Occhio al Palermo

Qualcuno l’ha definito la Cenerentola del campionato, reduce da una salvezza sudata e pieno zeppo di giovani, soprattutto stranieri e ancora poco avvezzi alle difficoltà del nostro campionato. Eppure finora il Palermo, prossimo avversario del Napoli alla ripresa dopo la prima sosta stagionale, non ha per nulla sfigurato, anzi. Ha perso onorevolmente con un Sassuolo più rodato e preparato, oltreché su di giri dopo lo storico passaggio alla fase a gironi di Europa League. E ha messo in evidenza le lacune di un’Inter in formato balneare. Certo, la Beneamata è un cantiere senza fondamenta e su di essa andrebbe dedicato un capitolo a parte. I rosanero, comunque sia, non vanno sottovalutati. Puoi fare la partita quanto vuoi tenendo il pallino del gioco in mano e situandoti stabilmente nella metà campo. Ma scoprendoti correresti il rischio di lasciare spazi alle discese di Aleesami, alle incursioni di Hiljemark e Rispoli, a qualche sortita di Gazzi. Per non parlare delle buone doti di Sallai e delle lunghe leve di Balogh. Dunque, vietato sottovalutare i virgulti di Ballardini. Ma questo Sarri lo sa. E non v’è dubbio che catechizzerà allo scopo i suoi.

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