COLLOVATI: "MAZZARRI HA DIMOSTRATO CORAGGIO INIZIANDO LA NUOVA STAGIONE CON SCADENZA DI CONTRATTO, ULTIMO SFORZO A GENNAIO PER PUNTARE ALLO SCUDETTO"

Fulvio Collovati, ex difensore e attuale commentatore sportivo, è stato contattato dal Mattino. Ecco quanto evidenziato dalla lunga intervista:

«Iniziare una stagione con il contratto in scadenza è una scommessa con se stessi, uno stimolo a dare di più. E magari poi puoi dire: ora sono qui, c’è qualcun altro che mi vuole?». 

Non è che i giocatori ne approfittano?
«Io non sono mai stato tenero con Mazzarri, spesso alla Domenica Sportiva l’ho anche contestato: ma questa sua decisione mi piace. Ci vuole coraggio, molti allenatori fanno di tutto per assicurarsi la serenità per il futuro. E magari poi rilassarsi. Invece lui no. Bravo davvero».

È il Napoli l’anti-Juve?
«Può diventarlo. La squadra bianconera ha fatto un mercato ottimo perché in una squadra già rodata ha inserito elementi validi come Giovinco e Isla. Ma ci rendiamo conto della panchina che ha la Juve?».

Il Napoli vince lo scudetto se…
«Tutti parlano del quartetto delle meraviglie, Hamsik, Insigne, Pandev e Cavani ma la forza del Napoli è anche in una difesa che io ho spesso criticato ma che quest’anno mi appare assai migliorata. Ecco se De Laurentiis facesse un altro piccolo sforzo».

A cosa si riferisce?
«Se alla fine del girone d’andata il Napoli sarà in lotta per il vertice, io fossi in lui a gennaio un vero vice Cavani lo prenderei. I bomber costano, anche quelli di riserva. Ma sono loro a farti fare il salto di qualità».

Pandev e Insigne non sono rassicuranti?
«Ma non bastano. Io penso a una punta vera. Se Cavani prende il raffreddore, chi gioca al suo posto?

Vargas.
«Se lotti per lo scudetto il giovane cileno non può essere la risposta giusta. Ci vuole qualcun altro».

Le manca Lavezzi?
«No. Né lui né Ibrahimovic. Lo dico con sincerità: sono più felice di veder giocare Insigne, Destro e tutti gli altri giovani. Poi pure il Napoli mi sembra più tosto senza il Pocho. Hamsik è cresciuto là in mezzo al campo: più libero di svariare tra attacco e centrocampo».

Lei sceglierebbe tra Europa League e campionato?
«Io mi divertirei a giocare per vincere anche l’Europa League: avete visto per l’Atletico Madrid e per il suo fenomeno, Falcao, che bella vetrina è stata la vecchia Coppa Uefa? E poi le italiane devono smetterla di snobbarla, altrimenti finiremo davvero ai confini dell’Europa che conta».

Antonino Fiorino  (fonte: Il Mattino)

 

 

 

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