ATALANTA – NAPOLI: L’OBIETTIVO E’ STRABILIARE ANCHE I TABU’
E’ un Napoli che strabilia”. Questo è il manifesto che Marino e soci portano avanti da due anni a questa parte, in effetti questo Napoli che strabilia una meraviglia: seconda stagione in Serie A e dopo solo aver assaggiato l’Europa, il Napoli punta subito al sodo piazzandosi in alto e correre verso un’altra Europa, quella che conta. Strabilia questo Napoli, strabilia in classifica, strabilia nei risultati dopo aver battuto la Lazio all’Olimpico proprio quando le aquile volavano alto; strabilia sul mercato perché ogni pezzo sconosciuto, diventa ben presto una pepita d’oro da piazzare in bella mostra con un gran cartello “Guardare ma non toccare!”; strabilia su ogni fronte perché al Napoli è la cosa che riesce meglio.
Manca solo un terreno da conquistare, solo un target da raggiungere: il tabù Bergamo. Già, perché Napoli da sempre, sembra sciogliersi quando si sbarca in Lombardia e se a Milano è tutto lecito, a Bergamo un po’ di fastidio potrebbe anche dare; anche il Napoli di Maradona in cerca del secondo storico scudetto, dovette ricorrere al fato, alla provvidenza della monetina che colpì il povero Alemao, dopodiché solo docce fredde interrotte da un tris firmato Buso – Imbriani – Agostini ben 12 anni fa, troppi. Uno stimolo in più per la fanteria di Reja che giochicchia tra fantasia e realtà, perché mentre la città sfoglia libri d’inglese per non far brutta figura in Europa, il tecnico goriziano gongola con razionalità sperando che la cera non si sciolga prima del previsto volando così in alto.
Del Neri e la sua Atalanta, di certo non se la spassano: problemi tra infortunati e indisponibili vari; una squadra poggiata sull’inventiva di Doni che non è certo quello degli anni scorsi, vuoi per l’età, vuoi per i vari acciacchi; unica speranza resta il collettivo in uno stile di gioco che sembra essere fantascientifico rispetto a quello osservato sulla sponda Chievo.Niente da fare per Cigarini, Pellegrino e D’Agostino, speranze ridotte al minimo per Talamonti mentre Guarente è squalificato; 4-4-2 di stampo aggressivo con il napoletano Coppola (31) tra i pali; difesa con Garics (8), Manfredini (5) recuperato all’ultimo, Rivalta (16) e Bellini (6); centrocampo con Ferreira Pinto (79), De Ascentis (15), Bonaventura (28) e Padoin (22); attacco mantenuto da Floccari (33) con Doni (72) alle sue spalle.Ballottaggi: Rivalta 80% – Talamonti 20%; Bonaventura 60% – Valdes 40%.Atalanta a trazione anteriore con uno stile di gioco molto concentrato sugli esterni, diventa quindi pesante l’assenza del metronomo del centrocampo Cigarini; esterni che prediligono sia il movimento diagonale per diventare delle punte aggiunte sia il fondo per cercare il cross, naturalmente, nel primo caso, ulteriori difficoltà potrebbero darle i due terzini pronti a spingere in sovrapposizione; attacco molto mobile con Doni che spesso aiuterà il centrocampo mentre Floccari giocherà stile Inzaghi, ovvero galleggiando sul filo del fuorigioco. E’ bene tener conto anche di un particolare: difesa e centrocampo presentano uomini molto lenti nella fase centrale e potrebbero avere qualche difficoltà dal dinamismo degli avversari.
Reja, in questi ultimi tempi, si è anche un po’ divertito nel mischiare le carte e provare cose nuove; durante la rifinitura, infatti, il tecnico partenopeo ha provato con insistenza il 3-4-3 (sperando che non sia mascherato come nell’unica occasione proposta della scorsa stagione); ciò nonostante, è difficile ipotizzare un cambio in una partita piuttosto delicata; tutti recuperati in casa Napoli, dopo la buona mezz’ora in Coppa Italia, anche Bogliacino respira nuovamente aria di campionato: Iezzo (1) il portiere; difesa composta da Santacroce (13) fresco di convocazione Under 21, Cannavaro (28) e Contini (96); centrocampo con Maggio (11), Blasi (8), Gargano (23), Hamsik (17) e Vitale (3) che sembra essere in vantaggio su Mannini; attacco argentino formato da Denis (9) e Lavezzi (7).Ballottaggi: Vitale 65% – Mannini 35% Napoli che, come già detto in precedenza, non dovrebbe cambiare il suo 3-5-2, cambio sconsigliabile anche in vista del gioco che offre l’avversario: il Napoli, con i suoi tre centrali di centrocampo, non solo offre superiorità numerica, ma avendo caratteristiche di corsa potrebbe spesso ripartire proprio in quella zona con Hamsik e Gargano; giusto anche mantenere tale idea per gli esterni, in questo modo Maggio e Vitale, potrebbero spingere con più frequenza avendo un supporto alle loro spalle. Inutile ribadire l’importanza della velocità offerta da Lavezzi, ma le difficoltà per l’Atalanta potrebbero nascere anche Denis avendo difensori poco avvezzi alla marcatura a uomo.
Ultima sfida: 02/12/07 14^ giornata: Atalanta – Napoli 5-1 (Floccari, Doni, Langella, Carrozzieri, Sosa, Ferreira Pinto)
Ex: Coppola, Garics (Atalanta); Dalla Bona, Pià (Napoli