All’Inter il derby della Madonnina, ok la Roma. Napoli, a quando una vittoria? Juve, serve un cambio di rotta

Il punto sul campionato

Volge al termine la terza giornata di Serie A, in cui sono più i pareggi che le vittorie e le sconfitte. Si dividono la posta in palio tutti, o quasi. Dalla Juventus, che evita il terzo ko di fila, al Napoli, costretto a rincorrere l’Empoli e portare a casa almeno un punto. Vincono in pochi: la Fiorentina, di misura contro il Genoa e la Roma, che si aggiudica il derby contro il Frosinone. La Lazio contro l’Udinese e l’Inter che si aggiudica il derby di Milano, battendo un Milan che a tratti ha dimostrato di essere superiore ai cugini. E sono proprio i nerazzurri a fare ciao con la manina, adesso, a tutte le altre diciannove della massima serie. Si, perché dopo tre giornate di campionato Roberto Mancini guarda la classifica dall’alto verso il basso, a punteggio pieno: tre successi in altrettante giornate.

Se da un lato l’Inter festeggia e sorride un ottimo avvio di campionato, quasi inaspettato rispetto a quanto visto in campo la scorsa stagione, dall’altro, invece, qualcuno non ha così tanti motivi per essere allegro. E, scusate il gioco di parole, Max Allegri ne sa qualcosa. Dalla finale di Champions ai bassifondi della classifica di Serie A. E certo, passare dal tetto del mondo ad una situazione di crisi in campionato, dopo appena tre giornate, non è di certo bello. Tocca trovare un equilibrio e l’ex tecnico del Milan lo sa bene. Ma c’è da dire anche che, la Juventus, in estate ha cambiato tanto. E che le colpe non sono tutte del tecnico toscano. Pogba è rimasto orfano di Pirlo e Vidal, gente che il centrocampo lo faceva volare. Morata, invece, ha dovuto fare amicizia con Mandzukic, anche se l’intesa con Tevez era tanta roba. L’argentino e lo spagnolo lì davanti davano calcio spettacolo ed erano l’incubo delle difese di tutta la Serie A.

La Roma non è a punteggio pieno. Paga, si fa per dire, solo il pari alla prima giornata contro l’Hellas, perché contro la Juventus e il Frosinone la formazione di Rudi Garcia non ha per niente demeritato. Attualmente i giallorossi sono già a +6 dai bianconeri e, se le cose in casa Juve non miglioreranno, nella capitale potranno sognare in grande. Tuttavia, Totti e compagni dettano legge. Si è sempre detto che l’anti-Juve è la Roma. E se la Juve fa cilecca, toccherà trovare, allora, un’anti-Roma.

Il Milan torna ad assaggiare il sapore della sconfitta, la seconda per Sinisa Mihajlovic sulla panchina rossonera. Prima il ko contro la Fiorentina, poi quello contro l’Inter, concedendo il derby milanese ai cugini nerazzurri. Dove punterà il dito Berlusconi? Sul tecnico? Forse, anche se all’ex allenatore della Sampdoria serve ancora un po’ di tempo. La prestazione contro l’Inter non è stata da buttare, anzi. I rossoneri hanno dimostrato di saperci fare, di avere delle idee, ma davanti al portiere tocca gonfiare la rete. Bene Luiz Adriano, bene anche Balotelli che nei minuti finali ha spaventato, e non poco, la difesa avversaria.

Non se la passa nemmeno bene Maurizio Sarri. Napoli non è Empoli e il tecnico azzurro lo ha capito sin da subito. A Napoli c’è voglia di vincere, di assaporare il gusto delle notti magiche di Champions. Si sogna lo scudetto, ma da qui ad alzarlo, almeno per il momento ce ne passa. Manca ancora la prima vittoria in campionato. Secondo Sarri, servono i tre punti per sbloccare mentalmente la squadra, ma i tifosi sono già stanchi di aspettarla. Ad Empoli si pensava potessero arrivare i tre punti e, invece, il Napoli si è trovato nuovamente a rincorrere per evitare una sconfitta e salvarsi con un pareggio, anche se il palo nei minuti finali trema ancora.

Christian Schipani

Translate »