Ciro Mertens: scugnizzo fiammingo dal cuore partenopeo

I leoni da tastiera e i mass media sono sempre pronti alla critica feroce e alla violenza verbale. In questi casi la riconoscenza viene accantonata e demolita dall’ignoranza e la frustazione prodotta dalle malelingue. Spesso il cervello viene azionato senza  una precisa direzione di pensiero. Spesso la memoria viene alterata da idee ed opinioni decontestualizzate dall’autentica realtà che le caratterizza.

La leggenda di Ciro Mertens non può essere sminuita in un giorno qualunque. Anche perché, il coro storico inneggiato per Diego Armando Maradona, non può essere ribatezzato ad una persona qualunque.

Dries è dinamite pura, argento vivo e potenza dirompente concentrati in appena 170 cm. La personalità di un gigante nel corpo di un elfo innocente. Il sorriso di chi ripudia la banalità, di chi la rifugge come poeti e rivoluzionari che colgono l’essenza della nostra esistenza. L’età avanza, lo smalto dei tempi migliori diminuisce. Le leggi del tempo non conoscono eccezioni, eppure, queste 34 primavere non tardano mai a sbocciare quel talento cristallino che ha forgiato l’uomo e poi la storia.

Velocità da esterno, spregiudicata fantasia da trequartista e istinto killer  da bomber di razza; sono questi gli ingredienti segreti del mix perfetto del folletto belga. Una miscela magica sintomo di completezza e modernità assoluta.

Anche quest’anno, nonostante vicissitudini e infortuni, ha raggiunto la doppia cifra in tutte le competizioni. Uomo squadra ed eterno punto di riferimento per la società e la tifoseria. La permanenza del miglior realizzatore partenopeo di tutti i tempi è motivo d’orgoglio e rispetto per chi ha fede in questi colori. Una nuova giovinezza è alle porte: a 34 anni cresce ancor di più la prospettiva di nuovi meravigliosi orizzonti azzurri da esplorare con anima e cuore. Mertens merita rispetto e Napoli merita Mertens, firma inimitabile ed artista sensazionale. Uno scugnizzo fiammingo dal cuore partenopeo!

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