Intervista al Dottor Alfonso De Nicola:”La tecnologia ci sta aiutando a migliorare la prevenzione infortuni. Lo staff è molto unito e collaborativo anche più del passato”

Il dottor Alfonso De Nicola, responsabile dello staff medico del Napoli, ha parlato ieri pomeriggio ai microfoni di PianetaNapoli, IamNaples e su RoadTV dando una panoramica sullo stato di forma del Napoli dopo questi primi 13 giorni di ritiro a Dimaro.

“Il Napoli è in unafase di passaggio tra l’inizio studio e gli allenamenti più duri. Parlo di fase di studio perché quest’anno, rispetto agli altri anni stiamo personalizzando gli allenamenti. Questo vuol dire che vedrete spesso giocatori che si allenano a parte ma questo non deve creare apprensione perché fa parte di una preparazione che può far incappare in qualche fastidio ma meglio che vengano fuori adesso per capire i limiti fisici di tutti i giocatori e cercare fin da subito i rimedi. questo è importante per noi dello staff tecnico proporio per la fase di prevenzione.”

Per i nuovi acquisti c’è una fase di studio e di conoscenza, ma questo vale anche per i giocatori che al momento non sono qui e che rientreranno:”Ogni calciatore affronta il periodo di vacanza in modo diverso, c’è chi si allena e chi invece preferisce staccare completamente. Anche lo scorso anno abbiamo avuto calciatori che si sono presentati in ritiro con qualche chilo di troppo come invece quest’anno molti sono arrivati in condizioni perfette. Staccare è importante per questi ragazzi tra i 22 e i 26 anni. Pensate che lo scorso anno il Napoli ha disputato ben 59 partite e anche chi non gioca ha la tensione della gara che si ripete ogni tre giorni. Per questo è giusto che psicologicamente e fisicamente i ragazzi stacchino in questi periodi di vacanza. Appena anche gli ultimi ragazzi che sono ancora via dopo gli impegni in sudamerica torneranno faremo i consueti test strutturali, posturali, cardiaci e ematochimici e di forza dei singoli e poi i preparatori atletici costruiranno un progetto di lavoro personalizzato.”

Il Dottor De Nicola, su nostra richiesta fa poi anche un paragone con le gestioni precedenti: “Sicuramente rispetto al passato quest’anno si nota la collaborazione della società con il gruppo di lavoro. Il presidente e il vice presidente sempre presenti  a fare da collante e tenerci insieme uniti. Questo è importante perché crea un gruppo di lavoro unito, non solo lo staff tecnico ma anche quello amministrativo, la comunicazione. Tutti uniti per un solo obiettivo comune che è il bene del Napoli.”

Da quest’anno il Napoli si avvale di nuove tecnologie per studiare  i ragazzi con anche collaborazioni con studi sperimentali direttamente dagli Stati Uniti:” Quest’anno abbiamo introdotto gli holter dinamici che ci daranno ottimi riscontri. questo grazie al rinnovo della tecnologia che ci ha dato a disposizione dei dispositivi più piccoli rispetto ai precedenti che ci aiutano anche a fare questi test non solo negli allenamenti ma anche in partitella. Questo è importante anche per la prevenzione non solo per i piccoli infortuni che poi si risolvono ma dobbiamo guardare anche alla salute dei ragazzi in caso di patologi che eventualmente possono mettere a rischio la salute dei ragazzi. Inoltre è importante la linea che abbiamo sempre tenuto in questi anni. Stiamo collaborando con il professor Antonio Giordano dell’Università di Philadelphia per la raccolta e lo studio dei campioni di DNA. Si tratta di un gruppo tra i più noti in quanto hanno collaborato con Watson per la scoperta della doppia elica del DNA. Dall’analisi del DNA, con il rpelievo di saliva, e potrebbe aiutarci a capire che alcuni geni sono legati ad alcune caratteristiche fisiche come predisposizione ad infortuni. Magari sono cose fantasiose ma che potrebbero aiutarci a scoprire nei prossimi due o tre anni come lavorare con determinati calciatori per migliorare magari dei “difetti” genetici o creare i presupposti per degli studi approfonditi e migliorativi rispetto a quelli che faremo adesso. E’ sicuramente una cosa lunga ma che ci riempie di orgoglio perché vuol dire che il nostro lavoro è apprezzato e riconosciuto”

Chissà quindi se tra i geni del DNA si troverà quello della vittoria per i giocatori del Napoli.

 

Antonio Lembo

Laureato in Ingegneria Elettronica nel 1999 e Giornalista Pubblicista dal 1996 grazie all'esperienza formativa in Rotopress.

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