fine) e Curry (29!!) che chiudono la partita.

Una sconfitta che brucia. La Eldo non ha scusanti. Perdere male, in casa della penultima in classifica, in un derby è gravissimo. La squadra, ferocemente contestata dai propri tifosi, ha palesato i suoi limiti e le sue debolezze. Sul + 7 allo scadere del secondo periodo Napoli aveva la possibilità di prendere il largo; invece Bucchi e i suoi hanno subito il mega parziale che ha spostato l'inerzia della partita a favore di Avellino.

Dal Pala del Mauro Napoli esce con una certezza in più: che con questi giocatori e con questa mentalità, questa squadra non andrà lontano. Lo società continua a non intervenire (molto probabilmente non ha neanche più le possibilità per farlo).

La Eldo, ad Avellino, ha toccato il punto più basso della stagione e dell'intera gestione Bucchi-Betti-Maione. Napoli è a un bivio. Una strada porta al fallimento; l'altra conduce alla rinascita. A Bucchi l'arduo compito di riportare sulla retta via una squadra che non riesce a ritrovarsi.

Pagelle

Sesay: Conclude con 13 punti e buone statistiche. Ma è svogliato, demotivato, a tratti irritante e viene massacrato da Radulovic. voto 4.5

Morandais: prestazione opaca anche per il francese. E' lui a pagare più di tutti. Bucchi, infatti, lo tiene "nella cuccia" nell'ultimo quarto mostrando di non gradire le forzature dell'ex Colorado. voto 5

Larranaga: due triple in apertura e un'accesa discussione con Bucchi per la porosa difesa di Jay su Curry. Da quel momento non vedrà più il campo. Troppo poco voto 4.5

Morena: n.e.

Malaventura: vive un periodo no. Ma le colpe non sono solo sue. voto 5

Spinelli: prima giocava sempre male. Da un mesetto alterna buone prestazioni a performance deludenti. La gara di Avellino rientra nella seconda categoria. voto 4.5

Cittadini: n.g.

O' Bannon: benino in attacco. Malissimo in difesa. voto 5

Rocca: niente miracoli. Partita normale condizionata dai falli. voto 5.5

Flamini: solito apporto di quantità. Uno dei pochi a salvare la faccia. voto 6

Ellis: gioca sul dolore ed è l'ultimo ad arrendersi. Ammirevole. voto 6.5

Marmarinos: partita dignitosa ma nulla di più. voto 6

Bucchi: la maggiore prerogativa da tutti riconosciuta al tecnico bolognese è da sempre stata quella di essere un grande motivatore. Il Bucchi visto al Pala del Mauro ha più volte dato l'impressione di essersi rassegnato ad una sconfitta inevitabile. I problemi di gioco della squadra sono da tempo evidenti: troppa fiducia nel tiro da tre e monotematicità nelle situazioni di pick & roll; ma il problema principale da risolvere è quello di risollevare il morale ad una gruppo che partita dopo partita sta partendo fiducia ed entusiasmo. voto 5

 


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