FUORI I COLPEVOLI!
Allora? Adesso come la mettiamo? La partita termina con il pubblico che urla “Andate a lavorare” ai calciatori, Marino e Reja, insieme ad altri messaggi chiari, irripetibili, ma uditi distintamente al S. Paolo, l’unica nota positiva della giornata è stato il pubblico, ancora una volta ha voluto credere in questa squadra, ancora una volta è rimasto deluso, umiliato, mortificato, ormai vede la propria squadra sprofondare nel baratro più profondo.
Vorremmo non scrivere mai quanto segue, ma purtroppo non c’è più niente, anzi qualcosa c’è, paura, demotivazione, confusione totale, tutti elementi negativi per una squadra di calcio, per non parlare di decisioni cervellotiche, ci riferiamo a sostituzioni che rivoluzionano lo schema iniziale, le stesse fatte ad un quarto d’ora dalla fine quando sei già sotto di due reti, ma cosa c’è da salvare, perché non tentare prima, perché tenere in panchina Russotto risultato poi il migliore del Napoli, perché forse giocando tanto a fine campionato il suo cartellino potrebbe lievitare? E’ una semplice domanda alla quale non avremo mai risposta, i tifosi non lo sapranno mai, anche questo fa parte dei misteri del calcio e di conseguenza del Napoli.
Maggio, preso in estate per fare la differenza sulla sinistra, inspiegabilmente in panchina oggi e in tribuna in altre occasioni, Zalayeta sostituito da Denis, che fino a quel momento era stato il più pericoloso, Pazienza, uno dei primi acquisti di Marino, nullo in tutti i sensi, voci di presunti litigi tra calciatori, uno spogliatoio spaccato, ma la società dov’è, è troppo facile parlare di qualche collega e renderlo colpevole agli occhi della gente come unico responsabile di questa situazione catastrofica, la verità detta o scritta fa male, si vanno a cercare fantasmi in altri posti,pur sapendo di avere scheletri negli armadi propri.Il capitolo allenatore, merita un discorso a parte, per ben due volte Reja ha rassegnato le proprie dimissioni, respinte sempre, ci domandiamo, se un allenatore dice mi faccio da parte, significa che avverte o sa che non gode più della fiducia della squadra, dunque perché non dare uno scossone all’ambiente accettandone le dimissioni? Perché non dare un segnale forte alla squadra? Soprattutto perché non essere più presente come società all’interno dello spogliatoio,un elemento che potrebbe risolvere e aiutare sarebbe Beppe Bruscolotti, uomo esperto di calcio ed elemento di spicco dello spogliatoio azzurro nel Napoli campione d’Italia, alla luce degli ultimi fatti non crediamo che tutte le colpe siano solo di Reja, chi di dovere esca allo scoperto e faccia luce su questa situazione ormai pericolosa, se nel caso malaugurato il Napoli dovesse trovarsi nella lotta per non retrocedere, sarebbe veramente dura, non crediamo che sia una squadra costruita per salvarsi.
Ormai sono due mesi che lo scriviamo, purtroppo assisteremo ad un esodo calcistico da Napoli, i pezzi pregiati, non arrivando posizioni di classifica in grado di poter far giocare in una competizione europea, sicuramente andranno via, due anni buttati al vento, non serve urlare che i contratti vanno rispettati, si sa benissimo che negli stessi ci sono scappatoie che ne permettono la risoluzione o quant’altro, nel frattempo il Napoli è in silenzio stampa, Marino non parla, il Presidente è a Los Angeles, il solo Reja dice che tutto va bene, che si lavora sodo, che i ragazzi lo seguono ma il Napoli continua a perdere, allora? Dov’è la soluzione? La concentrazione e la serenità sembrano i problemi di questo Napoli, proviamo con Lourdes, può darsi che almeno lì un miracolo avvenga, visto che la società non parla può darsi che anche lei riacquisti la parola come d’incanto, intanto la contestazione monta, fuori allo stadio si contesta, i tifosi vogliono i colpevoli di questa situazione, speriamo che chi di dovere almeno con i tifosi ritrovino la parola, ah, dimenticavo, al S. Paolo c’è stata una partita, la Lazio ha vinto due a zero, se solo potessero scendere in campo i tifosi…