De Giovanni: “Un film comico che non fa ridere nessun tifoso”
Francamente pareva impossibile dover rivedere una partita del genere,dopo quella col Palermo. Due nella stessa stagione, e contro due squadre obiettivamente di terza fascia al confine con la quarta, sono troppe anche per l’ondivago e imprevedibile Napoli di quest’anno, e per molti aspetti lo spettacolo di ieri al San Paolo ha avuto risvolti che sarebbero davvero ridicoli se non si fossero rivelati alla fine piuttosto tristi.Eppure sembrava finito il purgatorio,il balbettio inconsapevole di una squadra che mostra quasi di divertirsi a ribaltare la propria identità.
Da qualche turno i gol a vanvera non si prendevano più,la difesa andava registrando i propri meccanismi, i centrocampisti si curavano più della copertura e nel contempo si proponevano con sufficiente continuità. EHiguain aveva ripreso a segnare con cronometrica precisione,dopo una sorprendente assenza dal tabellino dei marcatori per troppo tempo.Siccome Juve e Roma, ad onta dei risultati positivi, non danno l’impressione di essere corazzate inaffondabili, il tifoso del Napoliguardava a questo turno con comprensibile ottimismo,loro fuori casa e noi in casa,loro a confrontarsi con due brutte bestie come Lazio e Atalanta,noi contro il vecchio Zeman che notoriamente non sa difendere.Il tifoso pensava che sarebbe bastato andare in vantaggio,e allora il Cagliari si sarebbe gettato a testa bassa e noi l’avremmo trafitto enne volte in contropiede.Ce l’eravamo girato bene,il film:pronti al ciak, e sarebbe stato un bel regalo per il presidente colpito dal grave lutto.Purtroppo però il Napoli sembra più incline ai film comici che a quelli a lieto fine,quest’anno.
E allora in scena va la peggior difesa da molti anni a questa parte, a tratti mortificante e mortificata da attaccanti avversari che non crediamo siano nel mirino del Barcellona e del Real Madrid. Vero,mancavano entrambi i nostri folletti; ma Sau e Conti e Avelar per i cagliaritani pesavano almeno altrettanto.Vero,la nostra difesa sembrava Babbo Natale; ma anche i nostri gol sono stati infiocchettati e consegnati da avversari altrettanto balbettanti.Vero,abbiamo avuto le nostre ulteriori occasioni;ma se non fosse stato per Rafael,una volta tanto,ne prendevamo tranquillamente un altro paio.Benitez aveva chiesto ai tifosi di schierarsi spalla a spalla con la squadra,e il pubblico ha risposto alla grande al richiamod ella società che ha abbassato moltissimo i prezzi dei biglietti; ma non è riuscito a schierare una squadra in grado di amministrare addirittura il doppio vantaggio, portando in porto una partita che era già ampiamente vinta.La verità,ancora una volta dolorosamente evidente, è che appena si gratta la superficie scintillante di un undici titolare forte, compare la vile materia di una rosa più che zoppicante.
A un certo punto, quando l’allenatore spagnolo si è voltato verso la panchina per cercare soluzioni che potessero far pendere la bilancia dalla parte azzurra, lo spettacolo che si è presentato ai suoi occhi è stato desolante :Britos e David Lopez, i subentrati, hanno prodotto un evidente passo indietro sottraendo la soluzione del tiro da fuori di Inler e la progressione di Ghoulam schierato a ridosso del difensore avversario. Privi di idee, privi di ricambi, privi di sicurezza.Con Henrique che ha chiarito benissimo il perché giochi Albiol sempre e comunque,Koulibaly che alterna bellissime cose a sciocchezze madornali,Maggio che avrebbe bisogno di un valido sostituto e via piangendo.Ora, il tifoso si domanda con un po’ di angoscia se sarà possibile a gennaio rattoppare la rosa:ma dobbiamo capire tutti chela forza mentale e l’equilibrio non si trovano al mercato,né a giugno né in inverno, e sono due anni che gli azzurri alternano le meravigliose prestazioni contro le grandi avversarie a clamorosi scivoloni contro le cosiddette medio piccole, quelle sempre battute dalle lepri giallorosse e bianconere.Non si realizzano i grandi obiettivi perdendo punti così, e il tifoso soffre al pensiero che una partitaccia come quella di ieri invalidi la bella vittoria contro la Roma.
Il tifoso è triste,e comincia anche un po’a sentirsi tradito da una squadra che non sa chi è né cosa vuole.E se avere alle viste il secondo posto, con più di cinquantamila supporters presenti, se essere in vantaggio di due gol contro un’avversaria a tratti ridicola nella fase difensiva non basta a stravincere,allora è lecito chiedersi cosa serva.Ed è lecito affermare che il film comico andato in scena al San Paolo non ha fatto ridere proprio nessuno
ilmattino