SE L’EMOZIONE GIOCA BRUTTI SCHERZI…
Possibile criticare anche chi, per una volta, fa autocritica? Talvolta potrebbe bastare anche l’accettazione sine conditio del nobile gesto, considerando il soggetto generalmente poco avvezzo a questa pratica, in realtà più costruttiva in determinate circostanze di quanto si possa pensare. Cosa centra tutto ciò con il Napoli? “Per me oggi è stato un punto di riflessione. Non dovevo far giocare Vargas dall'inizio, ho sbagliato io a valutare, mi sono lasciato trascinare dall'entusiasmo generale. E' un errore che non farò mai più, dopo 30 anni di calcio non dovevo commetterlo. I nuovi acquisti è giusto che siano schierati quando ritrovano la giusta condizione e le fatiche del trasferimento, quando hanno compreso i movimenti della squadra e quando si sono ambientati”. Ecco che le riflessioni di prima tornano eccome d’attualità. Perché, prendendo alla lettera le parole di mister Mazzarri al termine della sfida contro il Cesena, capiterebbe otto volte su dieci di non poter schierare un nuovo acquisto neanche dopo due-tre mesi, logica quantomeno distante dalla concezione stessa di un mercato, quello di gennaio, denominato “di rinforzo” o “di riparazione” della stagione stessa. La sensazione è che, paradossalmente, il tecnico azzurro abbia esagerato anche questa volta nelle sue dichiarazioni, addossandosi più colpe di quante in realtà non ne abbia in concreto per quanto riguarda l’esordio “steccato” di Vargas. Quale cervellotica spiegazione allora? Forse semplicemente…emozione?