TORRONE E SLIVKOVE

Il buongiorno ai lettori di pianetanapoli 

Altro che panettone, siamo già all’ammazzacaffè. La cassazione del calcio ha sentenziato: Benitez va via, prima si conclude il rapporto e meglio è. Giudici improvvisati, con indosso un mantello di pregiudizi, di certezze incrollabili che si sposano con un’invidiabile conoscenza della materia. Sono bastate sette partite per riportare in auge Reja, Gudolin e Nereo Rocco. Loro si che avrebbero saputo risollevare le sorti della squadra, proponendo quel calcio italianista che tanto piace. Tutta colpa di Rafa, in totale confusione, non adatto al nostro calcio che nel frattempo scivola nella più vergognosa mediocrità. Dava fastidio finanche il sorriso, quella tranquillità palesata a fronte di risultati non esaltanti. Così lo spagnolo, forse per ripicca, è apparso corrucciato, scuro in volte, come mai era accaduto. Ah, finalmente arrabbiato, con gli occhi della tigre. Ed è arrivato il successo , chiaramente dovuto a quella grinta finalmente sfoderata dall’allenatore iberico. Si perché, sulla panchina siede ancora lui, nonostante le pressioni, le voci incontrollate, le critiche gratuite, al limite dell’offesa. Giovedì mangerà le slivkove, delicati gnocchi di patate  farciti con prugna o ricotta e ricoperti di zucchero. E tra un mese comprerà dell’ottimo torrone, esposto su quelle bancarelle un po’ retrò, che in fondo fanno colore.

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