FORTUNA O… FIFA?
Chissà, magari noi italiani siamo solo un po’ troppo diffidenti. Sarà magari quel retroterra andreottiano del pensar male, che si fa peccato ma spesso ci si azzecca; sarà quell’atavica antipatia per i francesi che ci portiamo dietro da decenni, forse da secoli, in quei rapporti di cattivo vicinato che troppo spesso ci hanno portato a rivalità non sempre costruttive; sarà anche perché, diciamocelo pure, gli gira sempre tutto dritto. Probabilmente fu soprattutto per questo che quella vittoria nel 2006 ebbe un sapore diverso. La testata, i rigori, la Coppa. Contro la Francia ha tutto un altro senso.
Sarebbe curioso sapere se anche nel resto del mondo ridono tutti così amaramente del sorteggio di Brasile 2014. Le illazioni si sprecano: non è la prima volta che i galletti entrano nel pollaio dalla finestra. Il gol di Henry e l’urna “fortunata” di Euro 2012. Il gol di Benzema in enorme fuorigioco e il sorteggio “fortunatissimo” del prossimo Mondiale. Se non ci sono santi in paradiso c’è di sicuro una Dea che la benda se l’è tolta da un pezzo. Prima la farsa dello strano gioco di urne, che aveva favorito i francesi già prima di estrarre le palline. Poi la pescata felicissima, per non dire altro, con successivo “sputanamiento” (vero o presunto?) su Twitter, dove alcuni account si sarebbero divertiti a “predire” i gironi giusti prima che venissero sorteggiati. Honduras ed Ecuador sono probabilmente fra le Nazionali più scarse dell’intera competizione; la quarta è la Svizzera, altro “caso” particolare del sorteggio. Francia e Svizzera sono Platini e Blatter, insieme nel dolore ma soprattutto nella gioia di un passaggio del turno piuttosto agevole. Insomma, diciamo che salvo ribaltoni clamorosi abbiamo già le prime qualificate agli ottavi, ed è curioso che siano proprio gli stati natii dei presidenti di Fifa e Uefa. All’Italia, diciamo, è andata un po’ così. C’è di buono però che in caso di passaggio del turno l’ottavo di finale sarebbe relativamente morbido, con una fra Colombia, Giappone, Costa D’Avorio e Grecia a contendersi i quarti con gli azzurri. En passant, anche se non c’entra niente con l’articolo, un piccolo pronostico: se volete giocare una decina di euro “pazze” puntatele sul Belgio. Non succede, ma se succede…
Tornando alla Francia, ci consoliamo con la consapevolezza che il potere può spingere nei traguardi intermedi, ma difficilmente riesce poi a garantire di arrivare fino in fondo. I bleus non sono per nulla irresistibili e di fronte ad un’avversaria più agguerrita rischiano di sbriciolarsi come un biscottino. La Svizzera invece è forte, ma le manca sempre qualcosa. Pensate che soddisfazione se una delle avversarie materasso all’improvviso si inventa l’exploit e butta fuori una delle due. Non succede, ma se succede…