“Speriamo vada meglio”: il Napoli vince ma non convince …

“Tutto il resto è noia” cantava uno dei più grandi poeti romani.

Ed è proprio da Roma che prendiamo le mosse per l’editoriale di questa sera.

Da quel quattro a uno che ha illuso i più su un Napoli che potesse chiudere decentemente il campionato e gettare in Europa il cuore oltre l’ostacolo.

Problemi di modulo, problemi di tattica, problemi di condizione: tutto  il resto è noia, noia noia maledetta noia. Nei novanta minuti che hanno decretato la retrocessione dei veronesi, noi dobbiamo guardare in casa nostra e c’è poco da sorridere. Koulibaly ritorna al goal in aprile – e ce lo ricordiamo tutti l’ultimo goal primaverile del gigante azzurro quale alone di magia si portò dietro – oggi lo fa in una partita grigia, di un anonimo campionato giocato anche dalle stelle – o pseudo tali – senza particolare stomaco e ambizione.

Novanta minuti che con estrema onestà intellettuale si fatica a commentare, soprattutto quando alle porte c’è la sfida di ritorno con l’Arsenal di Emery.

Ancora prove, ancora gioca chi evidentemente non ha testa ne gambe e i tifosi sonnecchiano sui divani di casa.

Nel secondo tempo segna Milik, l’unico a tirare in porta – bene o male che sia – ed è su di lui che imprescindibilmente Ancelotti dovrebbe costruire la squadra per provare l’impresa contro i Gunners.

Costruire attorno al polacco – questa sera l’unico davanti a stringere forte i denti – perché nell’ultima gara importante della stagione, l’unica che potrebbe capovolgere questa barca storta e spingerla fievolmente verso un successo, non dovrà esserci spazio per gli esperimenti e tantomeno gli egoismi.

Tutti uniti per raggiungere l’obiettivo .

Ci speriamo, lo vogliamo. Continuare a sognare, ma da svegli anzi sveglissimi: non meritiamo di annoiarci, il gigante d’ebano che abbiamo in difesa è sembrato accennarcelo timidamente con la sua esultanza sul 3 a 0 all’ottantesimo.

C’è spazio per il goal dell’orgoglio del Chievo, rete che potrebbe essere un cattivo presagio.

A giovedì sera, con l’augurio di farcela e raggiungere una gioia…

Gabriella Rossi

Laurea Triennale in Lettere Moderne conseguita presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, laureanda magistrale Filologia Moderna presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Mi diverte molto la fotografia, scrivere, andare ai concerti , viaggiare e ovviamente tifare Napoli.

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