INTER CAMPIONE, FIORENTINA CON LA CHAMPIONS IN TASCA, BAGARRE IN CODA

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Senza neppure scendere in campo, grazie alla sconfitta patita dal Milan in quel di Udine, l’ Inter ha conquistato il suo 17° scudetto, 4° consecutivo ( 3° sul campo ), a 101 dalla sua fondazione, raggiungendo nella classifica generale dei titoli, proprio gli “odiamati “ cugini rossoneri, a secco di successi da cinque stagioni. Per dirla alla Mourinho, i nerazzurri, aggiungendo anche la Supercoppa italiana, hanno centrato due “ tituli “, contro lo zero delle rivali più accreditate come Milan, Juventus e Roma. Dopo aver constatato l’ inefficacia del modulo con due ali ( Mancini e Quaresma ) e Ibrahimovic al centro, per colpa delle prestazioni non esaltanti del portoghese e dell’ ex –romanista ( 4 –3-3 ) , lo “ Special One “ ha preferito tornare al 4 –3 –1 –2 caro a Roberto Mancini, puntando forte su un centrocampo poco tecnico ma assai fisico e pratico. Per il resto l’ uomo di Setubal, molto semplicemente ha moltiplicato gli attaccanti quando servivano, ed aumentato i difensori quando vinceva, senza mostrare nessuna particolare alchimia tattica. Del resto, come affermano i suoi detrattori, è senz’ altro più bravo come comunicatore che come stratega, ed è forse per questo che viene apprezzato anche da chi, poco e niente ( vedi Materazzi ), è sceso in campo in questa stagione. Su tutti nell’ Inter targata 2008 –2009 si è imposto Ibrahimovic, appena un gradino sotto Julio Cesar, Maicon e Cambiasso, oltre a Balotelli, il sempreverde Zanetti e Chivu, con il rimpianto del recupero solo sfiorato dell’ imprevedibile Adriano. E’ stato comunque in assoluto il carattere il vero punto di forza dell’ armata nerazzurra- Massimo Moratti ha così superato il celebre papà nel numero di scudetti vinti ( o quantomeno li ha pareggiati sul campo ). Riuscirà a raggiungerlo anche nei successi in Champions, visto che al momento è ancora a “ zero tituli “ ?. Al 2009 –2010 l’ ardua sentenza.

Un abulico Milan sopraffatto dalla velocità dell’ Udinese, ha deposto le armi per 2 –1 in Friuli, in una gara totalmente da dimenticare per i rossoneri, franati dalla serata –no di tutte le proprie stelle, cominciando da Kakà e Pato, per finire con Ronaldinho e Seedorf. Ma una volta di più è stata la difesa l’ anello debole della squadra di Ancelotti, che forse è stato l’ elemento base che ha impedito al Milan di battersi sino alla fine per il titolo. In settimana poi le dichiarazioni vere o presunte di Berlusconi sulle colpe di Ancelotti per la non – conquista del tricolore, di certo non hanno fatto bene al clan di Milanello, sempre alle prese con lo sfogliar di margherita sulla conferma dell’ ex pupillo di Sacchi. Sesta vittoria consecutiva invece per l’ Udinese, che continua ancora a coltivare il sogno di agganciare l’ Europa all’ ultimo sprint.

In una match caratterizzato da un incredibile numero di traverse ( di cui ben tre per l’ Atalanta ), una Juventus lontana parente da quella vista a S. Siro, non è anadata oltre il 2 –2 con la squadra di Del Neri, di cui non si può non sottolineare la sportività e l’ impegno che sempre mette in mostra, pur non avendo più nulla da chiedere ad una stagione altamente positiva. Così ora per i bianconeri, diventa fortemente a rischio anche la conquista del 3° posto, visto che la Fiorentina si è issata dietro ad un sol punto, grazie al 7° successo centrato in otto gare sulla Sampdoria per 1 –0 ( ancora decisivo Gilardino ). Ma anche il Milan deve guardarsi dai viola ( pur se avanti di quattro punti ), in caso di insuccesso contro la Roma domenica prossima, visto che nell’ ultimo turno Maldini e c. dovranno recarsi in visita proprio in casa della “ Prandelli – band “.

Pur se ormai il sogno – Champions sembra svanito, il Genoa contro il Chievo ottiene il punto decisivo per tagliare il traguardo verso ormai una probabilissima Coppa Uefa, conquistata dopo la bellezza di 18 anni, visto che la Fiorentina è lontana ora ben cinque punti. Un meritato premio per una squadra che ha mostrato a detta praticamente di tutti, ha mostrato il gioco più spettacolare. Il 2 –2 di Marassi mette quasi al riparo il Chievo da brutte sorprese, anche se nel prossimo turno è in programma Chievo – Bologna da batticuore .Da segnalare ancora un gol di Pellissier ( e fanno tredici ) e di Milito ( giunto a quota 20) La Roma rischia grosso, poi sul finire trova il punto del 4 –3 con il provvidenziale Panucci, nei confronti di un Catania bello e sciupone, in una partita dal sapore balneare. Come per la Juventus, il clima teso creato dai tifosi, non certo aiuta i giallorossi per questo delicato finale di stagione. Nella corsa alla nuova coppa Uefa,  Spalletti resta quindi a + 2 sul Palermo, vittorioso contro l’ appagata Lazio per 2 –0, con l’ ombra però di un gol non concesso al folletto Zarate. Il Napoli dopo un buon primo tempo, regala letteralmente la vittoria per 2 –1 al Torino, che mantiene così un punto di vantaggio nei confronti del Bologna, uscito vittorioso con lo stesso punteggio dal match – salvezza contro il Lecce, che giustamente ha ben ragione di lamentarsi per il gol dell’ 1 –1 realizzato in netto fuorigioco da Di Vaio ( per lui 100esimo gol in A ) , oltre all’ handicap di aver subito due infortuni nel primo quarto d’ ora, e di essere rimasto in 10  per quasi tutta la ripresa, causa l’ ingenua espulsione di Papadopulos. Il gol di Volpi giunto al 94 ° se in pratica condanna i salentini, lascia ancora in corsa gli emiliani, costretti comunque a dover fare il colpo grosso in casa del Chievo, con il Torino impegnato fra le mura amiche contro un Genoa presumibilmente demotivato. Lecce ora ultimo e scavalcato dalla Reggina, cui la vittoria per 2 –1 contro il Cagliari consente di tenere accesa una fioca fiammella di speranza per gli amaranto, lontani quattro punti dal Torino. Insomma, a parte lo scudetto, per Champions, Uefa e salvezza  tutto è ancora in gioco, che regala agli appassionati un emozionante finale di campionato, fino ad ora un po’ deludente a livello di spettacolo.        

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