CARI: "UNA PARTITA SPECIALE"
Pronto mister Marco Cari? La possiamo disturbare cinque minuti? "Perché mai dovrebbe "disturbarmi", scusi, d’altronde ci siamo già conosciuti a Giugliano…" Beh, sa com’è, è ora di cena e si mangia tutti insieme… Il duetto involontario che apre la conversazione fa capire la semplicità di Marco Cari. L’allenatore della Fermana attende con ansia la sfida contro il Napoli. E con ansia ha atteso le decisioni del giudice, che potevano costringerlo a guardare dalla tribuna quella che a Fermo considerano "la partita delle partite". Ma Cari non ci sta: "Contro la Spal ho solo alzato un po’ la voce e l’arbitro mi ha allontanato, sarebbe stata un’ingiustizia squalificarmi, sono cose che nel calcio e soprattutto nei finali di gara possono starci". Beh, possiamo supporre che ci sia anche attesa da parte della squadra…"E come potrebbe non essere…Potrei dire che è una partita come tutte le altre, che vanno in campo due squadre che hanno bisogno di punti. E’ vero, ma è anche vero che è una vigilia particolare perché giochiamo contro una squadra blasonata e dal nome altisonante. E’ un onore per noi e per la città di Fermo". Lei allena una squadra di giovani, l’entusiasmo in questi giorni deve essere stato grande. Ha captato qualche segnale particolare?"C’è la consapevolezza che un risultato a sorpresa farebbe parlare di noi a lungo, ma non c’è stato troppo tempo per parlarne. Domenica abbiamo giocato non troppo bene contro la Spal, neanche il tempo di guardarci in faccia che subito abbiamo ricominciato a preparare un’altra gara". Il Napoli non vi invidia: negli ultimi tempi ha giocato parecchio…"Sì ma a differenza loro, noi non possiamo fare turnover. Loro hanno 22 giocatori all’altezza, tutti potenziali titolari e infatti sento dire che contro di noi il collega Ventura lascerà spazio al turnover. Cosa che il sottoscritto non può fare. Fisicamente, può sembrare un paradosso ma sta meglio il Napoli perché rose come quella della Fermana difficilmente possono reggere due gare in cinque giorni". Cari parte sconfitto in partenza?"Assolutamente no, ma è ovvio che le sole armi che abbiamo sono corsa entusiasmo ed aggressività. Soprattutto, non è che dobbiamo sbagliare pochissimo: non dobbiamo sbagliare nulla. Perché se lasciamo giocare il Napoli, non avremo scampo. Poi se gli azzurri saranno bravi, vinceranno e nessuno dirà loro niente". Ma questo potrebbe non piacere al suo presidente, che conoscendolo vorrebbe vincere. Cosa vi ha detto il signor Battaglioni?"Il presidente ci ha raccomandato di onorare la maglia e la città di Fermo, vuole una grossa prestazione. Penso che questo sarà sufficiente, ricordandoci pure di chi abbiamo di fronte". Lei il Napoli lo ha affrontato giovedì 13 novembre dello scorso anno con il Giugliano, in amichevole. Debuttava Simoni, che però era in tribuna, vinsero gli azzurro 1-0 (Dionigi). Ricorda quella partita?
"Come se fosse ieri. Io a Giugliano ci ho lasciato una parte di me. Anzi, mi consenta una cosa…" Prego…"Voglio dire a tutto l’ambiente gialloblu, ambiente intriso di disponibilità e competenza grazie al quale, visti gli ottimi risultati che abbiamo costruito, ora alleno in C1, che dopo la Fermana il mio primo pensiero la domenica va sempre al Giugliano". Lei lo scorso anno a Giugliano ha sempre predicato umiltà. Lo stesso obiettivo che ha la Fermana?"Certo, ci dobbiamo salvare magari non aspettando l’ultima giornata. Il nostro obiettivo è questo e nel contempo di valorizzare i tanti giovani della rosa. Poi è ovvio che di tanto in tanto vogliamo toglierci qualche soddisfazione contro squadre blasonate". Tipo?"Avellino, Reggiana, Foggia……………." Pronto, mister?"…Napoli…."