Gattuso: “Koulibaly? Se resta sono contento ma…”
Rino Gattuso ha parlato ai microfoni di Sky Sport, per commentare la vittoria conquistata a Parma: “Bisogna fare complimenti a tutta la squadra, il primo tempo abbiamo palleggiato ma c’è stato poco attacco alla linea dei loro quattro difensori, poco attacco senza palla e potevamo fare meglio. Sappiamo le caratteristiche di Osimhen ed il giocatore che è, l’abbiamo preparata per andare con il 4-2-3-1 o il 4-3-3, abbiamo preferito giocarla con il modulo sul quale abbiamo lavorato negli ultimi 7-8 mesi. Sappiamo le caratteristiche, però dobbiamo fare i complimenti a tutta la squadra, poi Osimhen riesce a dare vivacità e profondità in maniera diversa rispetto agli altri giocatori che abbiamo.
I principi rimangono uguali, abbiamo i nostri. Vero che oggi stavamo provando a fare, quando la linea deve rompere e diventa a 1-1 più 3, oggi l’abbiamo fatto tantissime volte, in costruzione abbiamo fatto sempre a 4 e non a 3. Deve cambiare la posizione dei giocatori, come occupiamo gli spazi e come ci dobbiamo muovere.
Consiglio ad Osimhen? La cosa che mi ha convinto dal primo giorno, a casa mia tre mesi fa, il giocatore lo conoscevo bene, ho rotto le scatole a Giuntoli per andare dal presidente e prendere questo giocatori, quello che mi ha colpito è l’uomo: ha grandi valori, è un ragazzo che sa da dove è venuto ed in che posto è cresciuto e non si è dimenticato, spero e sono sicuro che rimarrà con i piedi per terra, è sempre stata la sua forza.
Lozano? Nel primo tempo ha fatto benino, ha messo 4-5 palloni ma noi non abbiamo riempito l’area. E’ un giocatore diverso, vivo, ha caratteristiche ben preciso, mandarlo e farlo giocare a campo aperto. E’ un giocatore che quest’anno ci può dare una grandissima mano.
Contatto umano con i giocatori? Con Osimhen è troppo facile, in 4-5 giorni ha cominciato a scherzare nello spogliatoio, se non ha carisma e non sei intelligente non diventi amico di tutti e scherzi con tutti dopo 4-5 giorni. Umanamente mi piacciono le robe antiche, le parole che si usavano tanti anni fa con i calciatori, le cene, parlare pane e pani e vino al vino, preferisco essere me stesso e far fare la faccia brutta a qualche giocatore.
Non siamo pronti, per esserlo bisogna giocare con grande intensità ed ancora ci manca l’intensità. Dobbiamo migliorare, durante la settimana si preparano le partite e poi raccogli, in questo momento dobbiamo continuare a lavorare”.