BENITEZ: “TANTE NOTE LIETE OGGI”. INSIGNE: “VOGLIO I 100 GOAL E I MONDIALI”. MESTO: “STAGIONE POSITIVA, MA POSSIAMO MIGLIORARCI”. MIHAJLOVIC: “CHE ATTACCO HA IL NAPOLI!”
Stagione finita ma non per il Napoli. Che per nulla pago degli obiettivi raggiunti se ne torna da Genova con una bella scorpacciata di 5 reti (a 2) rifilate alla Sampdoria, le quali valgono a raggiungere lo storico record di 10 vittorie in trasferta, punto mai toccato dal Ciuccio nella storia. La sagra del goal inizia nel primo tempo: Zapata apre le danze di testa, Insigne raddoppia con una bomba dal limite, la Samp risponde con una bella botta da fuori area di Eder ma Callejon ristabilisce le distanze con pregevole tiro piazzato. Alle segnature azzurre, a ogni modo, contribuisce la molle opposizione del portiere doriano Fiorillo. Nella ripresa si risveglia finalmente Hamsik, in rete dopo sette mesi e lesto all’appuntamento su assist di Duvan Zapata (bella giocata del colombiano!) e Mustafi si sostituisce all’ex Estudiantes nel deviare nella propria porta un traversone di Inler. Peccato però che il tedesco (rabbia per l’autorete o piede maldestro?) azzoppi Hamsik proprio su quel piede mancino che tanto l’aveva fatto soffrire. Non cancella l’amaro per l’orgogliosa squadra di Mihajlovic la bella segnatura di Wszolek. E dopo il primo record di cui sopra si punta dritti al secondo, alquanto fattibile: le 100 reti stagionali. Ci si può arrivare col Verona, all’atto finale.
Felice per la roboante vittoria Rafa Benitez, il quale si riserva qualche parola particolare anche per i singoli, non solo per il collettivo: “Ci sono tanti temi positivi oggi dalla nostra parte: l’esordio di Toni Doblas, il ritorno al goal di Hamsik e di Zuniga in campo, oltre al nostro record di successi in trasferta. Non era facile oggi trovare motivazioni, eppure abbiamo giocato bene; e adesso puntiamo ai 100 goal e al traguardo dei 78 punti. Zapata? Mi fa piacere che i miei giocatori mi mettano in difficoltà nelle scelte … Il colombiano gioca e lavora bene, oggi ha servito un assist a Hamsik; è un giovane che ha solo bisogno di scendere in campo con continuità. Importante è stato anche rivedere giocare Maggio, anche Reveillere m’è piaciuto. Tanti giocatori in goal? La nostra idea non è quella di essere dipendenti da un giocatore, bensì avere tanti calciatori in grado di andare a rete: per il mio gioco è fondamentale. Così come sarà fondamentale, in vista della prossima annata, avere una squadra ancora più forte specialmente in difesa. Insigne? E’ bravo nell’interpretare le due fasi di gioco. Sulla possibilità che possa andare ai Mondiali ritengo Prandelli una persona intelligente e conscia del fatto che Insigne è un giocatore diverso dagli altri; e avere un giocatore diverso su una rosa di 23 è importante per una Nazionale”.
Raggiante Lorenzo Insigne, ben conscio del fatto che il suo bel numero potrebbe ulteriormente convincere Cesare Prandelli a tenerlo in considerazione in chiave-Mondiali: “Sto dando il massimo per ricevere la chiamata di Prandelli; anzi, fino a martedì (quando uscirà il famoso ‘listone’ dei 30, ndr) starò sicuramente in ansia. Il CT tuttavia sa bene che mi sono impegnato moltissimo, anche quando, pur non segnando, ho lavorato tanto per i miei compagni di squadra. Una volta convocato per il pre-raduno di Coverciano mi auguro di poter meritarmi la fiducia. Siamo molto contenti per questa nostra stagione: abbiamo ottenuto il record di 10 vittorie esterne e ci manca un goal per fare 100 totali. Il traguardo è possibile e col Verona ci proveremo, anche se giocare a porte chiuse senza tifosi provocherebbe una strana e brutta sensazione. A Ciro Esposito e alla sua famiglia, con la speranza che possa farcela, il bocca in lupo mio e di tutta la nostra squadra!”.
Soddisfatto anche Giandomenico Mesto, che se l’è cavata alla grande nell’inedito ruolo di centrale difensivo: “La nostra stagione è davvero positiva, soprattutto per il record di vittorie in trasferta e per essere vicini ai 100 goal stagionali; quando riesci a centrare tali obiettivi è sempre bello. E inoltre vincere aiuta sempre a vincere, ad ‘allenarsi’ al successo. Fisicamente sto benissimo; sono alla mia seconda partita dopo l’infortunio, so che di lavorare per me ce n’è ancora. M’è già capitato in passato di giocare da centrale in situazioni di emergenza, ma da serio professionista devi metterti sempre a disposizione senza problemi. Oggi forse non eravamo aggressivi come le altre volte, tuttavia ci tenevamo a esprimere il nostro gioco come ci chiedeva Benitez. Considerato il fatto che all’inizio c’erano stati tanti cambiamenti e che siamo stati falcidiati dagli infortuni, il giudizio su quest’annata è positivo; non era scontato che ciò avvenisse. Roma e Juventus, però, hanno fatto meglio di noi: ci sono capitate troppe battute d’arresto rispetto alle nostre avversarie, su quest’aspetto ci sarà molto da lavorare in futuro”.
Aveva sperato in una Samp diversa, nell’ultima dinanzi al suo pubblico, Sinisa Mihajlovic, mogio e deluso al termine della sfida: “Nella prima mezz’ora abbiamo giocato alla pari del Napoli e all’inizio della stagione abbiamo anche sfiorato il vantaggio; e in seguito abbiamo avuto diverse chance per segnare. La seconda e la terza rete azzurra ci hanno tagliato le gambe, il Napoli ha sfruttato le sue migliori occasioni. La nostra sconfitta è meritata, anche se ingenerosa perché abbiamo avuto le possibilità di andare a rete. Va detto tuttavia che il Napoli ha davvero un enorme potenziale offensivo. Quest’anno il nostro obiettivo era salvarci e l’abbiamo raggiunto con grande anticipo; ma possiamo ancora crescere e nel corso dell’annata non siamo riusciti a cambiare l’obiettivo in corsa. Certamente nella fase finale del campionato abbiamo avuto un calo fisico, così come successo alle nostre avversarie. Il mio futuro a Genova? Qui sto bene ma devo parlare con la società in tal senso: dobbiamo discutere su diversi fattori, dovremo valutare soprattutto le nostre reciproche ambizioni”.