SETOLA, PRIMO ALLENATORE DI INSIGNE: "VI RACCONTO DI LORENZO QUANDO ERA GIOVANISSIMO"

Enzo Setola ha rilasciato un'intervista al CorriereDelloSport, ecco le dichiarazioni più significative: "La fortuna di Insigne è quella di non essere finito nella gogna di quelli che ti mettevano al muro con il metro e decidevano: un metro trenta o quaranta non giochi, di più vai. Il suo talento è andato oltre i centimetri: e meno male. Quando lo voleva il Torino, quante volte lo hanno visto dal vivo Zaccarelli e Sala. Per tenerci buoni ci presero un portiere, Di Gennaro: poi fallirono, non se ne fece niente per Lorenzo, Di Gennaro finì alla Samp, arrivò alle spalle di Castellazzi e sparì perchè a Genova puntavano sul loro giovane Fiorillo. Ho ricordi sparsi di Lorenzo, alcuni inevitabilmente nitidi. Una fuga con sette dribbling e un gol in veronica. Oppure una volta che lo vidi sparire sulla bandierina del calcio d'angolo: ne aveva attorno quattro o cinque, ad un certo punto vidi quei ragazzi impalati nel mucchio e lui sgattaiolare verso la porta, un doppio passo, portierino con il sedere a terra e gol. Lorenzo segnava a valanga e nemmeno esultava, tanti gli capitava di farne in partita". Un difetto? "Sbagliava i rigori perchè sentiva l'emozione. E il presidente si arrabbiava con me che non lo facevo esercitare. Ma non era così… E poi non mi ancora portato una maglietta".

(Umberto Tessier)

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