POKER DI NOTTE

Napoli (3-5-2) Iezzo; Cannavaro, Rinaudo, Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik (35’ pt Pazienza), Mannini (21’ st Aronica); Lavezzi, Denis (36’ st Zalayeta)     Panchina: Navarro; Santacroce, Bogliacino, Russotto   All. Reja

Lecce (4-4-2) Benussi; Polenghi (1’ st Angelo), Schiavi, Esposito, Giuliatto; Munari (17’ st Ariatti), Vives (28’ st Antunes), Giacomazzi, Caserta; Tiribocchi, Castillo     Panchina: Rosati; Diamoutene, Konan, Cacia   All. Beretta

Arbitro: Valeri di Roma; De Luca di Pescara – Petrella di Termoli

Marcatori: 10° pt Hamsik su rigore; 43° pt Pazienza; 64° st Denis

Note: 35.000 spettatori. Ammoniti: Cannavaro, Lavezzi (Napoli); Benussi, Giuliatto, Giacomazzi, Castillo (Lecce). Angoli: 9 a 7 per il Napoli

Recupero: 1° pt;

Il Napoli chiama, adesso si aspetta la risposta. Serata magica di una squadra che tutto ad un tratto ritrova uno splendore cristallino e devastante, come ai bei tempi.Azzurri che rincorrono l’ennesima notte delle stelle, obiettivo pienamente raggiunto una gara a dir poco perfetta; 3 a 0 e poteva essere più rotondo il risultato, ideato da un Lavezzi stratosferico che quando inizia a correre, l’intera squadra sembra trovare una velocità supersonica. Pronti, via e il Napoli impone subito il suo ritmo, Lavezzi vola come il vento verso la porta leccese, Benussi in uscita, lo atterra pescando anche il cartellino giallo, penalty che Marek Hamsik trasforma nel suo settimo sigillo stagionale, il secondo dagli undici metri. Il Lecce, non sa cosa fare, resta schiacciato nella propria metà campo e solo raramente sgancia qualche uomo a mettere paura, come Giacomazzi pronto a spostarsi tra le linee o come Caserta, pericoloso con qualche tiro dalla distanza; generalmente, un campo di gioco pesante e non in perfette condizioni per via dell’incessante pioggia di questi giorni, dovrebbe frenare lo spettacolo, invece il Napoli non solo tira fuori dal cilindro numeri d’alta scuola, ma una sfrontatezza e una personalità forse uscita per la prima volta in questa stagione.Tegola Hamsik che al 35’ minuto, è costretto a lasciare il posto a Michele Pazienza, colpa di un dolore al basso addominale; sembra un brutto colpo, ma così non è perché siamo in aria di Natale e la festa coinvolge chiunque, così Pazienza al 43’ minuto scarta il suo regalo: primo gol in maglia azzurra e raddoppio partenopeo. Tutto fin troppo facile

Nella ripresa si aspetta la reazione pugliese che non arriverà mai. Già, perché nonostante il doppio vantaggio è un Napoli ingordo che cerca il tris con insistenza: Denis ci prova due volte, sfortunato l’argentino che già nel primo tempo si è visto respingere da un miracolo di Benussi, un colpo in scivolata a botta sicura, ma la sua firma è solo rimandata perché deve pensarci una stella che cresce e corre, che entusiasma e sprona, che crea e inventa come in pochi riescono a fare, Lavezzi gli cede il pallone da scaricare in porta e Denis, questa volta, timbra una cannonata rabbiosa per il terzo score della serata, il suo settimo stagionale a braccetto con Hamsik. La partita termina lì e ad un certo punto, c’è anche la sensazione che non sia mai cominciata una partita di calcio, ma un Napoli Show dove uomini dalla maglia azzurra si appropriano del palcoscenico per emozionare i presenti in sala.Finisce come meglio non si poteva, si chiude un 2008 casalingo da impazzire, da far impazzire. Aspettando le altre, Napoli è secondo in classifica e richiama a sé la grande Europa e non è un’eresia ripescare un detto storico: “Napoli chiama e…chi risponderà?”

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