Corbo: Da Sarri interessanti novità

Sarri a fine patita chiarisce l’enigmatica intervista di venerdì. La definisce strumentaliazzata. Ribadisce il concetto: la Juve ha preso giocatori fatti, già importanti in serie A. Il Napoli ha invece dei giovani, molto giovani che daranno garanzie nei prossimi due o tre anni. Chiarisce ancora meglio: Ho grande fiducia in questo Napoli. Una piccola retromarcia che spazza le prime nuvole scure. Ecco intanto l’articolo scritto per Repubblica Napoli. Lunedì il Telegraffio con Anna Laura De Rosa.

Una notte e un giorno hanno mandato il Napoli a giocare una partita impossibile. Ma la vittoria è carica di significati: premia quanto rimane della vecchia squadra, segnala qualche guasto che blocca il motore nel primo tempo, esalta Zielinski tra i nuovi. Aveva cominciato Sarri venerdì, con una avvilente intervista, un fluviale elenco di dubbi per rinviare ad un futuro distante i trionfi attesi subito dai tifosi. Ci si è messo poi Higuain con quei due gol al Sassuolo in 5 minuti: ha risvegliato freschi rimorsi, tutti a chiedersi i perché della fuga, il Napoli aveva fatto di tutto per farsi amare dal bomber dei record?
Sarri ha modificato la formazione ormai stantia, con discreto successo. Dimostra che sta cambiando anche lui. Zielinski esclude Allan, l’umile specialista in interdizione tra i sei mediani. Ovvio l’effetto: Zielinski all’inizio si somma a Jorginho e Hamsik, i tre sono troppo simili, fanno le stesse cose, e il Napoli nel primo tempo domina senza buttare giù il Palermo, che porta in campo tutta la vanità del nuovo allenatore. Difficile opporre a specchio un 4-3-3 ad una formazione che esalta da un anno questo modulo. La formula ha un prezzo: costringe a giocare in tutte le zone del campo, uno contro uno. De Zerbi davvero pensava di fermare il Napoli con squadra tecnicamente inferiore e difesa ballerina? Il Palermo non crolla subito perché corre molto, ma non inventa nulla né disturba Reina. Qualche disagio lo crea solo il combattivo Diamante con il partner di destra Embalo, nei duelli però prevalgono Koulibaly e Ghoulam, due tra i migliori. Non segna né entusiasma Milik, che dovrebbe giocare più di anticipo sul difensore.
Proprio Ghoulam rimarca la superiorità del Napoli, restituendo alla celebre catena di sinistra la sua forza di penetrazione. Questa la chiave tattica della svolta: nella ripresa ritrovano la diabolica efficacia dei meccanismi Ghoulam che conquista la profondità, Hamsik che sbuca dai cespugli e va a cercare il colpo fatale per schiodare la partita, Insigne che si stacca da Rispoli (velleitario nelle sue proiezioni) per mandare al centro assist che squarciano come lame la difesa palermitana. De Zerbi favorisce tre volte il Napoli: schiera il temerario 4-3-3, elimina Embalo che faceva argine a Ghoulam liberando l’arguto difensore mobile che accende la catena di sinistra, non si accorge che Sarri quest’anno stringe al centro gli esterni. Non solo Insigne quindi si sposta per creare spazio a Ghoulam e per creare assist, ma fa lo stesso sul contro-lato Callejon, che aspetta a destra l’attimo giusto per una doppietta, punendo il massiccio mancino Aleesami che urla a tutti, ma perde i contatti con l’astuto spagnolo. Nella ripresa a risultato sicuro, Sarri schiera a destra Mertens rilevando l’appagato Callejon e lascia a sinistra Insigne, tornato in forma e con una novità ennesima nel look. Barba nera sotto 40 sfumature di bianco e biondo-oro, sarà passato in settimana dal parrucchiere di Wanda Nara. Icardi, il marito, non è arrivato a Napoli ma nessuno se n’è accorto. Forse solo Sarri che brontola ma continua a vincere.

repubblica napoli

Translate »