NAPOLI-MANFREDONIA 3-0
NAPOLI – MANFREDONIA 3-0 NAPOLI (4-3-3): Iezzo; Grava, Romito, Maldonado, Savini (44′ st Giubilato); Montervino, Fontana (20′ st Montesanto), Bogliacino; Capparella (36′ st Sosa), Calaiò, Pià. A disp. Gianello, Amodio, Vitale, Grieco. All. Reja MANFREDONIA (4-4-2): Sassanelli; Calabro (2′ st Barusso), Lonardo, Trinchera, Terracciano; Brutto (12′ st Machado), Togni, Menolascina, Piccioni; Vadacca (36′ st Di Bari), Ascenzi. A disp. Apuzzo, De Giosa, Romito, Caracciolese. All. Bitetto ARBITRO: Mannella di Avezzano Assistenti: Fraboni e PonzianiMARCATORI: 33′ pt Fontana, 13′ st Romito, 40′ st MontervinoESPULSI: Terracciano (M) al 10′ st per doppia ammonizione, Menolascina (M) al 13′ st per protesteAMMONITI: Terracciano (M), Trinchera (M), Machado (M) NOTE: giornata calda, terreno in buone condizioni recupero. Spettatori 25.000 circa. Angoli 7-2 per il Napoli. Recupero 1′ pt, 4′ st NAPOLI. Più facile del previsto. Il Napoli si è sbloccato contro una squadra che gioca e che lascia giocare, ma di certo non pensava di poter avere la meglio su una compagine in buona posizione di classifica come poi è riuscito a fare. Merito anche dei nervi fragili dei sipontini, che dopo un’ora di gioco erano ridotti in nove uomini, merito soprattutto di un Gaetano Fontana il cui piede caldo ha siglato prima un magistrale vantaggio per poi propiziare un raddoppio che ha praticamente chiuso la partita con mezz’ora di anticipo. Il Manfredonia esce dal San Paolo con le ossa rotte, ma non per un passivo che ne pregiudica il cammino, quanto per due espulsioni che peseranno anche nella prossima partita. Bitetto non ha potuto giocarsela ad armi pari, privato di due uomini importanti come Di Simone e Mariniello, fuori per squalifica e infortunio. E se Togni non ha fatto rimpiangere il compagno, non è riuscito a fare lo stesso Terracciano. Menzione speciale per gli oltre mille tifosi giunti dalla Puglia, che hanno incitato i loro beniamini dal primo all’ultimo minuto. Avrebbero meritato certamente di più, ma il Napoli non poteva sbagliare una partita che doveva segnare il riscatto anche dal punto di vista del gioco. Meglio il 4-3-3, meglio Bogliacino, meglio anche Calaiò, che pure la via del gol non è riuscito a trovare. Cresce Pià, si conferma Capparella insieme alla difesa, imperforabile e con Iezzo autore di un unico intervento che ancora una volta ha salvato la sua imbattibilità interna. Il Napoli è partito bene dall’inizio. Calaiò ha avuto la sua buona occasione alla prima azione degli azzurri, quando ha colpito di testa su angolo di Capparella, con Sassanelli costretto ad alzare in angolo. Il Manfredonia si è proposto soprattutto sulla destra: se Calabro ha sofferto Pià, Brutto non si è risparmiato, e proprio da una sua discesa è nata un’occasione-gol per Vadacca che, servito, ha tirato fra le braccia di Iezzo. Il Napoli ha continuato a far girare palla, e a metà tempo stava già colpendo con Bogliacino, il cui siluro dal limite ha scheggiato la traversa. Il gol era nell’aria, ed è arrivato praticamente allo stesso modo appena dopo la mezz’ora. Terracciano ha atterrato Pià dal limite, fallo rude: calcio di punizione di Fontana e palla sotto al sette. Applausi. Il Napoli ci ha riprovato dalla stessa posizione qualche minuto dopo, quando Fontana ha appoggiato all’indietro per Maldonado la cui botta è stata deviata in angolo. La ripresa si è aperta con un tiro dal limite di Calaiò, terminato fuori. Poi in tre minuti il Manfredonia ha compromesso la partita. Prima Terracciano si è fatto cacciare per doppia ammonizione (ingenuo e inutile il secondo fallo), poi il Napoli ha raddoppiato con un colpo di testa di Romito ancora su punizione di Fontana. Gol contestatissimo dagli ospiti, e l’ingenuo Menolascina ha indotto il signor Mannella a sventolargli il rosso sotto gli occhi. La partita per il Napoli è stata in discesa, anche se alla mezz’ora il Manfredonia ha avuto la sua occasione per riaprire la partita: Ascenzi è andato via sulla destra, è entrato in area ma si è trovato di fronte una saracinesca di nome Iezzo, che ancora una volta ha chiuso la porta con doppia mandata. Prima della fine della partita c’è stato anche il tempo per il tris. Ha segnato Montervino, il capitano: spizzata di Sosa e rasoterra del mediano tarantino. C’è stata gloria proprio per tutti.