Tudor: “Strinic assicura corsa e qualità ma gli servirà un po’ di tempo per ambientarsi”
Igor Tudor, ex difensore della Juventus che è stato collaboratore tecnico di Reja sulla panchina dell’Hajduk Spalato, parla ai microfoni de il Mattino, in merito all’arrivo in azzurro del suo connazionale Strinic.
Che giocatore è Strinic?«E’ un terzino sinistro dalle qualità sia offensive che difensive.Un giocatore che è già da anni ad un buon livello.Ha buona tecnica e spinge molto sulla fascia».
Come le è sembrato nella sua esperienza all’Hajduk Spalato?«Con noi giocava sempre da terzino basso a sinistra,ma può giocare anche nei cinque di centrocampo in una posizione leggermente più avanzata».
Arriva dal Dnipro dove ha giocato stabilmente sia in campionato che in competizioni europee.«In Ucraina ha giocato in un campionato che è molto competitivo con 4 o 5 squadre molto forti ecco perché sono convinto che abbia accumulato già tanta esperienza».
La sua qualità migliore?«Sicuramente la grande corsa.E poi ha anche un ottimo piede sinistro con il quale può mettere tanti cross buoni per gli attaccanti».
Era il giocatore che serviva al Napoli?«Queste sono valutazioni che certamente avranno fatto Benitez e il suo staff. Il Napoli è una buona squadra e ha già ottimi giocatori. Strinic farà bene e si metterà al servizio del gruppo mettendo in mostra le sue qualità fisiche e tecniche».
Con l’arrivo di Strinic il Napoli può colmare il distacco tecnico dalla Juve? «La differenza tecnica tra due squadre non può essere livellata con il solo arrivo di un terzino.La società azzurra avrà pensato a quest’acquisto come valido rinforzo ma non credo sarà l’unico».
Secondo lei è già pronto per il salto nella serie A?«Forse gli servirà un po’di tempo per adattarsi perché il livello in Italia è più alto rispetto all’Ucraina soprattutto dal punto di vista tattico.Ma stiamo parlando di un giocatore che ha tutte le qualità per potersi integrare al meglio».
Da ex giocatore della Juventus,come vede la lotta per lo scudetto qui in Italia?«Seguo il campionato dalla Croazia e noto che la Juve ha una marcia in più rispetto alle altre.La sua forza è nella società che è davvero unica. Poi ha anche un’ottima rosa e un grande allenatore come Allegri che riesce a tirare fuori il meglio da ogni giocatore. Solo la Roma può starle dietro anche se non credo riuscirà a superarla».
Napoli, quindi, fuori dai giochi?«Difficilmente può entrare nella lotta allo scudetto anche se nel calcio tutto è sempre in discussione. Al momento penso che sarà una lotta a due con la Roma,ma la Juve è favorita».
Ma cosa è cambiato rispetto alla serie A dei suoi tempi?«Il campionato italiano è sempre affascinante anche se il problema economico influisce sulla qualità che sicuramente non è al top come 10 anni fa.La differenza si vede soprattutto in Europa dove le italiane fanno fatica. Personalmente mi auguro che il calcio italiano torni a quei livelli e spero di vedere trionfare un’italiana in Champions o in Europa League al più presto»