NAPOLI-JUVENTUS : LA VITTORIA PIU’ BELLA!

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La serata perfetta. La partita irripetibile. L’emozione più forte. Il titolo del post Napoli- Juventus non renderebbe mai perfettamente l’idea dell’emozione che gli undici di Rafa Benitez hanno saputo offrire ad un San Paolo , come sempre strapieno quando a Napoli arriva l’odiata la Juventus . Si fa davvero molta fatica a ricordare , nella storia nel nostro club , una prestazione simile del Napoli contro quella che – senza se e senza ma – è da sempre l’avversaria numero uno da battere . E poco importa se le bacheche dei due club non possono essere paragonate : per il tifoso napoletano sconfiggere la Juventus significa battere “ un sistema”  , che da sempre si contraddistingue per favoritismi arbitrali ed assoluta presunzione. Avere la meglio sul club torinese significa rivendicare i più beceri ed ignoranti soprusi territoriali. Ed è proprio per questo che il tifoso napoletano , presente allo stadio ieri , avrà a lungo negli occhi e nella mente la partita che la formazione di Rafa Benitez  ha fornito contro la prima della classe. Mai come quest’anno , Higuain e compagni hanno saputo coniugare le trame di palleggio tipiche del 4-2-3-1 ad un’egregia fase di non possesso , neutralizzando sul nascere le ripartenze bianconere e creando nei primi venti minuti di gioco almeno tre limpide occasioni da rete , neutralizzate da un super Buffon che però poco ha potuto successivamente sugli acuti di Callejon prima e di Meertens nella ripresa. Il possesso palla , tanto caro a Rafa Benitez , ha funzionato alla perfezione : Fernandez ed Albiol hanno saputo tenere alta la linea difensiva , finalmente supportati da due veri terzini che interpretano egregiamente la fase difensiva quali Ghoulam ed Henrique. Il duo di centrocampo ( Jorgihno-Inler) è stato lucido come nelle prime partite di Gennaio , garantendo qualità nel giro palla e sapendo spezzare con aggressività ogni palla che arrivava a Pirlo , Pogba e Vidal. Hamsik conferma importantissimi segnali di ripresa : sempre nel vivo della manovra , ogni pallone passa dai suoi piedi , il San Paolo esplode di gioia quando il suo capitano infila Buffon dopo dieci minuti. Peccato fosse fuorigioco , ma è solo questione di tempo. Il goal è nell’aria.  Higuain lotta e sgomita , chiuso dal rude Chiellini , ma contribuisce in maniera decisiva alla super prestazione dei suoi due compagni di reparto Insigne e Callejon. I due esterni difensivi mandano al manicomio Caceres ed Asamoah con i loro continui tagli e sfiniscono la difesa juventina a suon di movimenti con e senza palla. A fine gara le statistiche per Conte sono a dir poco impietose : il Napoli domina nel possesso palla , tramortisce gli avversari per occasioni da rete , Reina lo si ricorda più per il rilancio di mano in occasione del raddoppio di Meertens che per un intervento decisivo tra i pali. Tutto fin troppo bello. Nel post partita , l’allenatore bianconero è scuro in volto : ammette i meriti del Napoli ma tende subito a sottolineare come gli azzurri abbiano speso oltre 100 milioni di euro quest’anno per non vincere niente. Non conosciamo la carriera scolastica di Antonio Conte ma appare evidente che la matematica non sia propriamente il suo forte : è vero , il Napoli ha investito una cifra simile la scorsa estate ,a fronte – però – della dolorosissima cessione del suo giocatore più rappresentativo ( Cavani) dalla quale ha ricavato 71 milioni di euro. Facendo , pertanto , un rapido calcolo , risulta che il passivo del Napoli in sede di calciomercato è di appena venti milioni : un’inezia per un club che ha radicalmente cambiato modulo di gioco ed interpreti in appena un anno. Ma gli svarioni di Conte da direttore sportivo non finiscono qui : se andiamo a paragonare il monte ingaggi dei due club , risulta lampante una differenza : Juventus 115 milioni di euro ( al primo posto in graduatoria) , Napoli 74,1 ( solo al quinto posto). Ancora più impietoso è il confronto degli ingaggi relativo ai vari reparti : molti colleghi ci ricordano l’astuzia e la sagacia di Marotta nel prendere calciatori come Pogba e Vidal a parametro zero. Mossa azzeccatissima , senza dubbio. Peccato , però , che i mediani bianconeri abbiano un ingaggio annuo che oscilla tra i 3 ed i 3.5 milioni di euro. Il tutto senza voler tenere in considerazione quelli ancora superiori di Buffon , Tevez , Llorente e Vucinic. Non scendiamo nei particolari per non far cadere in depressione i vari Inler , Jorgihno e Fernandez che , nonostante ingaggi ben più modesti , ieri non hanno praticamente fatto mai vedere la palla ai loro più facoltosi dirimpettai. Ma è anche un altro il concetto che sfugge ad Antonio Conte : ovvero la spesa dei cartellini che il suo club ha speso dal giorno del suo arrivo : oltre 100 milioni di euro nel 2011/2012 ed quasi settanta un anno dopo : spese ingenti e caratterizzate anche da “bidoni” niente male. Ma forse personaggi come Krasic od Elia , accolti come top players a Torino , sono solo frutto della nostra immaginazione. Ad ogni buon conto , lasciamo i calcoli all’allenatore primo in classifica , sperando possa presto prendere lezioni di ragioneria più approfondite.  E tralasciamo volutamente anche i tappeti rossi che – puntualmente – i giornalisti di Sky , Mediaset e Rai gli stendono. Quando arriva Antonio davanti alle telecamere , si zittiscono tutti , è un continuo elogio alla Juventus dei record , anche nella serata più storta nessuno osa contraddirlo , neanche di fronte a totali castronerie. Nel frattempo , la lezione sul campo gli è stata gratuitamente offerta da Benitez , il quale ancora una volta dimostra quanto una squadra dalla mentalità europea possa annichilire una mentalità italiana calcistica ormai arcaica e superata. Il Napoli di Benitez piace ai tifosi , piace perché diverte : e poco importa se quest’anno si siano persi punti per strada. Il tifoso napoletano sta crescendo anche in questo : sa che il progetto targato Rafa è destinato inevitabilmente a crescere negli anni che verranno. E , pare , che anche i più inguaribili detrattori dello spagnolo si stiano rivedendo : ci riserviamo il diritto di ammetterli ancora sul carro dei vincenti. Ma , oggi , non è giorno di polemiche . Oggi si festeggia una delle più belle prestazioni del Napoli moderno : ed il merito è soprattutto di quell’uomo che siede in panchina……

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