CATENACCIO? NO , GRAZIE!
Dobbiamo essere sinceri. Ci aspettavamo una vittoria dell’Inter ieri sera. I motivi sono presto detti : motivazioni di classifica differenti per le due squadre in campo , il senso di rivalsa di Mazzarri dopo la pesante umiliazione dell’andata , la testa degli azzurri già proiettata verso la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Ed invece , ogni qualvolta viene messo sotto processo , il Napoli tira fuori gli artigli , dimostrando ( nonostante non ce ne sia affatto bisogno) tutta la superiorità di rosa e di gioco rispetto ad un Inter davvero poco convincente. Nei giorni immediatamente precedenti al match non sono mancate le dichiarazioni al vetriolo di Massimo Moratti : il patron nerazzurro ha ribadito la bontà della sua scelta di allontanare tempo fa Rafa Benitez , dal momento che – a suo dire – anche alla sua prima esperienza in azzurro il tecnico madridista stia fallendo i propri obiettivi. Non sappiamo quale campionato stia seguendo Moratti , superfluo ricordargli che il suo ex tecnico è ormai ad un passo dalla matematica certezza della qualificazione in Champions e sabato potrebbe ( tifosi azzurri , fate tutti gli scongiuri del caso!) alzare il suo primo trofeo al suo primo anno di panchina azzurra. Sarebbe addirittura quasi umiliante ricordare il distacco in classifica tra i due club ed addirittura imbarazzante rimembrargli il susseguirsi di allenatori all’Inter negli ultimi anni. Sarebbe bastato solo questo per smentire Moratti ed invece ci ha pensato anche il campo. Ieri l’Inter avrebbe dovuto vincere e possibilmente convincere : l’unica cosa che invece è emersa è che , quando il Napoli decide davvero di indossare i panni da grande squadra , aumenta ancor di più il rammarico per una stagione che avrebbe potuto prendere un esito decisamente differente. Benitez sceglie volontariamente di aspettare il suo rivale nella prima ripresa : l’Inter opera il solito ( e spesso inconcludente) giro palla , tanto caro a Mazzarri , cercando di liberare D’Ambrosio e Nagatomo , ben chiusi da Henrique e Ghoulam , a loro volta supportati degnamente da Insigne e Callejon. Reina viene impegnato seriamente appena una volta da un frizzante Kovacic ( inspiegabile la scelta di Mazzarri di preferirgli Taider per quasi un intero campionato). Nella ripresa gli uomini di Benitez salgono in cattedra : Inler prende in mano le redini del centrocampo e gli azzurri iniziano esclusivamente a fare la partita , complice anche un Inter in chiara sofferenza atletica. Soltanto il palo preso dallo stesso Inler nega a Benitez di avere la meglio sul suo predecessore anche nella gara di ritorno. La partita di ieri ha dato tanti spunti : appena una settimana fa , un collega avellinese , mai particolarmente tenero con la piazza azzurra e proprio per questo fortemente inviso dalla tifoseria napoletana , si prendeva i meriti di aver pronosticato sin da Giugno l’inadeguatezza della preparazione atletica dell’ex tecnico del Liverpool , rimproverandogli che in Italia si lavora in modo differente. Il Napoli di ieri sera , invece , ha fornito proprio la risposta opposta a tali sterili critiche : di fronte una preparazione atletica , tipicamente italiana come quella di Mazzarri ( e che qui a Napoli conosciamo bene) , la truppa azzurra ha ritrovato freschezza e vigore , letteralmente subissando a livello atletico l’avversario , a conferma che gli anni in Spagna ed in Inghilterra rappresentano l’arma più preziosa per un tecnico come Rafa di poter importare anche qui in Italia idee nuove sia su un piano tecnico , sia su quello squisitamente fisico. Invitiamo questo collega a guardare qualche partita in più della Liga Spagnola e della Premier League o a rispolverare i finali di stagione delle squadre allenate del buon Rafa : ormai l’Udinese è salva e l’Avellino gioca una sola volta a settimana. Il tempo si trova. Il post partita è tutto dedicato a Mazzarri : Walter cerca di evitare qualsiasi polemica. Giusto , ci mancherebbe altro. Però è altrettanto doveroso che ognuno si prenda la responsabilità e le conseguenze delle proprie parole. La domanda di PianetaNapoli sui punti di distacco tra Napoli ed Inter in riferimento anche al monte ingaggi dei due club , appare sacrosanta. Walter è infastidito , inizia a tirar fuori la differenza di qualità delle due rose , il suo imbarazzo è visibile , per non parlare del suo fastidio. Alla fine taglia corto e decide di parlare soltanto del match. Un vero peccato , non mancherà occasione il prossimo anno per riproporgli la stessa domanda , sperando possa schiarirsi definitivamente le idee. Una cosa , però , ci preme saperla : caro Mister , ma se la differenza tra Napoli ed Inter è nella qualità delle due rose , come lo giustifica il cambio Icardi-Kuzmanovic a dieci minuti dalla fine? Sarebbe questa la mentalità vincente? Dal momento che il tecnico nerazzurro non ci ha risposto , proveremo a chiederlo a qualche opinionista amante del tecnico livornese. Il rammarico che uomini veri e grandi allenatori come Boskov che ci ha lasciato in queste ore, mancano al calcio italiano, con loro potevi parlare di calcio e di tutto con grande serenità ed ironia…. RIP.