CALA IL SIPARIO AL RASUNDA, CAVANI DAL DISCHETTO SANCISCE L’ACCESSO AI SEDICESIMI

Aik Solna (4-4-2) Turina; Lorentzson, Karlsson, Backman, Johansson; Lundberg, Danielsson, Moro, Quaison (76' Karikari); Bangura, Borges. A disposizione: Stamatopoulos, Gustavsson, Majstorovic, Persson, Ozkan, Tjernstrom. Allenatore: Alm. 

 

Napoli (3-4-1-2) Rosati; Gamberini, Aronica, Britos; Mesto (64' Zuniga), Berhami, Donadel (62' Inler), Dossena; Dzemaili (72' Hamsik); Vargas, Cavani. A disposizione: De Sanctis, Cannavaro, Maggio, El Kaddouri. Allenatore: Mazzarri 

 

Arbitro: Hategan; assistenti: Nica, Sovre; addizionali: Dan Tudor, Coltescu; quarto uomo: Ghinguleac.

 

Marcatori: 20' Dzemaili, 35' Danilsson, 90'+3 Cavani (rig.)

 

ammoniti: Moro, Cavani, Backman, Behrami

 

espulsi: Aronica

 

calci d'angolo: 2-0

 

recupero: 1' pt – 3' st

 

possesso palla: 53% – 47%

 

 

Prepartita: al Rasundastadion, pieno in ogni ordine di posto, va di scena la penultima partita del girone F dell'Europa League tra gli svedesi dell'Aik Solna e il Napoli. I padroni di casa, reduci dalla vittoria di misura contro il Psv, hanno ancora delle sottili speranze di qualificazione, ma devono prima superare gli azzurri che di contro vogliono continuare il percorso europeo sperando di ricevere anche buone notizie dall'altra partita tra gli olandesi e il Dnipro. I ragazzi di Alm hanno terminato il campionato al quarto posto, quindi senza raggiungere il traguardo europeo, e in caso di accesso al turno successivo potranno dedicarsi solo al trofeo continentale. Lo storico stadio, che ospitò la finale dei mondiali del 1958 tra Svezia e Brasile sancendo il primo titolo per i sudamericani, chiuderà dopo la partita di stasera e andrà incontro alla demolizione, mentre l'Aik disputerà le nuove partite casalinghe alla “Friends Arena” dove nove giorni fa nell'incontro inaugurale gli scandinavi guidati da Ibrahimovic si imposero per 4-2 contro l'Inghilterra. L'appuntamento di stasera si preannuncia davvero importante in quanto gli svedesi cercheranno di onorare l'impegno tra le mura amiche in uno scontro che sa di ultima spiaggia, mentre il Napoli vuole raccogliere punti utili in ottica sedicesimi. Mazzarri adopera un turnover più ragionevole rinunciando allo squalificato Fernandez, all'infortunato e non convocato Pandev. I titolari azzurri sono: Rosati tra i pali, linea difensiva a tre composta da Gamberini, Aronica e Britos, a centrocampo figurano Donadel e Behrami, con Mesto e Dossena sugli esterni. Tra le linee c'è Dzemaili alle spalle del duo d'attacco Vargas-Cavani. Hamsik e gli altri titolarissimi partiranno dalla panchina pronti a subentrare all'occorrenza, mentre Insigne e Campagnaro siederanno in tribuna per tornare in forma in vista della trasferta di Cagliari alla quale non parteciperà il Matador in quanto squalificato. Il tecnico svedese Alm si affida alla migliore formazione per tentare di giocarsela a viso aperto potendo contare anche sulla spinta del pubblico di casa, tra cui c'è qualche pseudo tifoso troppo che, non dimenticando gli episodi di violenza da parte degli “omologhi” partenopei, ha risposto con aggressioni fisiche e verbali ai danni di qualche tifoso azzurro, ma le misure di prevenzione della polizia locale hanno evitato il peggio. Non vorremmo mai accostare simili episodi di violenza, dei veri e propri casi isolati, al calcio dove dovrebbe predominare incontrastato il vero fair play tra due tifoserie “avverse” solo per una serata.

 

Primo tempo: i tifosi svedesi sugli spalti si fanno sentire per salutare degnamente lo stadio che ha ospitato per tantissimi anni le partite della loro Nazionale e dell'Aik Solna. Partono i padroni di casa che vanno subito al tiro con Lundberg ma conclude abbondantemente a lato. L'Aik cerca di fare la partita, gli azzurri si portano avanti con poca precisione sui tocchi. Nessuna delle due squadre si sbilancia, il confronto è equilibrato sinora. Tanta pressione a centrocampo, si gioca poco palla a terra. C'è da dire che il terreno di gioco non presenta condizioni perfette, è il preludio alla demolizione dell'impianto che lascerà il posto alla costruzione di edifici. Il primo spunto interessante del Napoli arriva verso il quarto d'ora di gioco sulla sinistra con Dossena che riesce a crossare al centro, ma la sfera non raggiunge Cavani per la buona chiusura del diretto marcatore che si appoggia regolarmente al portiere. Vargas si fa vedere, il suo approccio è apprezzabile. Al 20' il Napoli passa in vantaggio: Dzemaili serve Cavani che dalla sinistra entra in area, mette in mezzo, ma la sfera respinta di piede dal portiere del club svedese si impenna e viene calciata al volo dal centrocampista svizzero che infila tra tre uomini. L'Aik tenta la reazione, ma Dossena fa buona guardia allontanando in area un pallone velenoso. Al 26' Bangura approfitta di un liscio di Aronica, ma la punta della Sierra Leone spedisce da buona posizione sulla rete esterna. Al 35' si ritorna in parità con un colpo di testa di  Danielsson dalla traiettoria imparabile per un immobile Rosati. Un primo tempo diviso a metà: il Napoli non ha insistito sulla scia del vantaggio, abbassando il baricentro e aspettando troppo l'avversario che ha ristabilito l'equilibrio con un grande gol di un centrocampista difensivo bravo ad inserirsi tra le linee con il giusto tempismo che spiazza davvero tutti. 

 

Secondo tempo: si parte con la ripresa, tocca al Napoli iniziare la prima azione, ma l'Aik pressa bene e da un calcio di punizione si rende pericoloso con un colpo di testa che termina sulla traversa, ma Johansson è avanti a tutti i difensori azzurri. Cavani, oltre al mezzo assist per il gol di Dzemaili, cerca il palo lontano alla destra del portiere svedese dopo un errato disimpegno del diretto marcatore, ma da posizione defilata la sfera si spegne in fallo laterale. Al 53' Bangura aggancia la palla in area, ma il suo tiro termina a lato per l'opportuna pressione di Gamberini. Si fa fatica a giocare velocemente su un terreno di gioco in precarie condizioni a causa di irregolarità tra zolle rialzate e buchi che rendono difficoltosi i controlli di palla. Mazzarri chiama in causa Inler per assicurare più geometria e ordine in mediana tirando fuori un modesto Donadel. È proprio l'elvetico che entra nel vivo del gioco lasciando partire un tiro cross al limite dell'area su cui non riesce ad arrivare Cavani in scivolata. Spazio a Zuniga che entra al posto di Mesto. Al 65' un azione favorevole incredibilmente sfumata dal Napoli con Vargas che sotto porta costringe Turina agli straordinari, ma quanto fatica la difesa scandinava. Il Napoli si rende pericoloso, ma deve capitalizzare. Al 68' spunto di Zuniga sulla destra che superando il diretto avversario lascia partire un cross al centro per Cavani che con il piatto sinistro non trova lo specchio della porta. Mazzarri inserisce anche Hamsik per tentare di vincerla, intanto il Dnipro conduce 2-1 sul Psv ad Eindhoven. L'Aik non si accontenta del pareggio, va al tiro con Bangura che da fuori area non centra la porta, ma deve fare attenzione a non concedere contropiedi al Napoli specializzato in questo.Alm effettua la prima sostituzione cambiando Quaison con Karikari. Entriamo negli ultimi dieci minuti, nessuna delle due formazioni vuole terminare l'incontro in parità. Al 83' Cavani dai venticinque metri tenta di sorprendere il portiere avversario con un tiro forte ma impreciso. Aronica viene espulso troppo severamente dall'arbitro per una trattenuta su Bangura, la sua posizione è stata giudicata da ultimo uomo, ma era rinvenuto anche Gamberini. Si passa a quattro dietro con Dossena che scala sulla linea dei difensori. L'Aik fa possesso palla e cerca di portarsi avanti, ma gli spunti non sono degni di nota, mentre il Napoli prova a ripartire ma la manovra è sterile. Vengono concessi tre minuti di recupero e proprio al fotofinish il Napoli trova il sorpasso decisivo per archiviare la pratica del passaggio ai sedicesimi: Vargas lotta su un pallone vagante e lo consegna a Cavani che viene agganciato in area. Per l'arbitro rumeno è calcio di rigore, dopo aver sorvolato su un contatto diversamente giudicato dall'altra parte: il Matador spiazza Turina con un destro chirurgico. Cala il sipario al Rasunda, con grande amarezza e incredulità da parte dei supporters svedesi.

 

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