DE LAURENTIIS: " O CAMBIA IL CALCIO O ME NE TORNO AL CINEMA. IL NAPOLI DEVE ESSERE IN COMPETIZIONE SOLO CON SE STESSO"

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Aurelio de Laurentiis è in fiume in piena come al solito, dopo aver ringraziato i giornalisti presenti ed aver dato il benvenuto ai nuovi arrivati Hamsik e Lavezzi ha dichiarato di ringraziare quegli abbonati che non hanno voluto richiedere il rimborso delle due partite non viste a causa della chiusura del San Paolo per la mancanza dei tornelli: " Solo il 16 % dei nostri abbonati ha chiesto il rimborso, voglio ringraziare coloro che si sono sentiti un corpo unico con la società e hanno voluto darci fiducia; ringrazio però anche coloro che hanno chiesto il rimborso e dico che la banca oggi stesso ha emesso gli assegni che loro riceveranno a breve". Poi il presidente ha smorzato i malumori per una campagna acquisti in tono minore, (si segnala anche uno striscione fuori l' Holiday Inn che inviatava il presidente a tirare fuori i milioni ndr): "Il nostro progetto parla di 10 anni, cinque più cinque, siamo arrivati in serie A con un anno di anticipo, non è che possiamo svenarci solo quest' anno, il nostro progetto non prevede di fare acquisti a sensazione, dobbiamo pensare all' unità di squadra, non ai singoli. Nocerino per esempio è un giovane italiano di talento, napoletano per di più, poteva interessarci ma non era un tassello essenziale per il nostro scacchiere, quando lo abbiamo chiesto alla Juventus i dirigenti bianconeri ci hanno risposto che non era in vendita, quindi non ci è mai stata una vera trattativa.Noi non dobbiamo essere in competizione con gli altri ma solo con noi stessi. Il mio auspicio è che il calcio cambi in questi prossimi anni, altrimenti me ne torno al cinema passati questi dieci anni assieme! Mi viene da ridere che la Ministra Melandri voglia cambiare le regole del calcio circa le redistribuzione delle risorse televisive da diritti singoli a diritti collettivi; tra tre anni o al massimo nel 2011 questi discorsi non varranno più perchè si passerà allo stadio virtuale. Per di più la Melandri ha già fatto danni nel cinema, con la sua incompetenza è pronta a farla anche nel mondo dello sport e del calcio. Io penso che solo il G 14 alla cui testa vi è il presidente del Lione può riformare il calcio del futuro."  

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