IL NAPOLI RICONQUISTA NAPOLI!
Il miglior Napoli della stagione batte un rinunciatario Torino sotto gli occhi di un pubblico che ritrova nella squadra una grinta che sembrava smarrita. Termina finalmente la maledizione del San Paolo.
Negli istanti immediatamente successivi alla prodezza di “ core ‘ngrato” Quagliarella , sembrava che la maledizione stagionale del San Paolo fosse destinata a durare anche contro il Torino. Un errore sull’applicazione del fuorigioco da parte del recidivo Christian Maggio e l’ennesima indecisione di Rafael permetteva ai granata di passare in vantaggio , senza che i granata avessero fino a quel momento mai varcato l’area azzurra. Sembrava questo il presagio dell’ennesima gara di sofferenza per gli azzurri , costretti ancora una volta a dover recuperare un risultato a causa dell’amnesia fatale di un singolo. Quel presagio iniziava a diventare realtà quando , nel tentativo di recuperare lo svantaggio , Lorenzo Insigne , con la complicità di un impreciso Gonzalo Higuain , sprecava malamente due occasioni facilissime , che morivano sul palo e sulle mani del portiere , fenomeno di turno , Francois Gillet. Insomma , tutto lasciava intendere che anche la partita contro gli uomini di Ventura , arroccati saldamente e strenuamente a protezione della propria area di rigore, si sarebbe conclusa con un risultato negativo che avrebbe dato irrimediabilmente il via ad un’altra infinita scia di polemiche. Ma agli occhi dei più attenti i progressi , già evidenziati dal Napoli nella gara interna contro il Sassuolo ed in quella europea contro lo Slovan Bratislava , non potevano sfuggire : nonostante il goal subito , la squadra di Benitez non era affatto quella pavida , svogliata ed inconsistente vista a Bilbao , ad Udine e contro il Palermo. Gli azzurri hanno dato sin da subito un’impronta decisa alla gara , palesando grinta e spirito di abnegazione che ai pochi supporter presenti al San Paolo non poteva sfuggire. I continui errori sotto porta del reparto offensivo non hanno affatto contrariato l’esigente tifoseria partenopea , che ha continuato a sostenere i propri beniamini , segno inequivocabile che alle falde del Vesuvio ciò che conta principalmente , al di là del risultato , è sempre la dedizione che il calciatore mostra nel rispetto della casacca che indossa. Il Napoli di Benitez , oggetto continuo delle più variegate critiche , iniziava a tessere gioco , conscio di assimilare sempre più quel 4-2-3-1 che ha permesso agli azzurri di terminare la gara con ben dieci nitide occasioni da goal e , conseguentemente , di capovolgere il risultato nella ripresa grazie alle marcature di un combattivo Insigne e di un puntuale ed insostituibile Callejon. Maledizione del San Paolo terminata e tre punti vitali ai fini della classifica. Ciò che maggiormente lascia sperare non è tanto il risultato finale , quanto lo spirito combattivo ed i progressi palesati nell’assimilazione di quel 4-2-3-1 , che tanti vorrebbero riporre nel cassetto per riproporre arcaici ed improduttivi sistemi di gioco che continuano ad essere improduttivi , se non addirittura nefasti. Nella Milano nerazzurra ne sanno qualcosa , in particolar modo dopo che le idee offensive di Vincenzo Montella hanno fatto scricchiolare panchina e idee tattiche di un tecnico idolatrato qui a Napoli forse anche oltre i suoi meriti. Ma , tornando alla gara degli azzurri di ieri , è incoraggiante vedere che , nonostante l’ennesima rotazione degli uomini effettuata da Benitez , il Napoli non ha cambiato la sua impostazione di gioco , cercando sempre – attraverso il possesso palla – di scardinare la retroguardia granata.
I numeri del post-partita sono chiari : il Napoli al momento detiene in campionato il numero maggiore di conclusioni verso la porta , a dispetto di quanti continuano a sostenere presunte carenze nel sistema di gioco del buon Rafa. Con Hamsik fuori per una tonsillite , è toccato a Michu fungere da trequartista nel tridente dietro Higuain : prestazione non strepitosa ma incoraggiante dello spagnolo , che si è reso protagonista di due assist importanti e di una traversa su colpo di testa che grida vendetta. Segnali di risveglio che si sono rivisti anche in Gokhan Inler , decisamente preciso ed ordinato in chiave di regia , pericoloso in diverse situazioni dalla distanza e finalmente decisivo anche in fase di interdizione accanto a Gargano ( prima) e David Lopez (dopo) che continuano a garantire una discreta diga davanti la difesa. Inizia a funzionare molto bene anche l’asse a sinistra : Zuniga pian piano sta ritornando ad essere l’esterno che conosciamo , tutta corsa , dribbling ed imprevedibilità ; Insigne non si è demoralizzato dopo le clamorose occasioni fallite e nella ripresa si è preso in mano la squadra , realizzando dapprima il goal del pareggio e successivamente fornendo a Callejon ( ormai perno insostituibile dell’assetto tattico di Benitez) l’assist del raddoppio , continuando a regalare giocate di alta classe per i suoi compagni di squadra. E’ormai una certezza , invece , Kalidou Koulibaly , autore anche ieri di una prova eccellente e che ha nascosto le magagne di un Albiol ancora fin troppo distratto e fuori condizione , nonché di un Rafael che deve buttarsi alle spalle l’infortunio subito e mostrare nuovamente le qualità da leader già offerte lo scorso anno. Di fronte un Napoli convincente , viene perdonato anche il finale di sofferenza che dimostra quanto la squadra non pensi solamente a spingersi in avanti ma sappia altresì anche soffrire e sacrificarsi per difendere un prezioso risultato. La sosta permetterà a Benitez di recuperare al meglio i suoi uomini chiave , in particolar modo Albiol e Gonzalo Higuain , anche ieri coraggioso gladiatore ma ancora a secco di realizzazioni. Al rientro , si andrà a San Siro a sfidare un Mazzarri , mai così in difficoltà nella sua carriera e fortemente a rischio esonero. Ad un fuoriclasse come Higuain non è necessario dire nulla. O forse soltanto una frase : “ Caro Gonzalo , stai tranquillo. Il meglio deve ancora venire…..”
NICOLA MOSCATO