Poco Napoli, la decidono i rigori
Parma 4-3-3: Sepe, Darmian, Grassi, Burgman, Kurtic, Siligardi, Caprari, Karamoh.
All.D’Aversa
Napoli 4-3-3: Meret, Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Rui, Fabian, Demme, Allan, Politano, Lozano, Insigne.
All Gattuso
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Arbitro: Giuia/ Olbia
Ammoniti: Lozano, Grassi, Burgman
Reti: 48’ Caprari, 54’ Insigne, 87’ Kulusewski
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Parma-Napoli in questo tardo pomeriggio di mezza estate si presenta come una partita lenta, quasi da definire scialba, da allenamento.
Il Napoli è pericoloso soltanto all’inizio, con il tiro di Politano sparato su Sepe. Possesso sterile e spesso inconcludente, la poca concentrazione è rintracciabile nella partita disputata nel primo tempo da Allan che apre praterie a un Parma meticoloso ma mai realmente pericoloso.
L’occasione per sbloccarla arriva sul finale ed è per i parmigiani: calcio di rigore siglato da Caprari, derivato da un’occasione creata da Grassi che ha con intelligenza cercato il penalty su Rui.
Il secondo tempo si apre sulla scia del primo, la situazione di parità tra le due squadre viene ripristinata dal rigore – concesso dopo averlo rivisto al VAR – siglato da Lorenzo Insigne.
Una partita scialba quella tra Parma e Napoli di un tardo pomeriggio di mezza estate, scandita da ben tre calci di rigore: il terzo lo mette a segno Kulusewski che porta il Parma in vantaggio per due reti a una.
Si è assistito a un Napoli ormai con la testa al Barcellona, vittima del catenaccio del Parma e poco in grado di finalizzare nelle poche occasioni, leggasi Younes al 94’. In questo ultimo scampolo di campionato ci sarà molto su cui lavorare: se le gambe non reggono a causa del caldo e delle gare che si susseguono, c’è bisogno di lavorare molto sulla testa.