CATANIA-NAPOLI : NON SI VINCE SOLO CON I “ TITOLARISSIMI”!

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Quattro a zero al termine dei primi quarantacinque minuti. Se il tifoso del Napoli non avesse letto la formazione nell’immediato prepartita di Catania – Napoli , avrebbe sicuramente pensato alla solita serata di grazia dei vari Higuain , Callejon ed Hamsik. Ed invece il Napoli sceso in campo al Massimino ha saputo portare a casa tre punti di platino , grazie alla convincente prestazione delle seconde linee , tra le quali è spiccata in particolar modo quella di Duvan Zapata , autore di una doppietta in poco più di venti minuti. Grazie anche alla ballerina difesa a 3 schierata dagli etnei , il colombiano ha confermato il positivo momento di forma già palesato in Europa Legue , contro il Porto , dimostrando all’Italia calcistica ( nonostante non sia forse pronto a ricoprire il ruolo di vice Higuain ) di possedere doti tecniche importanti e di potersi ritagliare in futuro un importante ruolo nella massima serie italiana e nel Napoli che verrà. Coadiuvato dal solito immenso e generosissimo Callejon ( autore di due assist) ed di un Hamsik che pian piano pare stia entrando sempre più a suo agio nel gioco azzurro , Duvan ha avuto il merito di tenere in costante allarme la difesa catanese , costituendo un punto di riferimento costante in area di rigore , a differenza del Pipita che , da calciatore universale , partecipa molto di più a tutta la manovra azzurra. Altra nota lieta della serata è ancora una volta la prestazione di Henrique. Schierato ancora una volta sull’esterno destro di difesa in luogo dell’infortunato Maggio , il brasiliano ha fornito un’altra ottima prestazione ed ha realizzato il suo primo goal azzurro con un fantastico tiro quasi dalla linea di fondo , che resterà a lungo nella mente dei tifosi azzurri. Henrique , che sta stupendo proprio per la sua duttilità nel sapersi bene disimpegnarsi in più ruoli , costituisce la riprova che un calciatore va giudicato solo dopo aver dimostrato sul campo il suo valore. Un allenatore come Benitez ( che quest’anno ha detto di “no” a calciatori già abituati al campionato italiano come , ad esempio , Astori del Cagliari) ha dato il suo benestare all’arrivo dell’ex Palmeiras , conscio che – in uno stato di emergenza totale riguardo agli infortuni patiti – un giocatore come lui ( con presenze in Nazionale e reduce da campionati in Spagna e Germania) potesse dare più di una mano alla causa partenopea. E la sua presenza in campo non sta facendo rimpiangere l’infortunio di Maggio , garantendo affidabilità e solidità in attesa anche dei ritorni definitivi di Mesto e soprattutto di Camilo Zuniga. Come sopra evidenziato , il Napoli ha disputato un’ottima prima frazione di gioco , non palesando comunque le solite sofferenze a metà campo ed in difesa , alle quali , però , il pubblico napoletano pare averci fatto la bocca , assolutamente consapevole che simili lacune possono essere colmate solo col tempo e con una mirata campagna acquisti in vista del prossimo campionato. Dopotutto , oltre al numero di infortuni impressionanti che il Napoli sta subendo ormai dall’inizio dell’anno ( da ultimo la ricaduta influenzale di Behrami) , Benitez si ritrova alcuni calciatori che fanno fatica a reggere i novanta minuti ( Hamsik , ma soprattutto Jorgihno) , oltre a dover utilizzare molti uomini in posizioni di campo a loro non consone ( Dzemaili in mediana , Reveillere sulla fascia sinistra).  Nella ripresa , il Napoli , complice anche un Catania rinvigorito dai fischi dei propri tifosi , ha tirato i remi in barca : atteggiamento che Benitez non ha gradito , soprattutto in occasione del secondo goal rossoblù. Ed è in questo che la squadra azzurra deve assolutamente crescere se vuole nei prossimi anni riuscire ad affermarsi in Italia ed in Europa. Le partite finiscono al fischio dell’arbitro e nessuna squadra può essere data per morta , fosse anche il Catania , fanalino di coda della serie A. Ad ogni buon conto , ciò che premeva portare a Napoli erano i 3 punti ed i 3 punti sono arrivati. La contemporanea sconfitta interna della Fiorentina contro il Milan ipoteca il terzo posto per gli uomini di Benitez , che può sorridere : il record di vittorie interne storico della società è ad un passo ( ne sono arrivate nove quest’anno , ne basta una per eguagliarlo) , il suo Napoli è a quota +5 rispetto a quello dello scorso anno. E  Domenica arriva l’odiata Juventus (orfana di Tevez) che sembra essere un inarrestabile carrarmato. Con Higuain , Inler , Albiol riposati , con il rientro di Ghoulam dalla squalifica e la parallela assenza di Tevez nelle file bianconere , quella di domenica sera si preannuncia come la madre suprema di ogni partita. E chissà che il Napoli , versione “ grandi sfide” , non regali al suo pubblico la più imparagonabile delle emozioni….. 

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