I NUMERI DELLA QUATTORDICESIMA GIORNATA IN SERIE A

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PALERMO-CATANIA 3-1

Dopo due anni esatti, con lo stesso risultato di allora, il Palermo torna ad aggiudicarsi il derby di Sicilia. E' la partita che consente ai rosanero di staccarsi di tre lunghezze dalla zona  retrocessione ma soprattutto è la partita del 100esimo gol di Miccoli in serie A (9 con il Perugia, 8 con la Juventus, 12 con la Fiorentina e 71 con il Palermo, di cui è anche il miglior  marcatore all-time). Per concludere, potremmo ribadire che il Catania fuori casa ha numeri da retrocessione, ma ci siamo anche stufati di ripeterlo. Venerdì ci sarà il Milan al  Massimino: ne vedremo davvero delle belle!

Tiri (in porta): 21(10) – 11(8); corner: 3-7; ammonizioni: 3-4; espulsioni: 0-0; falli commessi: 12-15.

Partita non semplicissima per Romeo, che però ci mette del suo per sbaglia dove possibile. Fra il 20' e il 22', il Palermo arriva a recriminare due volte calcio di rigore, entrambe le  volte giustamente: prima quando Marchese colpisce Brienza che lo aveva prontamente anticipato, poi quando Spolli tocca Morganella sul punto di calciare da dietro. Lo stesso  Spolli viene graziato dall'arbitro, quando al 72' si rende protagonista di una brutta entrata a forbice su Morganella: il secondo giallo era sacrosanto. Decisamente fiscale  l'ammonizione per Miccoli, che per giunta era già in panchina, che era diffidato e non ci sarà nella gara contro l'Inter.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

ATALANTA-GENOA 0-1

In colpo solo il Grifone finalmente si stacca dal gruppetto delle ultime a quota 11 (Bologna, Siena e Pescara), si porta a +1 sulla zona retrocessione e centra la vittoria all'Atleti  Azzurri d'Italia, dopo sei ko consecutivi. Buona la prova del Genoa, mentre i bergamaschi sembra che abbiano accusato la sconfitta maturata al Franchi della settimana scorsa.  Adesso il Genoa è atteso nello scontro contro il Chievo, che non ha ancora fatto punti in trasferta: un avversario sulla carta facile, l'imperativo è confermarsi.

Tiri (in porta): 12(5) – 5(2); corner: 9-2; ammonizioni: 1-2; espulsioni: 0-1; falli commessi: 8-15.

Non è un'esagerazione dire che Doveri ha dato una bella spintarella al Genoa per consentirgli di portare a casa un tanto agognato successo in campionato. A fine primo tempo,  l'arbitro romano non ravvisa un rigore piuttosto netto per l'Atalanta: Sampirisi allarga il braccio sbarrando la strada a Bonaventura che cercava di avventarsi sul pallone che stava  attraversando l'area piccola. La decisione? Giallo a Bonaventura per proteste. Inoltre, per questioni di centimetri, Moralez era tenuto in gioco da Canini su un'azione che l'ha poi  portato a trovarsi a tu per tu con Frey e a mettere in rete a giioco oramai fermo, mentre l'assistente ha segnalato offside. Abbastanza fiscale, invece, la seconda ammonizione (e il  seguente rosso) che Doveri mostra a Moretti. Ma tanto era già squalificato perchè diffidato prima della gara di domenica, quindi mezzo danno. Non sufficiente l'operato dell'arbitro.

Variazione punti causa arbitro: +1 Atalanta, -2 Genoa.

CHIEVO-SIENA 0-0

Un vero e proprio strazio. Due squadre, una traversa (ad opera di Calaiò) e un solo tiro in porta, per giunta dopo pochi minuti (colpo di testa sempre di Calaiò, centrale, bloccato  da Sorrentino): averla vista tutta è stata un'impresa per pochi coraggiosi. Chievo molto falloso, a differenza del Siena, e Samassa riesce anche nell'impresa di farsi espellere in una  partita simile nel giro di due minuti: complimenti.

Tiri (in porta): 3(0) – 7(1); corner: 7-4; ammonizioni: 2-2; espulsioni: 1-0; falli commessi: 22-7.

Per Massa della sezione di Imperia, complice anche la tranquillità della partita, nessun appunto, solo complimenti: non ne sbaglia una. Corretta l'espulsione di Samassa, plateali i  due falli che gli valgono i due gialli (fallo di manii e simulazione).

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

PESCARA-ROMA 0-1

Seconda gara consecutiva mantenendo la porta inviolata per la squadra di Zeman (prima di oggi già successo col Torino e con l'Atalanta, più lo 0-3 a tavolino col Cagliari),  secondo centro di Destro in campionato. Sicuramente non dei migliori l'esordio di Bergodi sulla panchina degli abruzzesi, la cui posizione in classifica richiede l'impresa settimana  prossima al San Paolo.

Tiri (in porta): 4(0) – 18(6); corner: 4-3; ammonizioni: 3-3; espulsioni: 0-0; falli commessi: 19-15.

Tutto tranquillo per Gervasoni, bravo lui e poco spinosa la partita.

Variazione puntii causa arbitro: nessuna.

SAMPDORIA-BOLOGNA 1-0

Ancora Poli, ancora vittoria per la Samp. Favorita dalla superiorità numerica maturata dal 7', i blucerchiati trovano 3 punti fondamentali, mentre per il Bologna le cose non si stanno  mettendo benissimo e anche i rossoblu sono chiamati ad una signora prestazione contro l'Atalanta, che affronteranno fra le mura amiche domenica, voglio di riscatto dopo due  sconfitte consecutive.

Tiri (in porta): 11(5) – 7(2); corner: 5-8; ammonizioni: 4-2; espulsioni: 0-1; falli commessi: 17-12.

Bravo Celi a cacciare senza troppe esitazioni Morleo ad inizio partita: il difensore è protagonista di un'entrata troppo dura su Icardi, che comunque stava puntando verso la porta; il  rosso è corretto, è la punizione giusta considerata la posizione e la ruvidità dell'intervento. Ancora più bravo a non accordare il rigore sul tocco di mano di Rossini al primo minuto  di recupero del secondo tempo che, appoggiando la mano sulla spalla di Gilardino in area, arriva a toccare involontariamente il pallone.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

TORINO-FIORENTINA 2-2

Una Fiorentina rimaneggiata dagli infortuni prima (Jovetic e Pizarro) e durante la partita (Toni e Aquilani), riesce comunque a strappare un punto contro davvero un bel Torino, che  si dimostra di giornata in giornata un avversario sempre più temibile. La prossima volta questa brutta gatta da pelare toccherà alla Juventus per la stracittadina più antica d'Italia,  sabato alle 20:45. Occhio a Cerci, che ha messo a segno il primo gol in campionato…

Tiri (in porta): 6(4) – 14(4); corner: 5-3; ammonizioni: 1-1; espulsioni: 0-0; falli commessi: 18-15.

La partita di Damato è tutta nel rigore che concede alla Fiorentina, in occasione del contatto D'Ambrosio-Cuadrado: in diretta non sembra degno del penalty, ma Damato vede  benissimo e concede il tiro dagli 11 metri. Qualche dubbio sul finire della prima frazione, quano Olivera in area si rende protagonista di uno bizzarro tocco di avambraccio, dopo  che il pallone gli sbatte sulla spalla. Ad ogni modo, la situazione è al limite ed è comprensibile la scelta dell'arbitro di lasciar proseguire.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

MILAN-JUVENTUS 1-0

Milano 2, Juventus 0. La Madonnina non fa bene alla Vecchia Signora, che cade per la seconda volta in campionato, ancora contro una milanese. Macchiata pure questa partita da  un errore arbitrale, la Juventus però non ha mostrato la solita brillantezza e quell'agonismo feroce che ci ha abituato a vedere nel campionato scorso, e che invece ha avuto il Milan,  che non ha dovuto sudare più di tanto per questi 3 punti. Che sia l'impegno in Champions che la scarichi sia mentalmente che fisicamente o l'assenza di Conte in panchina, non è la  Juve dell'anno scorso.

Tiri (in porta): 11(6) – 7(2); corner: 5-6; ammonizioni: 2-4; espulsioni: 0-0; falli commessi: 13-9.

Dispiace che uno dei miglior arbitri italiani in circolazione sia coinvolto ancora una volta nella moviola della giornata, ma stavolta non ci si può proprio esimere dal rimprovero. Con  la premessa che Nicola Rizzoli abbia gestito davvero bene la partita, con la giusta personalità e il sempre corretto metro di giudizio, la decisione di accordare il rigore al Milan ci  sembra più che generosa. Per quanto a velocità reale non deve essere stato sicuramente facile per l'arbitro e Isla non sia stato furbissimo a intervenire col braccio aperto in quel  modo, le immagini hanno chiaramente mostrato che il cileno colpisce il pallone con il costato e non con l'avambraccio, e che quindi non era assolutamente rigore. Brutta svista,  anche se parzialmente giustificata, che condiziona il punteggio finale.

Variazione punti causa arbitro: -2 Milan, +1 Juventus.

 

CAGLIARI-NAPOLI 0-1

Non c'è Cavani, non c'è Pandev. Anche se si avesse tirato ad indovinare, solo il talento di Hamsik avrebbe potuto cavare d'impaccio il Napoli, contro un avversario quadrato come  il Cagliari di Ivo Pulga e Dario Lopez. Con quell'opportunismo che da tempo gli uomini di Mazzarri non facevano più vedere, il Napoli riesce nel colpaccio e si proietta  direttamente (e da solo) al secondo posto in classifica, a due punti dalla capolista Juventus. Domenica ci sarà il Pescara, tutto l'ambiente si aspetta i tre punti, con la speranza che il  derby vada di traverso ai bianconeri.

Tiri (in porta): 9(3) – 12(4); corner: 9-3; ammonizioni: 3-1; espulsioni: 0-0; falli commessi: 16-15.

Ottima la direzione anche di Giannoccaro, che gestisce con giusto polso e metro una partita da sempre elettrica. Vede bene sul gol di Hamsik, perchè il tocco di Ekdal fa sì che la  posizione dello slovacco non debba essere presa in considerazione, seppure è oltre la linea dei difensori. Purtroppo, però, una macchia (e anche grossa) c'è: al 28' Conti viene  atterrato da Gamberini, che il pallone non arriva proprio a toccarlo, trovando solamente i piedi del centrocampista, che finisce a terra. Giannoccaro, ben appostato, lascia  proseguire, sbagliando. Peccato, davvero: sarebbe stata la direzione perfetta.

Variazione punti causa arbitro: +1 Cagliari, -2 Napoli.

PARMA-INTER 1-0

Appannata, stanca, demotivata. Ecco come è apparsa l'Inter nel secondo posticipo del lunedì. Ed è un vero peccato, perchè i nerazzuri così non approfittano del favore fatto dai  cugini sabato sera. Secondo centro stagionale per Nicola Sansone, dopo quello siglato al Torino; entrambe decisive le marcature per la vittoria dei suoi, che adesso iniziano a  sentire profumo di Europa, rappresentato dal quinto posto condiviso dalle due romane, a tre punti dagli emiliani. All'Inter settimana prossima toccherà un Palermo in ottimo stato di  forma ma senza Miccoli, mentre il Parma farà visita alla Lazio: in palio tre punti importanti per le zone alte della classifica.

Tiri (in porta): 13(5) – 9(5); corner: 8-7; ammonizioni: 2-2; espulsioni: 0-0; falli commessi: 9-17.

Applausi a scena aperta tutto il sestetto arbitrale. Bravo Banti a mostrare solo il giallo a Gobbi: Palacio è troppo lontano dalla porta affinchè si possa parlare di chiara occasione da  rete. Complimenti, allora.

Variazione punti causa arbitro: nessuna.

LAZIO-UDINESE 3-0

Vince e convince, questa Lazio. Trascinata dai soliti Klose, intramontabile macchina da gol, ed Hernanes, il cui genio è tangibile anche quando entra dalla panchina, si rilancia verso  la vetta, a sei lunghezze dalla Juventus, per un quarto posto facilmente migliorabile. Inconsistente, invece, l'Udinese di stasera, che cede senza fare troppa resistenza alla squadra di  Petkovic, che ospiterà il Parma domenica prossima. Per i friulani ci sarà il Cagliari.

Tiri (in porta): 8(6) – 7(2); corner: 4-3; ammonizioni: 2-2; espulsioni: 0-0; falli commessi: 20-15.

Buona la direzione di gara di Calvarese, che adotta un metro molto inglese nei contatti in campo. Unico episodio chiave è il rigore che con la collaborazione dell'arbitro di porta  Guida accorda alla Lazio dopo 11 minuti di gioco: Willians dopo un rimpallo colpisce il pallone con il braccio, decisamente largo. La visuale di Calvarese è impallata dai giocatori  nell'area, ma Guida vede bene e segnala l'irregolarità al direttore di gara che, senza troppe esitazioni, opta per il penalty. Bravo, come gli altri arbitri dei posticipi.

Variazione punti causa arbitro: nessuna

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