ADL in conferenza stampa: tra il ritiro, i giovani, le turnèe e Hamsik.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi all’Hotel Vesuvio, alla presenza dell’assessore del Trentino si è discusso del ritiro del Napoli e di altri temi caldi con ai microfoni anche Carlo Ancelotti e il presidente Aurelio De Laurentiis.
Su Hamsik e sul San Paolo disertato dai tifosi così il presidente: “ Voi volete sapere cosa succede con Hamsik ma se ne parlerà tra quattro cinque giorni. Oggi qui si discute del ritiro in Trentino, accordo rinnovato per altri tre anni. In generale comunque sono deluso dal fatto che i tifosi pensino soltanto allo scudetto e non a rappresentare degnamente la città. I prezzi sono bassissimi e lo stadio dovrebbe essere sempre pieno. Così si è tifosi del Napoli? Milan e Inter chiudono ogni gara a 5 milioni e non valgono più di noi, qui nemmeno con tre gare arriviamo più a quella cifra. Qua sono tre anni che chiudo in rosso mentre con la Filmauro chiudo in utile, dai così zittiamo pure le fregnacce di chi dice che guadagno col calcio”.
Ancelotti sulla scelta di Dimaro: “ Sono soddisfatto, c’era solo un campo che non mi convinceva ma ha tenuto bene, faremo un buon ritiro come lo scorso anno”.
ADL ancora sulla minore affluenza al San Paolo: “ Il problema degli stadi va visto nel processo inglese, in Italia non c’e mai stato un politico come la Tatcher che ha ripristinato con norme e leggi severe il problema degli hooligans. È stata lei a permettere che in Inghilterra gli stadi si ripopolassero di persone, famiglie e bambini. Qui in Italia andare allo stadio è visto come qualcosa di filosofico: se appartieni a una certa fascia puoi sederti in un posto altrimenti no. In Italia non abbiamo mai investito sugli stadi, durante il mondiale del 90 abbiamo preso i soldi e via. Partiamo dal concetto che questo paese è governato dalla criminalità che è collusa anche con alcune frange della tifoseria. Nel 2014 Alfano e Renzi hanno cambiato le leggi sul Daspo da impartire a chi si è marchiato di certi crimini, nel 2019 dovremmo avere dei tornelli che ti identificano in modo da decidere chi entra e chi no. Voi ce li mandereste i vostri nipoti in certi stadi? Io no. Il problema etico è importante, questo stato non investe sui bambini, per questo a Dimaro vorrei istituire un torneo per i giovanissimi”.
Sulla possibilità di tournée in Cina : “ Amo molto la Cina, pensate che mio nonno ha cucinato per anni li. Ho cercato di fare tournée negli anni scorsi si, ma quando ho capito che il sistema li è fallace – mi dissero che il portiere doveva essere per forza cinese – ho anche capito che le cose funzionano in un modo che non mi piace. Per il futuro mai dire mai, come per l’America, anche se li il discorso è diverso perché il calcio non è lo sport più importante”.
C’è tempo per un’ultima osservazione di Ancelotti sulla lunghezza del ritiro e sugli obiettivi di stagione, così l’allenatore: “ Si è tornati al passato, per preparare bene una squadra ci vogliono almeno 5 settimane. Mancano 120 giorni alla fine della stagione e pensiamo che tranne la Coppa Italia, per cui ci dispiace molto e tutto ancora in ballo”.
Andato via Ancelotti atteso agli allenamenti, per il presidente è impossibile esimersi dalla domanda su Marek Hamsik, così De Laurentiis: “ Negli anni c’e stata la possibilità che Marek andasse via. Inter, Milan, Juve ma io gli ho sempre detto di no. Questa estate il ragazzo, stimolato anche dal suo agente, ha chiesto di andare in Cina. Io avevo appena cambiato allenatore, e con il mercato cinese che è per così dire freddo in estate, sono stato contento che non si sia concretizzato il trasferimento. Adesso sappiamo tutti che Ancelotti è un allenatore che rischia, vuole vedere quanto questa squadra può dare in tutti i suoi elementi. Che Hamsik abbia chiesto di partire oggi, che siamo consolidati a centrocampo va bene. A Marek ho detto che questa resterà sempre la sua casa. Se con la sua partenza si avvia un nuovo ciclo ? Non mi spaventano le novità, con Carlo sappiamo che i giovani possono essere perfettamente innestati nella squadra”.