CERRUTI: "LA JUVE URLA DI RABBIA, IL NAPOLI DI GIOIA"
Nel suo consueto editoriale dalle pagine della Gazzetta dello Sport, Alberto Cerruti commenta la giornata calcistica, sottolineando i grandi meriti del Napoli, in grado, a suo giudizio, di poter contendere lo Scudetto alla Juventus: "La Juventus urla di rabbia, il Napoli urla di gioia. E adesso i punti che separano le due squadre sono soltanto tre, la metà di quelli che dividono il Milan dal terzo posto della Lazio. Due rimonte parallele, firmate da due grandi protagonisti, Cavani ed El Shaarawy. Mentre l'Inter chiude il mese di gennaio con un sofferto e fischiato pareggio casalingo contro il Torino. Nella giornata in cui la Sampdoria ricorda il presidente gentiluomo Garrone con sei gol al Pescara, quattro gol di Icardi, l'impresa più importante è quella del Napoli, non soltanto per il salto in alto in classifica, ma per come e dove ha vinto. Sul campo del Parma, fino a ieri unico imbattuto, avevano perso Roma e Inter, pareggiato Fiorentina, Milan e Juventus. La capolista, però, dopo essere stata raggiunta sull’1-1, sempre da Sansone, non era più riuscita a riportarsi sul 2-1, come invece hanno fatto il bentornato Cannavaro e compagni. E proprio la loro reazione finale è un chiaro segnale da scudetto, al di là della classifica. Scivolato a meno 3 dopo lo scontro diretto a Torino, per la verità il Napoli due mesi fa era messo ancora meglio di oggi, quando risalì a 2 punti dalla vetta grazie al successo a Cagliari e alla sconfitta della Juventus contro il Milan. Eppure, fermo restando il fatto che i campioni d’Italia rimangono favoriti, mai come adesso la squadra di Mazzarri sembra matura per puntare allo scudetto, per almeno tre motivi. Il primo è strettamente tecnico, perché il Napoli è una squadra completa, affiatata, in cui Cavani è l'uomo in più, ma non l'unico, classica punta dell’iceberg di un gruppo vero, plasmato e difeso dal suo tecnico, bravo anche nel dopo partita di ieri a dribblare la trappola della polemica con la Juve. Cavani, sempre più capocannoniere con 18 gol in 19 presenze, oltre a essere lo spietato attaccante che firma il 2-1 è il generoso difensore che al 90' entra in scivolata nella propria area su Benalouane, per proteggere un successo costruito anche da Dzemaili e Hamsik in occasione dell'1-0 e poi da Insigne con il passaggio del raddoppio. E non a caso il Napoli ha ben 15 punti più dell’anno scorso, quando però era settimo, ma soprattutto 3 più di due anni fa quando era da solo alle spalle del Milan, lanciato verso lo scudetto. Il secondo motivo è la fame di vittoria, la stessa degli uomini di Conte un anno fa, perché un'altra squadra si sarebbe arresa dopo essere precipitata a meno 8 dalla Juve e poi addirittura a meno 10 per la penalizzazione. E invece Mazzarri, che di penalizzazioni se ne intende perché nel 2007 salvò la Reggina partita da meno 15, ha saputo ricaricare l'ambiente, scavalcando Inter, Fiorentina e Lazio, che a Natale precedevano il Napoli. Il terzo motivo, anche questo già collaudato da Conte, è l'assenza degli impegni in Champions e persino in coppa Italia. E anche così si spiega la maggiore freschezza atletica del Napoli, che impressiona per il numero di occasioni da gol create".
V.G.