DE LAURENTIIS E BIGON: IL TEMPO DELLE ATTESE E’TERMINATO

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E’quasi frustrante , dopo un risultato amaro del Napoli , dover stare lì a sottolineare i soliti limiti di una società che inizia a non avere più scuse e giustificazioni. Il Napoli esce da Bologna con un solo punto ,  buttando alle ortiche una vittoria a causa delle prestazioni ancora una volta indecenti di calciatori che ormai a Napoli hanno fatto il loro tempo , nonché per i soliti limiti di una rosa che costringono Benitez a dover sempre fare affidamento su un Albiol , letteralmente a corto di fiato. In questo modo i campionati non si vincono , anzi  si rischia di dover faticare più del dovuto anche per poter raggiungere l’obiettivo minimo stabilito. Contro un Bologna cattivo e determinato , dopo esser passato in svantaggio e letteralmente dormito per tutto il primo tempo soprattutto a causa della prestazione di un Pandev mai così inesistente come oggi , il Napoli rimetteva la gara sui binari giusti grazie ai soliti noti Higuain , Callejon ed Hamsik ( fin troppo tardivo il suo ingresso in luogo di un Pandev pachidermico) . Ma , ancora una volta , a due minuti dalla fine ,  ci ha pensato Gokhan Inler (assolutamente nullo il suo apporto in mediana anche oggi ) a regalare , in occasione di un traversone innocuo di Natali dalle retrovie , un calcio d’angolo evitabilissimo , sul quale un Bologna rimasto in dieci uomini ha approfittato di una dormita colossale di Fernandez ed Albiol per portare a casa un punto insperato. Evidente l’immane delusione della tifoseria , che ormai da troppo tempo è costretta ad ammirare giocate da visibilio del reparto avanzato ( meraviglioso anche oggi il diagonale del 2-1 di Callejon ) e vedere tutto vanificato dalla pochezza dei giocatori presenti negli altri reparti. Insomma , diciamocela tutta : il salto di qualità non ci è stato. Non c’è stato perché un Napoli che lotta per la Champions non può regalare puntualmente due uomini a centrocampo agli avversari , data l’assoluta inadeguatezza di un Inler lentissimo , totalmente incapace di contrastare qualunque marcatore ed assolutamente privo di idee in fase di costruzione. E’impensabile che una mezzala come Dzemaili possa fare la differenza , nonostante il costante impegno profuso. E’fuori dal mondo che Raoul Albiol giochi ininterrottamente da Settembre senza mai rifiatare e che , ormai a metà Gennaio , non si provveda ad acquistare un valido difensore di esperienza e personalità per completare il reparto.  E’assolutamente fuori dal mondo che  una squadra , che  si permette il lusso di giocare con Higuain , Callejon , Hamsik e Merteens , non abbia un sostituto valido di Higuain , data l’inesperienza di Zapata e l’eterna incostanza di Pandev. Questo perché , al di là degli evidenti limiti fisici ( Pandev ed Inler ) e tecnici ( Inler ) , in questa squadra  manca anche quella personalità collettiva di imporre il proprio gioco ; e senza di quella le partite come quella di oggi col Bologna non si vincono. In poche parole : il tempo delle scuse e dei rinvii è terminato. Benitez , Higuain , Meertens e Callejon non possono puntualmente permettersi un miracolo ogni domenica. Adesso è la società che deve scendere in campo in modo forte e completare una volta per tutta una rosa assolutamente incompleta e scarna. Metà Gennaio è passato , diversi obiettivi sono già sfumati , per non parlare di quanto si stiano rinforzando ( leggasi Roma) le dirette avversarie.  Il pur bravissimo ma giovane Jorgihno da solo non può sicuramente cambiare il volto di una mediana che non esiste , occorre quanto prima rafforzare il reparto con l’innesto di un top player che sappia apportare personalità unita a tecnica e grinta. Ma soprattutto il Napoli deve sostituire le mele marce : Inler ha ormai la testa altrove , Pandev va a corrente eternamente alternata ( e quando non è in partita , rappresenta un valore aggiunto per gli avversari) , Britos e Cannavaro sono ormai due corpi estranei alla squadra. Troppe lacune , troppe per una squadra da vertice. I milioni ci sono , che si spendano! De Laurentiis pensi a “ twittare” di meno e mettere pesantemente mano al portafoglio. Bigon dimostri una volta per tutte di meritarsi il lauto stipendio che percepisce. Il tempo delle assoluzioni è finito. Ma soprattutto che il patron dia una parvenza di società seria ed organizzata , assumendo sin da subito un direttore generale capace di imporre le proprie competenze e la propria presenza nell’ambiente. Ogni squadra ne ha uno , al Napoli ci si affida ad un sonnolento Bigon che non ha il polso adatto per gestire una piazza così calda.  Insomma , questa città e questa tifoseria meritano quel salto di qualità definitivo che le permetta di entrare in Paradiso. E che nessuno più si permetta di nominare Lanciano. Adesso in panchina siede un certo Rafa Benitez . Un vincente signore che probabilmente neanche sa dell’esistenza della simpatica cittadina abruzzese.


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