Milik, tra rinnovo e una fiducia da ritrovare. Quale futuro per l’attaccante azzurro?

Il Napoli e la ricerca della prima punta.  Messa cosi sembra il titolo di un film, ed invece è ciò che è accaduto alla formazione azzurra dopo il primo infortunio di Milik dell’ottobre 2016.  Dopo pochi mesi la formazione allenata da Sarri scopri Mertens centravanti con risultati sorprendenti, col belga che totalizzò 29 gol nel suo nuovo ruolo di punta centrale.  Mertens prima punta è una soluzione che ancora oggi può essere adoperata, ma diversamente da quanto accadeva nella precedente gestione tecnica, Ancelotti predilige un calcio molto più in verticale e il folletto belga già nella scorsa stagione ha dimostrato di esprimersi al meglio nel ruolo dietro la prima punta.  Insomma Mertens centravanti nel Napoli di Ancelotti  è una soluzione di emergenza, ma non certo  il belga può essere considerato  uno dei due attaccanti centrali che il Napoli deve avere in rosa.

Ecco perchè, memori sopratutto dell’esperienza dello scorso anno, il Napoli ha bisogno di una prima punta da inserire nell’organico, al di là della questione Milik, anche se è proprio sull’attaccante ex Ajax che bisogna soffermarci per capire a fondo le dinamiche del mercato partenopeo in fase offensiva.

Arek Milik, nella scorsa stagione, la prima dopo i due gravi infortuni subiti nelle prime due annate in azzurro, ha realizzato 20 gol senza battere rigori, con la pecca di non essere mai stato decisivo nelle partite di elevata importanza.  L’attaccante polacco ha dimostrato di essere un buon attaccante,  non certo ai livelli di un top player alla Cavani, Icardi o Higuain.

Sta di fatto che al Napoli tocca una scelta che allo stato attuale delle eventi non sembra ancora essere avvenuta.  O puntare su Milik affiancandolo ad una prima punta di buon livello, o puntare decisamente su un top player come Mauro Icardi.

Di sicuro,  il Napoli non vuole correre il rischio di ritrovarsi Milik la prossima estate con il contratto in scadenza dopo dodici mesi, ragion per cui si sta lavorando per il prolungamento del contratto.  Dopo una stagione sufficiente, ma non di certo esaltante o sopra le aspettative e sopratutto considerando che per due anni il Napoli ha aspettato il pieno recupero fisico,Milik e il suo entourage avrebbero dovuto accettare un prolungamento del contratto senza richiedere alcun aumento( lo stipendio attuale dell’attaccante azzurro si aggira introno ai 2.5 milioni di euro ) ed invece sembrerebbe che l’attaccante polacco abbia richiesto un cospicuo ritocco del suo ingaggio. In una trattativa ognuno cerca giustamente di portare avanti i propri interessi,  ma sia da un punto di vista morale che da un punto di vista prettamente calcistico,  si può ritenere alquanto inopportuna la richiesta  che avrebbe effettuato Milik attaverso il suo entourage.

Il  rischio concreto è che la ricerca del Napoli sul mercato di una prima punta di livello come Mauro Icardi, abbia di fatto sfiduciato Arek Milik il quale non si sentirebbe più al centro del progetto azzurro.   Nella settimana che porta all’inizio del campionato, l’incertezza su un ruolo cosi delicato come quello della prima punta non era un qualcosa  di auspicabile ad inizio della sessione di calciomercato. A Mertens toccherà il compito di disputare da punta centrale almeno le prime due gare di campionato., al Napoli invece toccherà il compito di far chiarezza sul tanto famigerato attaccante.  Se dovesse arrivare Icardi,  Ancelotti avrebbe a disposizione l’attaccante di primissima fascia da inserire nel suo scacchiere.  Diversamente invece, se dovesse approdare all’ombra del vesuvio un profilo alla LIorente,  Ancelotti oltre a non ritrovarsi in rosa un top player in fase offensiva dovrà anche  recuperare da un punto di vista psicologico Arek Milik.

 

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