Ancelotti:”Nel Napoli sono tutti umili, il club ha voglia di crescere”
Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli, ha parlato a Trento in occasione del Festival dello Sport:“Chi gioca bene ha maggiore possibilità di vincere. Ci sono tante statistiche che lo dicono, ma conta solo una: non quella dei tiri fatti e subiti, ma dei gol segnati e subiti. In questo momento il calcio è più evoluto, le squadre fanno bene tutte le fasi ed è anche più propositivo. Ora tutte hanno un’identità. Prima le piccole avevano solo la difesa, ora s’è perso, tutte provano a giocare da dietro, non so se è un bene o un male. È normale fare riferimento a dei maestri poiché c’è bisogno di tante conoscenze. Da giovane seguivo Liedholm per la gestione e la pressione. Poi Sacchi è diventato determinante perché mi ha allenato, in seguito l’ho assistito e quindi capito tante cose. In allenamento facevamo la tattica: 11 contro 0. All’epoca sembrava strano ma è più facile mantenere l’attenzione e coinvolgere. In Italia si insegnava a mettersi dietro tutti solo in modo passivo per difendere. Lì invece iniziammo a fare una cosa attiva, a poterla determinare ed era più stimolante. Chelsea? Potevate mettere Madrid o Milano, cantai meglio. Lì ero un disastro, ero pure 15kg in più! A Napoli so stare in gruppo? Fa parte del lavoro sapersi relazionare. I calciatori sono 25 circa ma ci sono anche altre persone. Tutte sono importanti e fanno parte del gruppo, anche i magazzinieri. La mia idea è rendere tutti responsabilizzati e farli stare bene. Bisogna controllare ma anche delegare. Quando qualcuno diceva sei troppo bravo, devi usare la frusta, ma io ho sempre detto se volevate la frusta avete sbagliato con me. A Napoli esiste una bella famiglia. I calciatori sono giovani ma hanno già avuto esperienze importanti. Sono umili. Il club ha voglia di crescere, la città è bellissima e ci sono tutte le condizioni per fare un buon lavoro. Poi vediamo se in Europa il City ce lo permette oppure il Liverpool.”