“RESTA CU ME…..”
La Champion League è a Napoli, fermi un attimo, non è quello che state pensando Voi e che vorremmo tutti, è semplicemente la coppa che tra qualche giorno affideranno nelle mani degli Inglesi del Manchester United o degli spagnoli del Barcellona a Roma.Alle 11,30, breve conferenza stampa di presentazione a Palazzo S. Giacomo ed esposizione al Maschio Angioino, dove rimarrà fino alle 18,30 di oggi, poi domattina sarà esposta alla piscina Scandone fino a alle 12,00 per poi essere riesposta al pubblico di nuovo al Maschio Angioino, dove rimarrà fino alle 18,30 di venerdì 8 Maggio, da dove poi proseguirà il suo viaggio per Roma.
Siamo andati a vederla per Voi, Vi garantiamo che è una emozione indescrivibile, pensate in una sola ora, cento visitatori, tutti giovani per la maggior parte, sono quei ragazzi che non avendo vissuto i due scudetti del Napoli, sono venuti a vivere in prima persona l’emozione per eccellenza, guardare quella coppa che hanno visto alzare al cielo tante volte dai capitani delle squadre vincitrici, ma mai dal loro Napoli.
Sentiamo commenti di rabbia e rancore verso Tizio o Caio, per questa o quella scelta, si domandano tra loro quando succederà alla loro squadra di poter scrivere nell’almanacco della storia del calcio il proprio nome, il volto di ognuno di loro lascia trasparire sentimenti inimmaginabili, ne intervistiamo uno a caso, Alfonso, 23 anni, aveva 4 anni quando gli azzurri conquistarono l’ultimo scudetto, ricorda poco o nulla.Gli domandiamo cosa lo abbia spinto a venire a vedere questa coppa, “Sono un grande appassionato di calcio, nonché tifoso del Napoli, non venirla a vedere significava perdere un occasione”. Pensi di poterla vedere un giorno nella bacheca della tua squadra del cuore? “Per ora è difficile, inutile illuderci, solo con calma, sagacia e tanta competenza calcistica potremmo un giorno costruire una grande squadra e competere ai livelli delle grandi, ma ci vorrà una coesione tra società e giocatori, al momento non c’è ne l’uno ne l’altro”.
Come dargli torto a Lui e tutti coloro che erano presenti, era una sola voce, un solo coro, nessuno ha speso una parola positiva verso squadra e società, intanto flash e piccole telecamere non smettono di immortalare il trofeo dei trofei, La Champion League, in molti chiedono di potersi fotografare accanto alla coppa dalle grandi orecchie, ma non è possibile, le ragioni di sicurezza imposte dalla FIFA sono ineccepibili e vengono fatte rispettare alla lettera dagli agenti municipali e polizia presenti. Se solo chi di dovere avesse visto quei volti quasi commossi, quell’estenuante corsa alla foto, al film da mettere su you tube o face book, si sarebbe reso conto che qui, a Napoli non c’è tempo da perdere, ne hanno perso e ne stanno perdendo già troppo, la gente ha fame di vittorie, ci viene spontaneo chiudere questo articolo con un annuncio, A.A.A.A.A.A. cercasi giocatori di calcio, veri professionisti con attributi, rigorosamente selezionati da una società seria, in grado di far felice un popolo che tanto amore ha dato, ancora tanto è in grado di dare, ma che fino ad ora ha gioito solo perché nel lontano 1984, un certo Diego Armando Maradona, VOLLE venire a Napoli per farla sorridere, capito Sig. Floccari & C.