LA CADUTA DELLE GRANDI: MILAN E JUVE AL TAPPETO. SIENA E LIVORNO SUCCESSI PREZIOSI IN CODA
Sembrava ormai certo l’ allungo dell’ Inter a + 7 dal Milan, quando nel finale, approfittando di uno svarione di Lucio, l’ atalantino Tiribocchi ha regalato un insperato 1 –1 ai suoi, che fa molto morale per la truppa guidata da Conte ( oggi in tribuna per squalifica come Mourinho ). I nerazzurri, andati in vantaggio con Milito nel primo tempo, hanno preferito controllare il match contro un avversario spesso apparso fin troppo inferiore ai rivali, senza mostrare la necessaria cattiveria per chiudere al più presto una pratica, fin troppo presto considerata come archiviata dai campioni d’ Italaia . L’ ingenua espulsione a metà ripresa patita da Sneijder ha senz’ altro condizionato Zanetti e c per il resto della gara., ma una squadra come l’ Inter non può pensare di gestire un vantaggio minimo senza tentare di voler mettere una doppia distanza fra sé e gli avversari. Del resto, come spesso si dice, le partite durano fino al 90°, ed anche ai migliori ( come nel caso del difensore brasiliano ) può capitare una clamorosa topica, alla fine dei conti non più rimediabile, anche se nel recupero, soltanto una prodezza di Coppola ha impedito a Thiago Motta di realizzare il gol del successo. Mourinho ha ripresentato in attacco il tridente, ma forse troppo presto ha lasciato il solo Eto ‘o davanti, rilevando Milito e Balotelli. In sostanza quindi una grossa occasione persa dal “ Biscione”, che ha comunque allungato il vantaggio su Milan e Juve, ora rispettivamente a 5 e 6 punti.
Dopo un fantastico filotto di 7 vittorie e un pareggio, il Milan paga l’ usura di qualche elemento e, complice una grande prova del Palermo di Delio Rossi, che sin dall’ inizio ha ribattuto colpo su colpo alle iniziative dei rossoneri, guidati da un Ronaldinho in stato di grazia. La squadra di Leonardo ha patito in special modo però della cattiva giornata degli attaccanti, ( anche perché ben controllati dalla retroguardia dei rosanero, affidandosi soprattutto a qualche sporadica iniziativa personale. I ficcanti contropiede dei siciliani, ispirati da un Miccoli in stato di grazia ( 1 gol ed un assist per lui ) hanno fatto il resto ed anzi, senza un Cavani con le polveri bagnate, il 2 –0 finale sarebbe potuto essere anche di proporzioni più vistose. Galliani e Leonardo hanno dichiarato di essere in cerca di un esterno in grado di sostituire Pato o Ronaldinho. A nostro modesto avviso, più che di un uomo d’ attacco, al Milan potrebbe far più comodo un mediano o un difensore ( oggi al posto di Thiago Silvia è stato rispolverato il vecchio e sempiterno Favalli ), se si vuole continuare a coltivare la speranza di soppiantare l’ Inter ( ipotesi in ogni caso comunque abbastanza improbabile ). Dall’ arrivo di Rossi sembra invece di vedere un altro Palermo, forse più convinto dei propri mezzi. Sorge a questo punto spontanea una domanda : esisteva qualche attrito di troppo fra Zenga e qualche giocatore di peso ?
Continua il momento – no della Juventus, che dopo la scoppola ( con relativa eliminazione ) subita dal Bayern in Champions League, è stata costretta a soccombere per 3 –1 pure sul campo dell’ impertinente Bari, che meraviglia per la capacità di rimanere corto e compatto per tutto il match, ripartendo poi imperiosamente in contropiede. Certo il punteggio finale a favore dei biancorossi pugliesi non rispecchia fedelmente l’ andamento del gioco ; certo la sfortuna ci ha messo lo zampino ( due autogol a sfavore ) ; certo, Diego ha sbagliato un rigore. Ma ciò non toglie che numerosi sono gli spigoli che dovrà rimodellare Ciro Ferrara, se non vorrà considerare fallimentare la sua prima esperienza come tecnico. La difesa ( anche Buffon è sembrato troppo incerto ) non offre le dovute garanzie, con un Cannavaro in evidente calo, e con il solo Chiellini ( assente al S. Nicola ) che sembra essere all’ altezza della situazione. Diego è lontano parente da quello ammirato in Germania ), Felipe Melo fa rimpiangere la giubilazione di Cristiano Zanetti, Del Piero è fermo ai box, Giovinco viene impiegato con il contagocce. In attacco il migliore del lotto ( Iaquinta ) è purtroppo bloccato da tempo per un infortunio, Amauri non trova la porta, etc, etc. Inoltre, i continui cambi di modulo che impone a Ferrara alla squadra, altro non servono se non a confondere di più le idee ai sparuti bianconeri. Continua invece il bel campionato messo in mostra da giovane e frizzante Bari, in cui Giampiero Ventura è riuscito a plasmare un’ organizzazione di gioco che funziona come un orologio svizzero. Se soltanto gli attaccanti fossero più cinici sotto rete, dove potrebbe arrivare la squadra dei Matarrese ?
Alle spalle delle tre grandi, continua a stupire il Parma di Guidolin, sempre più solo al quarto posto a quota 28. Vittima di turno al “ Tardini “ è stato il Bologna che, pur passato in vantaggio, è stato rimontato e superato per 2 –1 ( in rete pure Panucci ). Nick Amoruso dopo aver sbagliato un rigore, si è fatto perdonare nel finale con la zampata decisiva. Lode quindi alla dirigenza emiliana, per aver costruito con raziocinio e senza colpi ad effetto una così buona compagine. Buona ad ogni anche la prova del Bologna, a cui Colomba pare aver dato un assetto più stabile di gioco. Alle spalle del Parma, a tre punti di distanza ci sono Sampdoria e Roma, che hanno fatto registrare l’ unico 0 –0 della giornata nel posticipo serale, in un match abbastanza nervoso e piacevole solo a tratti. I liguri sono sembrati in ripresa rispetto alle ultime prestazione, ma è stata la Roma che specie nel 2° tempo, ha cercato con più voglia il gol del successo, solo sfiorato in due occasioni da Perrotta. E domenica i giallorossi dovranno giocare all’ Olimpico proprio contro il Parma ; una ghiotta occasione per agganciare il fatidico quarto posto
Ben 5 squadre si trovano ora in classifica con 24 punti : Fiorentina, Napoli, Chievo, Genoa e Bari. Due di esse sino affrontate al “ Bentegodi “ di Verona, e vincente con merito è uscito per 2 –1 il Chievo ( insieme a Parma e Bari la più grossa sorpresa d’ inizio stagione ) contro la Fiorentina, presentatasi con ben sei titolari indisponibili. Ai viola però sembra sempre mancare qualcosa per arrivare a concorrere con le prime. La Lazio, a digiuno da vittorie dalla seconda giornate, ha finalmente conquistato l’ intera posta in palio, battendo per 1 –0 un Genoa meno brillante del solito. Molto bello il gol decisivo realizzato con forza da Kolarov.
In Italia – Germania 4 –3 di Messico ’70, vennero realizzati cinque gol in 21 minuti ; quasi il record è stato eguagliato l Sant’ Elia di Cagliari, dove i padroni di casa, sotto per 2 –0 al 75 °,. hanno avuto la capacità di ribaltare il risultato in quindici minuti. Ma non avevano fatto i conti con la feroce reazione del Napoli, capace di riagguantare il pari al 96°, dopo aver dominato in lungo e in largo i rivali fino al punto dell’ 1 –2. Come già a Parma, gli azzurri hanno avuto il torto di non concretizzare in pieno la superiorità mostrata in campo. Due note statistiche in appendice : Matri ha eguagliato il record di sette gol consecutivi detenuto da “ Giggirriva “, e Mazzarri continua ad essere imbattuto dal suo arrivo sul golfo ( otto gare senza sconfitte, con quattro vittorie ed altrettanti pareggi ). Fino ad ora ( tocchiamo ferro ) è il cambio di panchina che ha dato i frutti migliori
In coda successi importantissimi per le due toscane. Il Siena ha battuto per 2 –1 l’ Udinese, centando il secondo en –plein consecutivi, superando un Udinese al momento incapace di ripetere le gesta dei campionati passati. Il Livorno, dopo una gara di attesa, nel finale ha reso amaro il debutto sulla panchina del Catania di Mihajlovic, con il lituano Danilevicius, autore del decisivo 1 –0 sul terreno dei siciliani. Resta comunque molto lunga la strada verso la salvezza sia per il Siena, che per i labronici che per gli etnei, ora malinconicamente ultimi da soli in fondo alla classifica.