BENITEZ: “VOGLIO VEDERE INTENSITA’ E PERSONALITA’ CONTRO LA ROMA. FIDUCIA MASSIMA IN ALBIOL E RAFAEL”
Alla vigilia di Napoli-Roma, Rafa Benitez ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in conferenza stampa a Castelvolturno: “Cosa mi aspetto domani dai miei e che temo di più della Roma? Sappiamo che i giallorossi sono forti, con un buon palleggio, un ottimo attacco e una buona difesa. Dai miei mi aspetto intensità e personalità, e soprattutto che essi giochino allo stesso livello mostrato contro le grandi squadre. Ho visto, in tal senso, i miei giocatori molto concentrati. In ogni partita giocata avremmo meritata di più, soprattutto contro l’Inter. E’ chiaro che ci sia amarezza per il pari di Bergamo, ma non possiamo guardarci indietro alle occasioni perdute; siamo vicinissimi, comunque, al nostro miglior livello. I fatti del 3 maggio? Le due società sono tutte coinvolte nel calcio; e per onorare Ciro non possiamo fare altro che parlare di tutto quanto caratterizzi questo sport, parlare di tutto quel che riguarda il calcio, e onorare l’impegno. Cosa mi aspetto da Higuain? Il Pipita sta bene, ed è importante che stia arrabbiato dopo il rigore sbagliato a Bergamo. Se abbiamo bisogno di lui mi ritengo tranquillo, considerata la sua rabbia, affinché possiamo segnare più reti. Esame la partita con la Roma? Nell’ultima giornata hanno sbagliato tutti, a cominciare dalla Juventus a Genova; ciò dimostra che il campionato è ancora lungo, tutti possono perdere punti e noi possiamo tornare in corsa e fare bene. Tornando a parlare di quanto accaduto il 3 maggio e della mancanza di tifosi romanisti a Napoli, ribadisco il mio punto di vista: dobbiamo parlare solo di calcio, e il calcio italiano ha il dovere di dare un messaggio al mondo. Giocare a calcio per noi è il sistema migliore per poter onorare la memoria di Ciro, ripeto. Per il tipo di gioco che ora stiamo applicando, deve fungere da motivazione affrontare le big. Quest’anno con le piccole vi è un discorso diverso: non vinciamo, eppure giochiamo bene e controlliamo il pallino del match. Con le forti dobbiamo mantenere un alto livello, fare tanti punti e non perdere fiducia in noi stessi. Errori difensivi? Io ho sempre allenato squadre ben equilibrate e forti in attacco; noi facciamo bene tante cose, tuttavia paghiamo i nostri errori dietro, e sbagliamo parecchio. Ad ogni modo, dico sempre che è fondamentale segnare un goal di più, ma è chiaro che lavoriamo di più e ci sforziamo affinché possiamo svolgere meglio la fase difensiva collettivamente e singolarmente. Differenze tra l’anno scorso e quest’anno? Abbiamo due scopi: migliorare in attacco come in difesa. Dobbiamo essere più forti dietro in campo, anche se vedo lavoro in allenamento; nella fase passiva occorre migliorare e aiutarsi, mentre in attacco attendiamo solo che finalmente si sblocchino tutti. Componente psicologica? E’ chiaro che la crescita della squadra la si vede anche da come reagisce alle difficoltà, e infatti è successo col Verona e con l’Atalanta. A mio parere, in tal senso la squadra sta crescendo. Devo dire che del Milan, per esempio, che ha subìto il nostro stesso numero di goal, nessuno dice nulla in merito alla difesa: parlano solo di noi …. Insigne? Non parlo dei singoli, eppure s’è visto che Lorenzo si applica molto per la squadra e può sempre fare la differenza: lavora in fase passiva, ma può sempre arrivare fresco dinanzi al portiere, dribblare, passare palla ai compagni. Altri compagni sono simili a lui, ma lui è importante per caratteristiche che gli stessi compagni di squadra non hanno. Domani partita-chiave? Ovvio che lo è. Higuain rigorista del Napoli nonostante tutto? Se Gonzalo vuole provare a tirare il rigore, per me non è un problema. Certo, avremmo potuto avere tanti punti in più, ma contro la Roma possiamo dimostrare di meritarci tanti punti in più. Crisi di Albiol? In allenamento parlo sempre con tanti giocatori, soprattutto perché parliamo in spagnolo …. La prima cosa che vorrei dare a un mio calciatore è tanta fiducia, e Raul, pur non essendo al suo livello abituale, ha solo bisogno di tempo per tornare ai suoi standard. Un allenatore è sempre l’eterno insoddisfatto, perciò dico che siamo sempre vicini al nostro livello per controllare le diverse situazioni. Rafael? Farò con lui come ho fatto con altri: se qualcuno è in difficoltà e se ne discutono le qualità, io invece lavoro con loro e cerco di infondergli fiducia e sicurezza. Che ha Zuniga? Ha ancora fastidi al ginocchio, gli occorrono altri controlli per sapere se sta bene o no. Non si capisce bene se sarà costretto a un’altra pausa, ci affideremo a uno specialista per capire cos’ha. Al momento, non posso dire se sia necessaria un’operazione. Il nostro tipo di gioco dipende sia da chi imposta per noi dalla manovra che dall’avversario: se quest’ultimo è alto, abbiamo la possibilità di giocare in verticale e attaccare la profondità, sia con Inler, Gargano o Lopez che da Jorginho. Equilibrio con Lopez? Sarebbe facile dire sì considerando i numeri; certo, io li guardo ma cambiano tanto da una partita all’altra. E dipendono da tante cose. E’ chiaro che David è forte specialmente nel gioco aereo, ma anche in sua assenza un equilibrio in campo vi è stato. Come giocherà la Roma a mio avviso? Lavora velocemente in fase difensiva e nel contropiede, e soprattutto ha una grande capacità di palleggio. Vedremo come andrà: se essi sfrutteranno i contrattacchi, oppure se noi proveremo a fare nostro il gioco. Gargano ha la maschera e sarà con noi.