MAZZARRI: “ERRORI IN ATTACCO E IN DIFESA. SIAMO INDIETRO ANCHE NEGLI INGAGGI”. SANNINO: “PAREGGIO GIUSTO”. CALAIO’: “NAPOLI SEMPRE NEL MIO CUORE”

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Nuova prestazione opaca per il Napoli che, ancora una volta, mostra contro una squadra “piccola” ma di tutto rispetto come il Siena, i suoi limiti, non riuscendo ad andare oltre uno scialbo 1-1. Primo tempo discreto degli azzurri, che non rinunciano ad attaccare, rendendosi pericolosi con Pandev, Cavani e Campagnaro; tuttavia, i partenopei non appaiono meno legnosi e soprattutto meno distratti rispetto alla performance contro il Bologna, ed è proprio dall’ennesima disattenzione difensiva che l’ex Calaiò tenta di superare De Sanctis con un “cucchiaio” ma coglie la traversa. Il Siena, abile nel praticare il pressing a tutto campo, peraltro si rende pericoloso già in precedenza, con D’Agostino e ancora con Calaiò. Nella ripresa l’ingresso di Lavezzi, al ritorno in campo dopo l’ infortunio, velocizza il gioco azzurro, seppur di poco, ma inaspettatamente è il Siena a portarsi in vantaggio, guarda caso, con Calaiò che su cross di Vergassola elude la guardia di Cannavaro e batte De Sanctis di testa. Imbambolato, il Napoli trova la forza di ributtarsi in avanti ed è proprio il Pocho a trovare il guizzo in area di rigore facendosi atterrare da D’Agostino: è rigore ineccepibile, ma Cavani si fa parare da Pegolo. La sconfitta viene evitata solo grazie a Pandev che su traversone di Dossena manda la palla di testa a fil di palo alla sinistra del portiere bianconero; lo stesso macedone, poi, ad un minuto dalla fine fallisce clamorosamente la palla del 1-2 facendosi respingere da Pegolo un destro ravvicinato sotto porta. Pari quasi inutile per i partenopei: la Roma vittoriosa contro il Cesena scavalca gli azzurri, ora mestamente settimi.

Nuova delusione per il tecnico azzurro Walter Mazzarri; ecco le sue dichiarazioni nel dopogara: “Da un po’ di tempo a questa parte commettiamo degli errori banali; ci sono chiare occasioni da goal, come per esempio i rigori, che ultimamente sbagliamo troppo facilmente, ma in realtà è proprio da queste piccole cose che si capisce se un’annata è buona o no; oggi le abbiamo tentate tutte per vincere, ma appunto non siamo riusciti a concretizzare le occasioni create. Inoltre abbiamo commesso anche degli errori in difesa, errori che il Siena è stato bravo a sfruttare; passiamo in svantaggio con frequenza, il che ci mette in difficoltà, specie contro squadre come Novara e, appunto, Siena abili a difendersi. Sono soddisfatto della prestazione di oggi e non ho nulla da rimproverare ai miei ragazzi, nemmeno a Inler che a mio avviso non ha giocato male, sebbene in passato abbia fatto meglio: l’unica cosa che mi dispiace di oggi è non essere riuscito a ottenere i tre punti. Lo scorso anno siamo stati eccezionali, ma non sempre le stagioni positive possono essere ripetute: evidentemente lo splendido campionato precedente ci ha messo addosso una pressione che forse non siamo capaci di gestire; credo che i valori di partenza delle squadre sono gli stipendi generali, e se chi sta davanti a noi ha un tetto-ingaggi di 100 milioni più grande del nostro vuol dire che allora anche il livello della rosa di questi club è superiore a quello del Napoli. Da questo punto di vista solo l’Udinese rappresenta l'eccezione alla regola".

Per il Siena si è così espresso il tecnico Giuseppe Sannino: “La partita è andata così: abbiamo cercato di restare chiusi in difesa per non concedere spazi ai tre attaccanti azzurri, ma credo che per quel che si è visto in campo è un pari giusto. Siamo stati bravi a mettere in difficoltà il Napoli e a passare in vantaggio, poi nel finale siamo un po’ calati subendo il goal del pareggio. Sono comunque contento, sia per la prestazione generale con una grande squadra come il Napoli, contro la quale abbiamo giocato ad armi pari tenendo bene il campo, sia perché abbiamo mosso la classifica e guadagnato sulle inseguitrici. Destro è un giocatore valido, ma oggi mi occorreva un giocatore come Brienza, più esperto e capace di tenere alta la squadra; sono contento per come ha giocato Pegolo: è un ragazzo serio e si è fatto trovare pronto nel prendere il posto di Brkic".

Non manca ai microfoni un altro protagonista della giornata, l’ex bomber azzurro e autore del goal senese Emanuele Calaiò: “Non ho esultato al mio goal e credo che fosse il minimo che io potessi fare: ho sempre un bel ricordo dei miei trascorsi in maglia azzurra, i tifosi mi ricordano sempre con affetto e continuo ad aver un ottimo rapporto coi miei ex compagni di squadra. Speravamo nei tre punti, ma di questo Napoli non ci si può mai fidare, specie quando in campo entrano giocatori come Lavezzi e Zúñiga che cambiano la partita con le loro giocate. Dovremo soffrire fino alla fine del campionato per salvarci, tuttavia considero questo pareggio positivo, visto che comunque conserviamo ancora un discreto vantaggio sulle ultime tre. Il Napoli è il Napoli: è una grande squadra, e può starci tanto che pareggi in casa con il Bologna quanto che realizzi imprese come quella di San Siro contro l’Inter; negli ultimi anni ha compiuto una grande crescita, passando dalla c alla Champions, il presidente De Laurentiis ha fatto grandi investimenti e sta ottenendo buoni risultati”.

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