CAVANI: “VITTORIA IMPORTANTE, NON MOLLEREMO MAI LA SPERANZA PER IL TERZO POSTO. FUTURO? PENSO SOLO A FARE DEL MIO MEGLIO SUL CAMPO” MAZZARRI."QUESTO CHIEDEVO AI MIEI RAGAZZI";CANNAVARO."VITTORIA MERITATA"
Dopo le tre sconfitte consecutive che hanno rallentato la marcia trionfale verso l’obiettivo terzo posto e il turno di stop per la scomparsa di Piermario Morosini, va di scena al San Paolo Napoli-Novara. Gli azzurri si impongono con una vittoria di misura firmata da Cavani e Cannavaro. I tre punti sono necessari per riprendere la corsa non improbabile all’ultimo posto utile per rientrare nella massima competizione europea e guardare avanti con più fiducia nei propri mezzi. “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile perché siamo giunti a questo impegno con una crisi di risultati e, allo stesso tempo, siamo stati consapevoli che i tempi brutti passano sfruttando la prima giusta occasione per ritornare alla vittoria”. Così esordisce Edinson Cavani ai microfoni di Sky nell’immediato post-partita. Poi continua: “I tre punti sono importanti e ci permettono di affrontare al meglio e con il giusto atteggiamento le partite che ci attendono fino alla fine. Sarebbe bello centrare il terzo posto, noi non dobbiamo mai mollare la speranza perché solo alla fine si fanno i conti. La mia permanenza dipende dal piazzamento europeo? Non lo so, queste cose spettano alla società che, già so, saprà agire bene. Io, finché resterò a Napoli, penserò solo a fare del mio meglio per la causa azzurra. Altri discorsi fuori del campo non mi riguardano e non rappresentano le priorità. So solo che qui mi trovo molto bene e farò di tutto per non deludere i tifosi e la squadra”.
Segue poi Walter Mazzarri che è soddisfatto del tipo di partita effettuata dai suoi: “Questo chiedevo ai giocatori, maggiore applicazione al di là dei numeri abbordabili del Novara. La partita era difficile considerando la fiducia colpita dalle tre sconfitte consecutive, la prima serie negativa dopo tre anni, per cui i ragazzi non erano abituati a tutto questo. Ho ricevuto la giusta risposta con una prestazione interessante, ma per me contavano più i tre punti. Abbiamo risollevato la fiducia, l’autostima, l’atteggiamento propositivo che possa servire fino alla fine per credere nella terza casella del campionato. Oltre alla prova convincente di stasera, avverto che alcuni giocatori non abbiano la condizione fisica e nervosa ottimale. Ho preferito aggiungere un centrocampista in più, ovviando anche all’assenza di Lavezzi, proprio per restituire solidità difensiva e maggiore equilibrio tra i reparti. Era importante reagire perché si sentiva un certo timore di subire goal alla prima vera e nitida occasione per l’avversario di turno. Abbiamo superato alla grande questa pressione psicologica gestendo tranquillamente la gara nel secondo tempo. Discorso Insigne? Premesso che a Napoli non è facile far crescere i giovani per via delle troppe pretese di alta classifica, considero Insigne un talento che in serie cadetta sta facendo cose eccezionali. Credo che possa rientrare nelle valutazioni della società per il prossimo anno. Futuro Cavani incerto? Per quello che so io, lui rappresenta un pilastro della squadra e credo che si tratti solo di parole enfatizzate un po’ troppo, ma non ci sono problemi sulla sua reale permanenza al Napoli”.
La postazione riservata alle dichiarazioni post-partita viene raggiunta anche da Attilio Tesser che, al di là della sconfitta di stasera, ammette i limiti di una squadra quasi in preda al destino amaro della retrocessione: “Sotto il profilo della grinta e della determinazione, posso dire che i ragazzi hanno offerto la loro prova. Manca qualcosa nell’atteggiamento e nell’approccio mentale che ci possa far mettere in pericolo squadre dotate di un tasso tecnico superiore. Alla lunga non riusciamo a reggere la competizione, soprattutto dopo aver occupato prima della sosta natalizia il terzultimo posto a tre punti da Bologna e Siena. Ci attendono ancora cinque partite, per cui cercheremo di onorare fino alla fine il nostro cammino in campionato, magari riuscendo ad invertire quel tassello determinante che dipende solo da noi. Non ho mai pensato alla questione calcio-scommesse, io sono abituato solo a guardare il campo, per cui non dobbiamo farci prendere da pressioni che solo alla fine potranno placarsi con la risoluzione di tale discorso extra-agonistico. Abbiamo avvertito anche il peso di affrontare compagini superiori mantenendo troppo la visione della neopromossa da doppio salto di categoria”.
Nella mixed zone del San Paolo, precisamente ai microfoni della radio ufficiale del club azzurro, interviene il capitano Paolo Cannavaro, d’altronde autore del secondo goal per i partenopei. “Sono felice e soddisfatto di aver timbrato la marcatura nel nostro stadio, è sempre un’emozione indescrivibile”. Così spiega a caldo le sue impressioni per una vittoria indispensabile. Poi continua: “Credo che abbiamo meritato la vittoria per come sia stata conquistata, in quanto non abbiamo mai rinunciato a pressare e ad attaccare nonostante il doppio vantaggio subito acquisito. Dobbiamo continuare la nostra strada restando umili e consapevoli dei nostri mezzi, già mercoledì ci aspetta un impegno per niente agevole contro il Lecce fuori casa. Le partite successive per noi saranno come cinque finali da affrontare al meglio e con lo stesso spirito di stasera. Vargas e Ammendola? Per il primo, credo che il mister faccia bene a valutare le varie opportunità per farlo giocare senza eccessive responsabilità circa il ruolo da ricoprire al posto o accanto ai tre tenori. Gli occhi lucidi di Ammendola mi hanno colpito proiettandomi al giorno del mio esordio con la maglia della nostra città”.
Intravisto nella saletta stampa del San Paolo, Ezequiel Lavezzi così risponde a chi, di passaggio, gli chiede se recupererà in vista del match all’Olimpico contro la Roma in programma sabato prossimo alle 20.45: “Devo aspettare i giallorossi, perché per mercoledì contro il Lecce non posso farcela?”. Una battuta chiara in cui è racchiusa tutta la sua voglia di contribuire alla causa azzurra in questo interessante e delicato tour de force.
Spazio anche al direttore sportivo azzurro, Riccardo Bigon, che, nel post partita si sofferma sul discorso della permanenza di Cavani e sul valore di Vargas: “Lui, come Hamsik fresco di rinnovo, rappresenta il nostro futuro e proprio questo non deve essere smantellato sin dalle prime battute. Vargas ha bisogno di inserirsi con la giusta tempistica poiché sta imparando la lingua e assimilando i dettami tattici di Mazzarri. Si tratta di un sicuro talento in prospettiva, crescerà proprio come successo a Sanchez che, prima di esplodere il suo talento nel Barcellona, ebbe un periodo di adattamento e crescita all’Udinese durato all’incirca tre anni”.