“CARO AURELIO, TI SCRIVO……”

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Caro Aurelio, vuoi sapere cosa pensano i tifosi? Bene, noi lo sappiamo, li abbiamo ascoltati, è sono incavolati neri.

CLASSIFICA – Partiamo dal punto meno dolente, si fa per dire, abbiamo un punto in più rispetto alla 21° giornata di campionato dello scorso anno, considerando che abbiamo un nuovo staff tecnico, almeno sei undicesimi nuovi tra i giocatori e considerando la stupenda galoppata in Champions e un quarto di finale di Coppa Italia da disputare, tutto sommato possiamo considerare positivo questo terzo posto in classifica con 44 punti. Senza dimenticare che  Parma, Sassuolo, Chievo etc. hanno preso punti tra le mura amiche, luogo che dovrebbe essere un fortino inespugnabile, sta di fatto che mancano all’appello nove punti. L’arrabbiatura dei tifosi sta proprio in questi nove punti mancanti, se non vinci in casa contro queste squadre, ma dove potrai recuperare questi punti persi?

BENITEZ – Ottimo allenatore Rafa, un curriculum di tutto rispetto, un palmares da far invidia, trofei a iosa e partecipazioni a competizioni inarrivabili, ma il tifoso si chiede, che sia diventato aziendalista? Perché non sbatte i pugni sul tavolo ed alza la voce? C’è forse qualche sorpresa dietro l’angolo di giugno? Aveva chiesto precise garanzie a De Laurentiis, non crediamo che l’abbia ricevute, allora perché continua a sostenere questa politica societaria che può solo creare danno alla sua immagine? Ci sono troppi interrogativi, i tifosi non sanno darsi risposte, forse possono solo ipotizzare, ma fino ad un certo punto, Rafa anche ieri sera ha precisato di guardare avanti e non dietro, punta ancora la Roma, non guarda la Fiorentina alle spalle, una forma di ottimismo psicologico per la squadra? Sa forse di avere una squadra monca e che non sarà mai completata? Noi non sappiamo se ieri sera hai telefonato ai tuoi collaboratori, conoscendoti sicuramente si, magari hai parlato proprio con Rafa, ma il problema è di diversa natura e Tu lo sai bene.

MERCATO – Eccolo il nocciolo della questione, Nainggolan, Bastos, Gonalons, Capoue, devo continuare? Non basterebbe una pagina intera, io non credo che siamo diventati tutti dei visionari, non credo che certe indizi siano creati ad arte per sviare colleghi ed addetti ai lavori, queste trattative ci sono state eccome, guarda caso tutte fallite appena si andava a leggere il contratto da firmare.Va bene, fai bene a difendere il tuo operato con postille e cavilli da rispettare, ma qua non verrà mai nessuno, i numeri uno non verranno mai, Aurelio nel calcio conta solo il Dio denaro, questi sono mercenari che mettono al servizio di chi li paga profumatamente, la loro arte pedatoria.Siamo più chiari, Nainggolan e Bastos, dovevano passare le visite mediche !!!! in 30’ passano dal Napoli alla Roma, Gonalons dal Lione al Napoli, tutti d’accordo, all’improvviso salta tutto, ma Ti sei chiesto il perché? Ma come mai capitano tutte al Napoli? Incapacità di porta avanti le trattative o blocco improvviso quando si va a leggere il contratto da firmare? Aurelio, ascolta, è la gente che porta i soldi allo stadio che te lo chiede, la stessa gente che ha fatto aumentare il fatturato della Filmauro e che costituisce il 60% dello stesso, Aurelio devi comprare la materia prima, ci sono giocatori non alla frutta, di più, gente demotivata che costituisce un danno, anziché un beneficio, Aurelio vuoi i nomi? Eccoli, Maggio, Inler, Fernandez, Britos, questi sono i più gettonati in uscita, Vuoi quelli in entrata? Mascherano, Gonalons, Agger ed altri ancora, è solo una questione di soldi verso società e calciatore, Aurelio, molla i diritti d’immagine e vedrai come faranno la fila per venire a Napoli, il problema sta tutto li, il calcio non è il cinema, il calcio è passione, amore, fede, il cinema è finzione, può farti scappare la lacrimuccia, ma sempre artefatta è, la finzione, l’arte di recitare non ha nulla a che vedere con il calcio, il nocciolo è qui, mescolare le due cose va bene fino ad un certo punto, poi Caro Aurelio, subentrano sentimenti che a Napoli non devono essere prevaricati, Sai bene che il Napoli viene prima di ogni cosa nella testa e nel cuore del tifoso, “Noi vogliamo vincere”, “Meritiamo di più”, non esistono altri slogan allo stadio, come è brutto non sentire più, “Napoli, Napoli, Napoli…..” si parla sempre e solo di rinforzi, attraverso slogan che mortificano la dignità di un tifoso, credo che tra non molto mortificherà anche le casse societarie, c’è malumore, c’è sconforto, non c’è un tifoso che non dica: “Cacce e sord’ Presidèèè, accatte e Jucature”, hai preso il solo Jorginho, ottimo giovane calciatore, ha colto l’occasione di venire ad imparare e farsi conoscere al grande pubblico, ha accettato di perdere qualcosa pur d’imparare e farsi notare, ma con tutto il rispetto non è il calciatore che ti fa fare il salto di qualità, quello che serve al Napoli è il Campione, quello che fa la differenza, quello che prende per mano la squadra, quello che sa cosa fare nei momenti di difficoltà, ora nel Napoli chi fa la differenza, ora nel Napoli chi ha le palle per caricarsi la squadra sulle spalle? Ieri sera lo stadio urlava ed incitava gli azzurri a cacciare fuori gli attributi.

Aurelio, quanto scritto corrisponde solo ed esclusivamente alla verità, la gente è stanca, intervieni in prima persona, molla i diritti d’immagine e vedrai che ritorno ne avrai, Napoli vuole e deve Vincere.


 

CARO AURELIO TI SCRIVO…

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Caro Aurelio, ti scrivo… A nome degli oltre 7 milioni di tifosi del Napoli censiti in tutto il mondo..E cercherò di andare con ordine…

Marino ha rappresentato un passato, mezzo pieno o mezzo vuoto a seconda dei punti di vista e gli innumerevoli articoli scritti lo testimoniano.Questo sito ha seguito la nascita del nuovo Napoli (che altro non è se non  un proseguimento giuridico della vecchia sscn Napoli con l’acquisizione del titolo e il cambio di denominazione da soccer a sscn),adottando una linea critica sulla gestione totalitaria di Marino (a proposito, ma perché a Napoli voleva lavorare da solo e in una realtà più piccola come Udine operava in équipe?), rapporti solo con una parte della stampa, silenzio stampa che ha tolto allegria agli stessi tifosi, ingerenza nelle scelte tecniche (con Reja, mentre con Donadoni,a quanto pare, era difficile perfino entrare nello spogliatoio…), rapporti non proprio idilliaci con altri club e scelte di mercato discutibili (anche sugli squilibri di ingaggio tra giocatori titolari e cosiddette riserve, per non parlare di giocatori come Milito non presi per pochi spiccioli in più). Il cambio era necessario: infatti da gennaio 2009, si era entrati in un  tunnel, dovuto anche al fatto che il ciclo Marino si era chiuso da tempo e gli stessi giocatori non seguivano o, peggio, mal tolleravano l’ex dg plenipotenziario.

Ma il Napoli ha una dimensione che supera le emozioni di una notte (e quanti “Napoli belli di notte” abbiamo vissuto in questi anni?) e di un giorno, perfino di una classifica di campionato.Sono orizzonti, quelle predetti, corti rispetto alle prospettive sconfinate di questo club, che avrà vinto poco,per svariati motivi, nel corso della sua storia, ma che rappresenta una grandissima conquista del marketing nello sport.Istituti di ricerca, anche stranieri, valutano nel mondo una platea di tifosi azzurri di oltre 7 milioni, comunque dati non quantificabili precisamente,e soprattutto distribuiti capillarmente in tutto il mondo. Quarta in Italia come numero di tifosi, dopo Juve, Milan e Inter. Con una precisazione, fondamentale direi: per le altre tre italiane, i tifosi spiegano che è “la squadra preferita perché vince”. Per il Napoli, 2perché è la squadra del cuore”. Emigrati di seconda e terza generazione riconoscono il loro senso di appartenenza, la loro origine, nel Napoli. Poi c’è internet, con tantissimi siti, che ampliano ancora di più la piattaforma d’utenza azzurra: da Dublino a Melbourne, da New York a Bogotà arrivano le gesta dei calciatori e tutto ciò che attiene al marchio Napoli. E le quote sono destinate a crescere. Per la costante crescita del club, però, serve una società innovativa, moderna, al pari delle altri grandi d’Italia e d’Europa.

Caro Aurelio, dotandoti di un ds giovane, inesperto, ma con tanta voglia di emergere, e di un dg esperto di marketing e che cura i rapporti con i poteri forti (figc e Lega), hai lanciato un grande segnale verso una capacità di programmazione duratura e solida che faccia crescere sempre di più il settore tecnico della squadra. Hai dimostrato quindi un’ottima capacità organizzativa e chiuso in maniera splendida(65 punti in questo anno solare tra ultimo “scorcio del campionato scorso e questo prima parte del nuovo)questo 2010.Caro Aurelio ti scrivo perché sono d’accordo con la parola crescita costante, ma bisogna ad un certo punto fissare gli obiettivi, per dare chiarezza ai tifosi che lo meritano..Siamo tutti d’accordo che,  qualora il fair play nel 2012 andrà mai  in vigore, ci troveremmo già in posizione di forza avendo un bilancio sano e nessun mecenate potrà immettere denaro fresco nelle tasche delle società (vigerà il principio spendi ciò che fatturi) ma proprio qui sta il nodo della questione. Come ben saprai, con la Germania che ci sopravanzerà nella classifica ranking, presto avremo solo 3 squadre che potranno partecipare alla Champions League. Pensiamo che sia proprio quello il gradino da fare per poter aumentare di quel tanto il fatturato e scalare in ranking delle squadre di club(attualmente siamo al 5 posto come entrate in Italia e al 60 nel ranking FIFA), il che ci permetterebbe di essere considerata una grandissima società  in pianta stabile. Mettiamo da parte l’autolesionismo che ci contraddistingue atavicamente e ritroviamo l’equilibrio necessario.In fondo, non serve molto, basta soltanto non sbagliare per decollare definitivamente, come meritano lo sterminato e mai domo popolo azzurro.

Buon Natale a te e famiglia.

 

 

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