CALCIOSCOMMESSE: ECCO LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA DEL 17 GENNAIO

La Corte di Giustizia Federale ha reso note le motivazioni della sentenza che lo scorso 17 Gennaio ha assolto Gianluca Grava e Paolo Cannavaro (e con loro il Napoli) dall'accusa di omessa denuncia della tentata combine di Matteo Gianello in occasione di Samp-Napoli del Maggio 2010. Nel comunicato emesso dalla Corte sul sito ufficiale della FIGC si legge che le dichiarazioni dell'ex portiere azzurro risultano piene "di incongruenze, contraddizioni, omissioni, incompletezze, esitazioni" sicché "La convinzione della Corte, maturata a seguito della scrupolosa lettura delle dichiarazioni dell'appellante è che esse non possano costituire in alcun modo prova della commissione dell'illecito alterativo, a propria volta presupposto delle incolpazioni a Grava e Cannavaro ed alla Società Napoli, rispettivamente per omessa denuncia dell'illecito contestato ed a titolo di responsabilità oggettiva". In quanto allo stesso Gianello, la Corte di Giustizia l'ha addirittura ritenuto "non credibile e dannoso per lo sport".

V.G.

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