A dieci passi dal termine del campionato
Ancora una vittoria per il Napoli. La quinta consecutiva in campionato. Se ci mettiamo pure lo straordinario andamento che ha portato alla vittoria della Coppa Italia, potremmo proprio dire che il Napoli si è finalmente lanciato, come un bambino piccolo che ha imparato a camminare e ora non vuol smettere più. Con Gattuso è stato possibile. Dopo i 21 punti in campionato in 15 partite con Ancelotti, col tecnico calabrese sono arrivati 24 punti ma in 13 partite. Sempre troppo pochi i 45 punti totali della formazione azzurra rispetto al suo valore d’organico. Ma veramente questa squadra vale 24 punti meno della Juventus? Veramente questa squadra vale 20 punti meno della Lazio? Veramente questa squadra vale 16 punti meno dell’Inter? Veramente questa squadra vale 12 punti meno dell’Atalanta? Veramente questa squadra merita di stare 3 punti dietro la Roma?
A Bergamo la squadra azzurra, non tanto per questa stagione ormai compromessa per la corsa alla Champions, ma per il futuro, vorrà dimostrare all’Atalanta che le posizioni reali in classifica non saranno più queste nella prossima stagione e che non ripeterà questa annata balorda. Vorrà lanciare un messaggio a tutto il calcio italiano. La meravigliosa Atalanta non potrà durare ancora per molto. Ma seppure il Napoli dovesse uscire battuto dal confronto dell’Atleti azzurri d’Italia, il discorso sarebbe uguale. Certo, senza Champions nella prossima stagione, il danaro da investire sul mercato sarebbe meno importante, ma il Napoli può reperire comunque quei 3-4 giocatori più forti che lo completi. Contro la SPAL ha preso gol da Petagna, suo futuro bomber sulla carta, ma non è da escludere che il 25enne di Trieste rientri in una trattativa stile Roberto Inglese al Parma, che assicuri una bella plusvalenza al Napoli tale da poter reinvestire in un nome più altisonante. Infine, non dimentichiamo che il Napoli partirà nella prossima Europa League come una delle favorite per vincere la seconda coppa europea per club. E non è cosa di poco conto.
Mancano ancora 10 partite alla fine di questo campionato più la partita di ritorno di Champions a Barcellona. Una maratona interminabile di cui il Napoli avrebbe fatto a meno per programmare già il futuro, ma tutto sommato un modo per provare chi può ancora far parte del progetto Gattuso e chi invece dovrà prendere un’altra strada. Il tecnico ha già fatto fin da ora le sue scelte, a meno che non ci sia qualche scontento che decida di vendersi da solo. In questo caso arriverebbe qualcun altro. Quello che sta emergendo dalle gare di Coppa Italia e dalle due di campionato fin qui giocate dal dopo lockdown, è che l’attacco trova con una certa facilità la via della rete e che la difesa sembra molto più protetta rispetto al colabrodo che era nel girone di andata. Il centrocampo, poi, offre tante di quelle soluzioni, da poter consentire anche cambi continui di modulo (anche se Gattuso non si distacca dal 4-3-3).
Atalanta, Roma, Genoa, Milan, Bologna, Udinese, Parma, Sassuolo, Inter e Lazio. Ancora un mese da giocare. Altri campionati sono ben più avanti nelle giornate, addirittura la Bundesliga si è già conclusa. Il campionato italiano, invece, accompagnerà i tifosi del Belpaese per un bel pezzo della loro estate. Pure ad agosto, almeno per l’Atalanta in Champions (per Napoli e Juve c’è ancora da vedere). Quindi sarà la volta del calciomercato, anche se a onor del vero, le grandi manovre cominceranno assai prima. Anzi, sono già cominciate, perché chi ha tempo non aspetti tempo.
EZIO PERRELLA