ARONICA, UN RINNOVO CONQUISTATO SUL CAMPO

E non finisce qua: perché dopo centododici partite ufficiali, sparse tra campionato, coppa Italia ed Europa varia, non poteva certo archiviarsi gelidamente una liasion con pochi eguali tra i fiocchi di neve di Marassi, in una domenica d’un giorno da cani. E no, non ci saranno strappi, né separazioni traumatiche: perché ora che Totò Aronica viaggia verso la centesima in serie A, il futuro va vissuto immerso in quella maglia azzurra ch’è divenuta una seconda pelle dalla quale è impossibile divorziare. "Direi che ci siamo". La differenza tra un sì e quel ni è un dettaglio riportato con la matita, un irrilevante sfumatura da cancellare con una gomma: e poi, give me five, si daranno la mano, per il quinto anno consecutivo di Salvatore Aronica, premio fedeltà conquistato sul campo prendendo a spallate chiunque, persino i pregiudizi e i luoghi comuni, e non solo la concorrenza (giovane o matura che fosse); e, infine, resistendo a tentazioni varie, rifilate sino a domenica pomeriggio ad Alessandro Moggi, il suo procuratore: "Sì, è vero, offerte ne sono arrivate e qualcuno lo ha anche ammesso pubblicamente".  

(CorriereDelloSport) (Umberto Tessier) 

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